Regolamentazione Edilizia: normative, sicurezza e aggiornamenti
In concomitanza con Le giornate dell’Installatore Elettrico, che si terranno tra il 20 e il 22 Marzo 2025, si svolge anche EDIL 2025, la fiera dell’edilizia organizzata da Promoberg sempre presso Fiera Bergamo. Il settore edilizio si trova oggi in una fase di grande cambiamento a livello normativo con il fermo obiettivo di aumentare la qualità delle costruzioni e, sebbene il processo di adeguamento da parte degli operatori sia senza dubbio complesso, rappresenta un passo fondamentale per un’edilizia più efficiente e sicura. L’appuntamento rappresenta quindi un’ottima opportunità per incontrare i più affermati professionisti del settore, oltre a un momento di confronto riguardo alle importantissime tematiche affrontate in questo articolo.
Lo scenario normativo nel settore edilizio
Il settore edilizio è uno dei comparti maggiormente soggetto alla regolamentazione, poiché sia l’aspetto costruttivo che quello manutentivo degli edifici hanno un impatto diretto sull’urbanistica, la sostenibilità e la sicurezza. Negli ultimi anni, lo scenario normativo si è rapidamente evoluto in base a nuove esigenze, fra cui l’efficientamento energetico, la sicurezza (in particolare l’antincendio e il controllo degli accessi), la building automation ma anche per i percorsi di semplificazione degli iter burocratici.
Argomento più specifico e di recentissima attualità è l’obiettivo delle autorità nell’uniformare (o cercare di farlo) le norme urbanistiche regionali arrivando ad un’omogeneità nazionale e nel contempo rispettare gli aspetti specifici. Purtroppo bisogna constatare che l’applicazione pratica delle norme presenta parecchie criticità e se consideriamo anche che l’armonizzazione con le normative regionali unita alla possibilità di interpretazione (in alcuni passaggi) crea tutt’oggi incertezze. Va anche ricordato, in tema di leggi, che quella attualmente in vigore e che riguarda l’urbanistica (Legge 1150 del 17 agosto 1942) contiene alcune prescrizioni e concetti dell’abitazione notevolmente datate.
Inoltre, con le frequenti modifiche e revisioni al pacchetto di incentivi sulla ristrutturazione, si è messa ancora una volta in evidenza la necessità di un dialogo più costruttivo tra politica e settore economico-professionale dell’edilizia. È infatti di fondamentale importanza un maggiore ascolto da parte delle autorità nei confronti delle categorie produttive al fine di “raddrizzare il tiro” e mettere a punto normative che siano realmente più funzionali ma soprattutto applicabili.
Edilizia: gli aggiornamenti in materia di sicurezza ed energia
Con il Decreto n. 69/2024, il cosiddetto “Salva Casa”, vengono introdotte novità, modifiche alla struttura, nonché semplificazioni colte a modernizzare le procedure edilizie. Ad esempio, i modelli CILA (Comunicazione Inizio Lavori Asseverata) e SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) sono stati ampliati e in qualche modo semplificati per cercare di ridurre i tempi di attesa dell’iter burocratico nei casi di ristrutturazione. Tuttavia il Decreto Salva Casa ha comunque messo in evidenza la necessità di aggiornamento dei modelli edilizi (torniamo ad esempio alla legge 1150) alcuni oramai datati e che trovano difficoltà nell’applicazione.
Efficientamento energetico
Altro aspetto al giorno d’oggi fondamentale riguarda le emissioni ed è legato sia all’ambito delle ristrutturazioni degli edifici esistenti, sia le nuove costruzioni. Infatti, parallelamente alle normative nazionali, vi sono anche direttive a livello europeo come la EPBD (Energy Performance of Buildings Directive, in armonia con l’agenda 2030 e arrivata alla IV revisione) che pone limiti temporali secondo cui le strutture dovranno essere a emissioni “quasi” zero entro il 2028 e zero entro il 2030 per tutte le nuove costruzioni. In questo contesto, la direttiva europea prevede l’uso di tecnologie di ultima generazione presenti nella Building Automation e in particolar modo nella predisposizione alle fonti di energia rinnovabile nonché la dotazione di infrastrutture per mobilità sostenibile.
