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Linee di interconnessione per sistemi di videosorveglianza in alta definizione

Linee di interconnessione per sistemi di videosorveglianza in alta definizione

Spesso visto come un completamento secondario dell’impianto di videosorveglianza, a cui non viene riconosciuta la corretta importanza, la linea di interconnessione invece rappresenta l’elemento fondamentale sul quale transitano tutte le informazioni ed i segnali video.
Immagini degradate, perdita di dettagli, presenza di disturbi, sono solo alcuni dei fenomeni che possono essere direttamente correlati alla tipologia del cavo impiegato.

Molto spesso, però, si tende ad attribuire la responsabilità del degrado funzionale introdotto da questi fattori, esclusivamente ai dispositivi attivi installati.

Risulta quindi essenziale operare delle scelte oculate, dando la giusta importanza all’elemento di connessione del sistema, soprattutto a fronte dell’evoluzione tecnologica raggiunta, grazie ai cavi HD4019, HD 8035 e HD 14055.

UN CASO PRATICO
Presentiamo il caso pratico del rifacimento del sistema di videosorveglianza di uno dei più grossi centri di fusione di materiali preziosi, presenti sul territorio nazionale.

In considerazione del valore notevole dei materiali trattati e dell’elevato livello di sicurezza richiesto, è stato deciso di re-ingegnerizzare l’impianto di videosorveglianza, mediante l’integrazione di telecamere IP ed analogiche di nuova generazione (HD-TVI) nelle aree ritenute sensibili.

Grazie alla tecnologia ibrida, è stato possibile integrare il sistema di ripresa analogico preesistente, mantenendo e riutilizzando i dispositivi già presenti.

LA REALIZZAZIONE
Lo staff di progettazione, supportato dal responsabile tecnico di Hikvision, Ing. Gianluca Isopo, ha potuto esaminare e identificare le aree più sensibili e dislocare in esse telecamere HD-TVI, in grado di visualizzare immagini full HD 2Mpixel in tempo reale. Esigenze richieste e imposte dal committente finale.

L’integrazione in esse di un sistema di illuminazione infrarossa a frequenza 850 nm., garantiva un’illuminazione omogenea della scena, in condizioni di scarsa luminosità, nella totale discrezione.

Associate ad esse si è provveduto ad inserire telecamere IP 5 Mpixel, in grado di fornire immagini di qualità in tutti quegli ambienti o varchi dove vi era l’esigenza di avere immagini in alta risoluzione, ma non necessariamente in tempo reale.

L’intera gestione delle tre tipologie di flussi video (linee analogiche preesistenti, nuove telecamere IP e nuove telecamere HD-TVI) è stata affidata a dei videoregistratori Hikvision di ultima generazione, in grado di centralizzare contemporaneamente segnali analogici, IP e HD-TVI, e di gestirli attraverso un’unica piattaforma di controllo (iVMS), come se fossero un unico grande sistema (requisito progettuale del committente).

LE CRITICITÀ 
Definiti gli apparati si cercò inizialmente di riutilizzare alcune delle linee di interconnessione già presenti, sostituendo semplicemente le vecchie telecamere analogiche con telecamere HD-TVI.

Ciò fece emergere fin da subito il reale limite delle linee RG59 esistenti, limitando la portata utile del segnale HD-TVI a soli 120 metri, distanza insufficiente per upgradare il sistema.

L’ANALISI
L’analisi dei cavidotti, effettuata con l’obiettivo di verificare la possibilità della stesura di nuove linee per le telecamere HD-TVI, e l’eventuale riutilizzo di una rete dati pre-esistente realizzata in Cat. 5 mostrò alcune criticità tra cui:

• L’esiguo spazio utile rimasto a disposizione per la stesura delle nuove linee
• Il passaggio in esterno di alcune tratte sottoposte quindi a umidità e raggi UV
• la grave compromissione meccanica della guaina dei cavi Cat 5 nei punti in cui vi era presenza di umidità e irraggiamento di luce solare
• La distorsione del segnale visualizzato nella trasmissione analogica
• Il passaggio in alcune tratte delle linee dell’impianto di sicurezza in coesistenza a cavi per alimentazione 230V 400V
• La presenza di roditori

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LA SOLUZIONE
Considerata la situazione esistente si decise di sostituire interamente l’infrastruttura di rete con cavo con conduttori in rame di tipologia BNUTP6E ARM.

