L’importanza del controllo accessi in un sistema integrato di sicurezza
Fino ad alcuni anni fa, soprattutto in Italia, i sistemi di controllo accessi sono stati raramente considerati parte integrante (e integrata) del sistema di sicurezza aziendale.
La sicurezza era principalmnete affidata ai sistemi antintrusione e videosorveglianza, che avevano il compito prevalente di dissuadere e rilevare tentativi di intrusione, al di fuori degli orari lavorativi.
Il controllo degli accessi automatico durante gli orari lavorativi, quando effettuato, era considerato un'estensione del sistema di rilevazione presenze e, molto spesso, i due sistemi coincidevano. Questo faceva sì che il responsabile della sicurezza venisse poco coinvolto nella definizione degli aspetti legati ai processi autorizzativi all'accesso e, di conseguenza, nella definizione dei requisiti che dovevano guidare la selezione del sistema più adatta a soddisfarli.
Nessuna strategia comune veniva posta in essere per sfruttare appieno le numerose possibilità di miglioramento dell'efficacia e dell'efficienza del sistema di sicurezza, portate dall'interazione del sistema di controllo accessi con le altre applicazioni presenti all'interno dello stesso sistema.
I sistemi di controllo accessi rivestono, invece, un'importanza fondamentale nell'assicurare la protezione delle persone, degli assets e del know-how delle aziende, che sono sempre più aperte e nelle quali si muovono sempre meno dipendenti e sempre più personale esterno, costituito da fornitori, consulenti, outsourcers.
Per queste ragioni, più recentemente, l'esigenza di avere aziende aperte ma al tempo stesso più sicure, ha portato a rendersi conto che il sistema di controllo accessi può e deve essere il punto di riferimento per tutte le altre applicazioni presenti nel sistema, e che da esso possono essere pilotate. Perché il primo e più importante aspetto di un sitema di sicurezza in un'azienda “aperta” è proprio la conoscenza dell'identità di tutte le persone presenti al suo interno.
Il controllo degli accessi deve quindi agevolare il flusso e l'operatività delle persone, controllando gli ingressi in modo differenziato, garantendo contemporaneamente la sicurezza di beni e persone. Per fare questo è fondamentale che venga progettato per coniugare le esigenze di sicurezza, con quelle di beni e persone.
Per fare questo è fondamentale che venga progettato per coniugare le esigenze di sicurezza, con quelle di libertà operativa:
– offrendo la più facile accessibilità agli ambienti;
– garantendo tutti gli automatismi per facilitare il rapporto uomo/ambiente di lavoro
– garantendo alla popolazione aziendale la condizione di “azienda user fiendly“
– interagendo anche con le applicazioni non di sicurezza come la gestione del clima, delle luci o dell'enegia, al fine di migliorare l'efficienza complessiva del sito.
Il Controllo Accessi automatico deve consentire, interagendo con le altre applicazioni, di avere il pieno controllo della proprietà, permettendo di identificare, individuare, rilevare e capire ciò che avviene al fine di autorizzare l'esecuzione di determinate azioni e segnalare qualsiasi evento anomalo o sospetto.
Inoltre, se il controllo accessi è il fulcro attorno al quale operano tutte le applicazioni del building, diventa anche la chiave di interpretazione di moltissime informazioni raccolte dal sistema integrato, che possono essere utilizzate per scopi forensi o per l'ottimizzazione di molteplici processi:
– ottimizzazione dei consumi energetici gestendo l'impianto di illuminazione e di climatizzazione in funzione della presenza o meno delle persone che agiscono all'interno di un'area;
– gestione automatizzata dell'inserimento/disinserimento dell'impianto di sicurezza di aree critiche;
– controllo della completa evaquazione di un edificio in caso di emergenza;
– automatizzazione di procedure aziendali in aree critiche (più persone contemporaneamente in un'area, verifica del tempo di permanenza all'interno di un'area di rischio, ecc.)
– monitoraggio del flusso dei visitatori all'interno della propriotà.
Per tutte queste ragioni il responsabile della sicurezza, che deve scegliere una piattaforma di supervisione ed integrazione di sottosistemi eterogenei, deve considerare fra i requisiti più importanti la capacità di realizzazione, tramite essa, di sistemi di controllo accessi sofisticati e ricchi di funzionalità ma, al tempo stesso, semplice da far interagire con le altre applicazioni presenti nel sistema.
Cogen Openvision a questo scopo propone il PSIM (Physical Security Information Management) Openware, la piattaforma sviluppata interamente in Italia, aperta all'itegrazione di tutte le applicazioni di sicurezza, compresi i sistemi ed i dispositivi di controllo accessi dei principali produttori italiani ed internazionali.
a cura di Dario Romagnoli, Marketing Manager, Cogen Openvision
Nella foto in alto a sinistra: Dario Romagnoli