Antincendio
Nel corso degli ultimi anni è stata posta particolare attenzione anche al rafforzamento delle norme antincendio che riguardano tutte le strutture sia pubbliche che private. Fin dalla sua emanazione nel 2015 (D.M. 3/08/2015), il Codice di Prevenzione Incendi (CPI) ha subito molte integrazioni (in capitoli), la cui ultima è entrata in vigore il 2 gennaio 2022. Questo pacchetto prevede un’aggiornata serie di indicazioni da seguire che partono dalla valutazione del rischio, ossia i requisiti di resistenza al fuoco che gli edifici devono rispettare, oltre a integrazioni e precisazioni che riguardano i piani di evacuazione e le vie di fuga adeguate. In particolar modo per tutto ciò che comprende gli impianti antincendio e il fondamentale processo di manutenzione, il CPI prescrive disposizioni per la periodicità e frequenza di interventi, non solo sull’impianto (su estintori, manichette, sensori e sprinkler, ecc.) ma anche, attraverso verifiche dedicate, su tutti gli strumenti di contenimento, quali porte tagliafuoco. Un esempio concreto è quello riferito alle strutture con capacità superiore alle 300 persone, dove deve essere presente un sistema antincendio dotato di certificazione specifica.
Rischio sismico
Essendo il nostro un Paese a rischio sismico, anche le normative sulla costruzione devono tener conto di questo parametro. Il pacchetto di Norme Tecniche per le Costruzioni (NTC), il cui ultimo aggiornamento e integrazioni rientra nel DM 17/01/2018, aggiorna il precedente DM 14/01/2008 andando a correggere e/o integrarne il contenuto (nel 2018 sono state pubblicate anche le norme per le strutture in metallo UNI EN 1090-2/2018) e nel febbraio 2019 è uscita la Circolare “esplicativa” pubblicata dal Ministero Infrastrutture e Trasporti che fornisce precisazioni e chiarimenti su DM 17/01/2018.
In sostanza le nuove NTC hanno complessivamente effettuato alcune modifiche sia riguardo alle nuove costruzioni in modo più dettagliato e, in riferimento agli edifici esistenti, questo pacchetto definisce gli interventi in modo tecnologicamente aggiornato, rappresentando un’importante passo avanti per la sicurezza degli edifici e introducendo requisiti più stringenti.
Anche dal punto di vista telematico riferito ai progettisti (in particolare gli architetti), la legge 67 del 23/05/2024 prescrive l’uso del Portale Nazionale Classificazioni Sismiche (PNCS) per l’inserimento, grazie alle nuove funzionalità, di tutti i dati e informazioni per quanto riguarda i lavori in esecuzione, le agevolazioni fiscali, dichiarazioni, classificazione sismica, ecc. Le NTC differenziano quindi i requisiti fra edifici esistenti e nuovi (con misure ad-hoc per edifici scolastici, ospedali e strutture residenziali), richiedendo specifici interventi per il rinforzo sismico, come anche la progettazione, oltre all’uso di materiali certificati e metodi di calcolo. L’obiettivo è la simulazione sismica complessa in modo tale da applicare protezioni adeguate e garantire una maggiore resilienza in caso di eventi reali.
Patente di Sicurezza nei cantieri edili e normative
Lo scenario nazionale riguardo ai cantieri e alla relativa sicurezza è noto. Il Decreto 81/2008, meglio conosciuto come Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro, è il pacchetto di norme cui ogni cantiere deve fare riferimento. Con la ripetizione di infortuni ed eventi peggiori negli ultimi anni (vedi Sciagura di Firenze) l’applicazione di questo pacchetto è diventata molto più rigorosa, in particolar modo durante il “boom” dei lavori di riqualificazione degli ultimi quattro anni e che ha registrato maggiori controlli e sanzioni per la mancata osservanza delle norme.
Come novità, dal 1° ottobre 2024 è in vigore l’obbligo della “patente” per i cantieri edili e per la sicurezza, per le quali il 3 ottobre è stata attivata la piattaforma telematica per l’inserimento delle richieste di tali documenti. Questo provvedimento è stato adottato per richiedere alle imprese un livello ancora più elevato attraverso nuove misure che vanno a tutelare la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro. La Patente di Sicurezza (a punti, proprio come quella di guida) andrà ad assicurare l’osservanza delle norme antinfortunistiche per tutti i soggetti che operano nei cantieri edili, pena pesanti sanzioni e decurtazione dei crediti in relazione alle infrazioni commesse.