
Tema estremamente attuale e che sta calamitando crescente attenzione “Perché PSIM?” è il titolo del Talk Show di S News che viene presentato in questo approfondimento.
A confrontarsi sull’argomento ed a svilupparlo in profondità quattro esperti del settore: Davide Barba, Ricerca e Sviluppo Manager COGEN; Patrizio Bosello, Presidente AXEL; Roberto Ferretti, Direttore Commerciale Videotecnologie e Roberto Pagani, Presidente COGEN, coordinati da Monica Bertolo.
Seguono qui dei brevissimi abstracts, ma, per una visione completa dei ragionamenti e dei messaggi sviluppati e lanciati, è utile seguire il video.
Il primo intervento è a cura di Pagani che, con molta chiarezza presenta una serie di fattori, di utilità e di opportunità, che portano alla scelta di PSIM (Physical Security Information Management). “PSIM – afferma Pagani – nasce dall’esigenza di informatizzare e semplificare il mondo della sicurezza attraverso l’uso di una sola user experience e una sola interfaccia utente per tutti i sistemi.
Nella sicurezza, infatti, ci sono dispositivi di campo che variano in base alle varie tecnologie, che vanno dal controllo accessi, alla videosorveglianza, all’antintrusione, ed altro. Tutte queste componenti, attraverso l’Information Technology, consentono due soluzioni: la prima, poterne fare un sistema di gestione dell’informazione; la seconda, avere la possibilità di poter rendere le varie applicazioni interoperanti tra loro, creando così un sistema organico e migliorando, al tempo stesso, le prestazioni che i singoli sistemi di antintrusione, di videosorveglianza ed altro precedentemente non possedevano. Ecco perché PSIM, ed ecco il suo valore aggiunto”.
Ad implementare la spiegazione, l’intervento di Barba. “Grazie agli PSIM ci sono molteplici fattori che contribuiscono a semplificare l’utilizzo di un sistema di sicurezza. Oggi i sistemi di sicurezza sono in grado di produrre una grande quantità di informazioni che possono essere messe a disposizione di chi realizza gli applicativi PSIM. In tempo reale i PSIM raccolgono queste informazioni, le analizzano e presentano all’operatore la situazione anomala attraverso poche e semplici finestre di sintesi, eventualmente approfondendone i dettagli attraverso operazioni di drill-down.
Purtroppo i protocolli standard di comunicazione nell’ambito delle applicazioni di sicurezza, molti dei quali definiti negli anni ’80 e ’90, non permettono sempre di trasportare queste informazioni ponendo dei vincoli verso il basso alle potenzialità dei PSIM. Per questa ragione fra i produttori di sistemi di sicurezza e i produttori di PSIM vengono stretti accordi che permetto l’utilizzo dei protocolli proprietari, che permettono ai PSIM di sfruttare tutte potenzialità del sistema e di soddisfare al meglio tutte le esigenze dell’utente finale; infine, l’utilizzo sempre più frequente di dispositivi mobili quali tablet e smartphone costringe ad abbandonare soluzioni applicative client/server per poter utilizzare, in qualsiasi momento, qualunque dispositivo sui nostri sistemi. Questo permette PSIM: semplicità e chiarezza in ogni suo aspetto”.
Segue l’intervento di Ferretti, che spiega il ruolo fondamentale della videosorveglianza in tale contesto. “PSIM è una scelta nel nostro presente, e può diventare una chiave di volta per il futuro della videosorveglianza. Oggi la proliferazione di sistemi video di brand diversi ha portato ad una grande varietà di installato, soprattutto negli istituti di vigilanza o nelle sale di controllo. Questo ha generato una competitività al rialzo della qualità, ma anche una confusione di gestione a livello di interfacce. Per questo PSIM è indispensabile: perché, permettendo di semplificare e unificare i diversi dispositivi e gestire tutti i dati ricevuti dall’utente attraverso qualsiasi piattaforma, in una sola interfaccia, senza il bisogno di installare un client, gli PSIM portano, nel mondo della videosorveglianza, dei grandi vantaggi”.
Ed ecco l’intervento di Bosello, che presenta il ruolo dell’antintrusione nel contesto PSIM e negli scenari descritti. “L’apparato di antintrusione è sempre visto come un reparto stand-alone, che deve lavorare da solo, anche perché deve rispondere a normative cogenti e stringenti, e quindi è sempre stato restio a concedere i propri protocolli di comunicazione. In questo momento il mercato si sta evolvendo, si è capito quindi che esistono delle esigenze nuove, da parte dell’utenza, a cui dover rispondere. PSIM è quello che gli utenti si aspettano: sarà il mercato del futuro. Ci sono state soluzioni similari, ma sempre a livello di vertice, nei grandi impianti, nelle grandi situazioni, mentre PSIM potrà scendere anche a livelli, quasi, di mercato residenziale. Questo comporterà una creazione di convergenze e partenariati tra aziende. Noi lo stiamo già sperimentando, tra l’altro tra aziende quasi totalmente italiane, che coopereranno senza perdere la loro specificità”.
Come già sottolineato, questi sono abstracts estremamente contenuti, dei vari interventi. Seguendo il talk show, della durata di circa 15 minuti, il quadro sarà molto più completo e le specifiche ben approfondite. La forma è quella del Talk Show, ma il contenuto è quello di un Seminario Tecnico che, grazie alla capacità di chiarezza da parte degli esperti riesce ad essere oggettivamente molto efficace. Buona visione!
a cura di Monica Bertolo
Nella foto, da sx: Roberto Ferretti, Davide Barba, Roberto Pagani, Patrizio Bosello, Monica Bertolo