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Perché la revisione della EN50131-1 per i sistemi d’allarme è importante per l’Europa?

Euralarm revisione normativa EN50131 1

Il comitato CENELEC TC79 sui sistemi d’allarme sta esaminando una revisione della normativa europea EN50131-1 per sistemi antintrusione e antirapina.

Euralarm è estremamente coinvolta nella revisione della normativa.

Perché questa normativa è importante per l’Europa? Quali sono i benefici della revisione della EN50131-1 per cittadini, addetti all’intervento in caso di allarme, decisori politici e compagnie di assicurazione europei e per il settore della sicurezza professionale?

Affinché l’Europa continui a essere un luogo sicuro dove vivere, lavorare e viaggiare, bisogna proteggere le persone e le risorse da furti e rapine. Per questo motivo, molte case ed edifici sono dotati di sistemi d’allarme antintrusione e antirapina. I requisiti per la progettazione di questi sistemi sono stabiliti nella normativa europea EN 50131-1.

Mentre il numero di edifici forniti di questo tipo di sistemi è aumentato nel corso degli anni, la digitalizzazione privata e professionale è esplosa. La tecnologia è evoluta e smart homes e smart buildings sono diventati parte del mondo interconnesso, in cui tutti i dispositivi sono in grado di comunicare tra loro. Accesso remoto, servizi da remoto, dispositivi connessi, sistemi cloud-based e interazione con sistemi d’automazione sono solo alcuni esempi delle possibilità disponibili a tutt’oggi.

Un’unica occasione

“Così come i sistemi antincendio – sottolineano da Euralarm – tutti i sistemi di sicurezza hanno una cosa in comune: vengono installati con la speranza di non doverli mai usare. Ma se c’è bisogno di un sistema, ‘abbiamo un’unica occasione’ per rilevare un incidente. Non importa che si tratti di panico, rapina, incendio o intrusione: non ci si può permettere di mancare un evento. Un evento non rilevato potrebbe fare la differenza tra nessun incidente o un incidente grave. Lo stesso vale per manomissioni o problemi tecnici che potrebbero causare un malfunzionamento del sistema. Poiché in caso di evento c’è un’unica occasione, il nostro settore vuole assicurare che gli strumenti utilizzati in questi sistemi abbiano un’affidabilità massima.

Questo è il motivo per cui il settore della sicurezza professionale produce e distribuisce prodotti e servizi conformi alle normative UE già da molto tempo. Nel caso dei sistemi antintrusione o antirapina, questa normativa è la EN 50131-1”.

La lunga storia della EN 50131

La EN 50131 ha una lunga storia. La prima versione fu pubblicata nel 1997 e da allora è stata aggiornata varie volte. Altre normative nel campo EN 50131 sono comparse poco dopo. Oggi, la normativa copre tutti gli aspetti dei sistemi antintrusione e antirapina: dai requisiti di sistema all’alimentazione energetica, rilevatori di intrusione e dispositivi di oscuramento pirotecnici.

Il vantaggio di avere una normativa Europea è che essa unifica la visione di ciò che sono i sistemi elettronici antintrusione e antirapina e definisce le loro funzionalità e performance. La normativa ha aiutato utenti finali, compagnie di assicurazione, risk managers, aziende di installazione e servizi, addetti all’intervento e autorità locali in tutta Europa a capire ciò che un sistema dovrebbe fare.

Dalla sua introduzione nel 1997, la normativa ha definito la differenza di requisiti per basso, medio e alto rischio. Questa distinzione è pensata per assicurare l’esistenza di un equilibrio tra misurazioni e rischi. Nei decenni scorsi, altre parti sono state aggiunte e aggiornate, affinché le normative fossero sempre in linea con le tecnologie disponibili.

Per assicurare una corretta installazione dei sistemi di sicurezza sono state fornite linee guida e, nella maggior parte dei Paesi, gli installatori professionisti devono provare di avere la conoscenza necessaria per classificare i rischi, scegliere il prodotto corretto e installare il sistema nel giusto modo. Solo con questi requisiti il sistema di sicurezza offrirà l’affidabilità desiderata, sarà accettato da utenti finali e compagnie di assicurazione e l’intervento della polizia sarà fornito.