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La scelta dell’impiego di un cavo dati con conduttori in rame è stato un vincolo imposto dallo studio di progettazione in quanto, cavi dati con conduttori in CCA (alluminio ramato) presentavano grosse problematiche per il trasporto del PoE alle distanze pianificate.

L’impiego della tipologia BNUTP6E ARM (cavi dati con armatura in acciaio inox) garantiva la resistenza ai roditori, incrementando quindi la sicurezza del sistema stesso.

Per le linee di interconnessioni delle telecamere HD TVI si decise di impiegare cavi HD8035 e HD14055, in grado di mantenere la qualità dell’immagine a distanze notevoli.

La fase di riprogettazione dell’architettura del sistema poté così sfruttare distanze utili, decisamente superiori rispetto ai vecchi RG59.

Da un punto di vista tecnico l’impiego di cavi con Guaina in Duraflam® LSZH garantiva l’idoneità alla posa sia in esterno che in interno, eliminando tutta una serie di problematiche dovute alle escursioni termiche, alla presenza di umidità e raggi UV, che la guaina o la doppia guaina in PVC non prevenivano a causa della loro composizione molecolare, che non assicura un corretto isolamento del conduttore dalle particelle d’acqua.

Tale scelta, oltre che dal buon senso, fu imposta dal rispetto della norma EN 50117, che vincola il non utilizzo di cavi con guaina in PVC per pose in esterno.

Inoltre, la conformità dei cavi alla normativa CEI UNEL 36762, che ha eliminato in maniera definitiva il concetto di grado, frutto di un retaggio storico errato, ne garantisce l’impiego in coesistenza a cavi di energia (es: 230V, 400V).

Ultimo aspetto non meno importante è stato rappresentato dalle caratteristiche tecniche e prestazionali dei cavi HD di Beta Cavi che, oltre a garantire la bi-direzionalità del protocollo (es: UTC Hikvision), consentono di raggiungere distanze in analogico decisamente superiori a 200m con un cavo coassiale di soli 3,3 mm, 500m con un coassiale di soli 5,0mm e 800m con un coassiale da 7,5 mm., contro una distanza di 120 metri di un normale RG59.

Scelta del cavo e valore aggiunto
Nella progettazione dell’integrazione del sistema di videosorveglianza, il connubio cavo e telecamere scelte, è risultato fondamentale al fine di rispondere appieno alle esigenze del committente, in termini qualitativi.

Le caratteristiche tecniche e trasmissive delle line HD8035, HD 4019, HD14055 e BNUTP6EARM hanno garantito una trasmissione eccellente del segnale video, mantenendo inalterate le performances degli apparati utilizzati, anche su distanze sino ad oggi considerate irraggiungibili.

Questo dimostra che la scelta di BETA CAVI di distinguersi nella realizzazione di un cavo, prestando molta attenzione alle caratteristiche trasmissive e alle caratteristiche tecniche richieste dai più importanti produttori di sistemi di videosorveglianza, è stata vincente.

CONCLUSIONI
Pensare che ci sia un’evoluzione tecnologica solo sui sistemi e non sul mezzo di connessione è come pensare di utilizzare un’automobile da corsa di ultima generazione su una strada sterrata.

Le due evoluzioni devono avanzare di pari passo, affinché una non comprometta il naturale sviluppo dell’altra, soprattutto in considerazione delle ultime evoluzioni tecnologiche, come da esempio l’HD-TVI.

Il risultato ottenuto, grazie alla realizzazione delle nuove linee per sistemi di videosorveglianza HD 4019, HD 8035 e HD 14055 e BNUTP6ARM risulta alla portata di tutti, poiché l’impiego delle ultime tecnologie non corrisponde necessariamente ad un aumento del prezzo.

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di Andrea Francesco Moneta,
Responsabile Commerciale e Marketing Italia, Beta Cavi
e di Gianluca Isopo,
supporto tecnico, Hikvision Italy

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