“Lo Stato dell'Arte: l'Arte dello Stato – Le acquisizioni del MiBACT. Colmare le lacune -Ricucire la storia” è la nuova grande mostra organizzata dal Centro Europeo Turismo, Cultura e Spettacolo, in corso fino al prossimo 29 novembre a Roma, al Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo.
Una protezione specifica è stata richiesta per le opere di maggior pregio, ed è sostenuta dalla Fondazione Enzo Hruby in collaborazione con la società romana Metrovox.
Realizzata sotto l'alto Patronato del Presidente della Repubblica, la mostra presenta oltre 150 capolavori suddivisi in quattro sezioni tematiche che raccontano l'attività di incremento del patrimonio culturale italiano attuata sia attraverso acquisti e recuperi da parte dello Stato, sia attraverso lasciti e donazioni di privati. Un’esposizione davvero importante, che intende illustrare le logiche che hanno guidato lo Stato nella scelta dei capolavori acquisiti nel corso degli anni, scelte che hanno permesso di arricchire con opere d’arte e materiali archeologici di grande valore il patrimonio pubblico italiano.
Un esempio per tutti, tra i capolavori in mostra vi è il Polittico degli Zavattari, caso emblematico della collezione di Castel Sant’Angelo. Cinque pannelli della composizione, smembrata in tempi passati, furono donati al Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo dal collezionista Alessandro Contini Bonaccossi nel 1928. In seguito furono individuati altri due pannelli che sono stati acquistati dallo Stato in anni recenti, restaurati e ricongiunti al resto, ricomponendo così il polittico nelle parti essenziali.
“E’ un piacere per la nostra Fondazione – dichiara Carlo Hruby, Vice Presidente della Fondazione Enzo Hruby – rinnovare la collaborazione con il Centro Europeo del Turismo presieduto da Giuseppe Lepore in occasione di questa mostra di così alto valore culturale e sociale. Un’altra collaborazione che si rinnova è quella con la società romana Metrovox, che sostiene insieme a noi questo progetto, così importante per più ragioni: dal pregio delle opere esposte, alla cornice straordinaria di Castel Sant’Angelo, alla splendida sinergia che si è venuta a creare tra soggetti pubblici e privati che hanno a cuore la protezione e la valorizzazione del patrimonio culturale del nostro Paese”.
la Redazione