L'Oxford Research Group ha recentemente condotto una ricerca sull'uso ostile dei droni contro obiettivi britannici. Il report pubblicato dal gruppo sostiene che i droni possono rappresentare in aree sensibili “uno strumento rivoluzionario nelle mani sbagliate”. Il documento conclude, addirittura, con una previsione apocalittica: “I droni verranno presto utilizzati come soluzione più semplice, economica ed efficace per compiere attacchi improvvisati con esplosivi”.
E cosí ad Ifsec, la scorsa settimana, Panasonic ha presentato un prototipo di dispositivo di rilevamento dei droni.
LE CARATTERISTICHE
Questa soluzione si basa su un semplice concetto: per neutralizzare un drone è prima necessario individuarlo.
Utilizzando 32 microfoni array ed una telecamera di videosorveglianza PTZ, ogni sensore drone finder della nuova soluzione Panasonic è in grado di captare un drone fino a 300m di distanza e con un raggio di visione di 150°. Inoltre il rilevatore di droni analizza anche le interferenze circostanti per eliminarle dal rilevamento.
Gerard Figols, European Product Marketing Manager di Panasonic, commenta: “L'aumento di popolarità dei droni è stato esponenziale, ma finora non è stato fatto molto per proteggere le aree ad accesso limitato dalla minaccia potenziale associata a questi dispositivi. La nostra tecnologia può contribuire a rilevare e scoraggiare l'uso di droni in prossimità di zone ed edifici sensibili, come quelli militari o governativi”.
la Redazione