Ottemperanza confermata

“Per provare che i sistemi di sicurezza e i componenti siano conformi alle normative europee – continuano – i prodotti sono testati da laboratori accreditati indipendenti. Dopo aver superato i test, sistemi e componenti ricevono il certificato di conformità EN ufficiale. Nella maggior parte dei Paesi, questi certificati sono necessari per dimostrare la conformità e fare in modo che il prodotto sia accettato localmente.

Alcuni Paesi richiedono ulteriori requisiti, come la policy PP6662 – ACPO nel Regno Unito o la funzionalità ‘blockschloß’ in Germania, per essere conformi alle richieste del mercato locale. L’ottemperanza confermata alle normative e alle specifiche tecniche è il passaporto per il settore della sicurezza professionale in Europa e sta alla base della fiducia nei nostri prodotti e servizi”.

Il fai-da-te (DIY) e l’IoT

I tempi stanno cambiando e la tecnologia avanza molto velocemente. Un sempre maggior numero di tipi di sensori e sistemi diventano disponibili nell’area del fai-da-te (DIY) e IoT, combinando home automation e gestione dell’energia con funzionalità antintrusione, di safety e di security, che sono aggiunte allo ‘home hub’ per fornire all’utente finale funzionalità antintrusione e antirapina. Il report degli eventi è fatto via IP o GSM al proprietario dell’edificio, cosa che può ostacolare la pronta trasmissione degli eventi a chi deve intervenire. In generale, questi prodotti e servizi non sono conformi alle normative per i sistemi antintrusione e antirapina.

Allo stesso tempo, il numero di edifici protetti in questo modo cresce ogni anno, mentre la digitalizzazione privata e professionale esplode. La tecnologia evolve e smart homes e smart buildings diventano parte del mondo interconnesso, in cui tutti i dispositivi sono in grado di comunicare tra loro. Accesso remoto, servizi da remoto, dispositivi connessi, sistemi cloud-based e interazione con sistemi d’automazione sono solo alcuni esempi delle possibilità disponibili a tutt’oggi. Questa tendenza alla digitalizzazione è inevitabilmente accompagnata dal rischio di cyberattacchi. Questa evoluzione richiede una revisione della EN50131-1”, sottolineano.

Proposte e contributi significativi

Perciò, Euralarm ha preso l’iniziativa, organizzando nel 2020 una tavola rotonda aperta per descrivere la sua visione del futuro della normativa sulla sicurezza. Il risultato di quella discussione è stato che la normativa dovrebbe dedicarsi a un insieme di elementi corredati da una proposta che aggiunga delle sfumature alle due opzioni originarie. Questi risultati sono stati presentati al gruppo di lavoro incaricato della revisione.

Un altro contributo significativo è stato la proposta della struttura della normativa revisionata basata sulle cinque funzioni essenziali di un sistema antintrusione e antirapina (rilevamento, controllo e indicazione, notifica, alimentazione energetica e interazione con altri sistemi) e che consideri i quattro aspetti della performance: efficacia, affidabilità, robustezza e resilienza.

Molto recentemente Euralarm ha fornito al gruppo di lavoro per la normativa proposte sostanziali per disegni che raffigurino i limiti del sistema e uno stile di scrittura del contenuto della nuova normativa.

Euralarm lancia un appello agli stakeholders

Procedendo, Euralarm vuole assicurare che le normative aggiornate includano da un lato l’uso di nuove tecnologie, e dall’altro che continuino a garantire che il prodotto, l’installazione e il servizio abbiano una serie di funzionalità e qualità e che le prestazioni in caso di evento corrispondano alle aspettative. Ciò rappresenterà per gli utenti la maggiore assicurazione che il loro sistema funzioni come si aspettano e che non tralasci nessun evento. Euralarm crede anche che la revisione avrà un impatto significativo sulle altre normative e consiglia perciò di stabilire, quando possibile, un piano d’azione per le rispettive revisioni. In particolare, la revisione della norma di prodotto EN 50131 dovrebbe essere ripetuta fino a che il contenuto della EN50131-1 revisionata sia stato stabilito.

Euralarm lancia un appello a tutti gli stakeholders – compagnie di assicurazione, risk managers, aziende di installazione e servizi, addetti all’intervento in caso di allarme e autorità locali – affinché si uniscano a Euralarm e ai suoi membri e partecipino ai vari gruppi di lavoro del TC79.

“Assieme agli stakeholders di livello europeo o nazionale, possiamo mantenere l’Europa un luogo sicuro dove vivere, lavorare e viaggiare” concludono.

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