Rinaldo Carnevali, UIL: Cultura della Prevenzione nei Luoghi di Lavoro e di Vita
S News incontra Rinaldo Carnevali, Centro Studi UIL Milano e Lombardia.
Qual è la posizione del sindacato in relazione ai temi della Cultura della Prevenzione nei Luoghi di Lavoro e di Vita?
Il Sindacato è sempre stato favorevole ai discorsi collegati alla prevenzione e al miglioramento delle condizioni di vita, all’interno degli ambienti di lavoro. Uno dei problemi, però, che sta emergendo ultimamente, è quello dell’individuazione dei luoghi di lavoro.
Con le nuove tecnologie quello che sta succedendo, attraverso la pervasività della rete, ad esempio, è che molte più persone lavorano non più all’interno di luoghi fisici, come la fabbrica, per dire, o altri luoghi fisici di lavoro, ma hanno la possibilità, e anche l’onere di lavorare al di fuori di questi luoghi, quindi in città, piuttosto che in viaggio o svolgendo altre attività. Questo comunque comporta il fatto che individuare queste attività lavorative vuol dire mettere in sicurezza i lavoratori che vi si sottopongono, nel senso che, comunque sia, l’incidentalità è una delle cose a cui noi guardiamo con maggiore preoccupazione, perché se una persona lavora sostanzialmente 24h/24h, in teoria dovrebbe essere coperto 24h/24h.
Gli attuali strumenti che ci sono, quelli attraverso INAIL piuttosto che attraverso singole assicurazioni magari aziendali, non coprono completamente questi aspetti e questo, ad esempio, è un punto critico su cui il Sindacato deve comunque cominciare a parlare, per individuare delle soluzioni.
a cura di Monica Bertolo
Nel video che segue l'intervista integrale a Rinaldo Carnevali