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Rosario Basile, BIKS Group, a Sicurezza Mediterraneo 2023

Basile BIKS Sicurezza Mediterraneo

Tra i relatori a Sicurezza Mediterraneo 2023, l’avvocato Rosario Basile, Presidente BIKS Group. Basile è intervenuto nell’ambito del terzo panel condotto dal dott. Fabrizio Luciolli, Presidente del Comitato Atlantico Italiano, che ha visto come interlocutori l’avv. Antonfrancesco Venturini, Esperto politiche Europee, Presidente Onorario Assoc. Dipendenti Ministero Interni, la dott.ssa Francesca Tortorella, Officer, Innovation Emerging Security Challenges Division NATO Headquarters e S.E. Seydou Cisse, Ambassador Permanent Representative Fao Repubblica della Costa d’Avorio.

Il rilevante evento della Fondazione Italiana per la Legalità e lo Sviluppo, presieduta dal Gen. CC (r) Giuseppe Fausto Milillo, si è tenuto nel Salone d’Onore del Comando Unità Mobili e Specializzate Carabinieri “Palidoro” in Roma ed ha visto oltre 250 illustri ospiti.

Al termine dell’evento S News ha incontrato l’avvocato Basile.

Avvocato Basile, durante il suo intervento a Sicurezza Mediterraneo 2023, un aspetto che ha evidenziato è stato quello relativo ai vostri rapporti internazionali con Israele. Da sempre Israele rappresenta un punto di riferimento nel settore della sicurezza sotto vari aspetti. Quali i plus a suo avviso più interessanti?

Forte delle mie conoscenze in Confindustria, ebbi modo di conoscere l’ambasciatore israeliano e suo tramite organizzai una visita in Israele. L’ambasciatore mi aveva presentato un israeliano ex capo dello Shin Bet (servizi segreti) ed assieme a lui venni ospitato in Israele con lo scopo di comprendere le tecniche di sicurezza più avanzate in un Paese continuamente in guerra e particolarmente esposto.

Il mio interesse, avendo acquistato IVRI, un colosso nel mondo della sicurezza, era quello di migliorare i nostri servizi e trovare soluzioni adeguate ai tempi. Il soggiorno in Israele mi diede modo di rendermi conto che il concetto e le logiche della security nel mondo occidentale sono molto superficiali. In Israele la sicurezza è principalmente preventiva, ed è considerata una religione e di conseguenza un’ispirazione. Non voglio tediare oltre modo e mi limiterò a citare i principi fondamentali su cui si basa la sicurezza in quell’angolo di mondo: la prevenzione non deve essere visibile, l’aggressore non deve avere riferimenti, in caso di aggressione la difesa non è la fuga ma il contrattacco, ogni cittadino è già formato sin dalla scuola dell’obbligo ed in casa, come nel luogo di lavoro, deve esserci sempre un piano di emergenza. Inoltre, periodicamente gli israeliani fanno corsi di aggiornamento e si sottopongono a tecniche di sopravvivenza. Un particolare aspetto che curano è quello relativo alla difesa personale e vengono addestrati a tecniche e ad arti marziali che consentano a uomini e donne di difendersi ed aggredire. Di vitale importanza è la comunicazione. Nel mondo della cybersecurity sono particolarmente abili a penetrare i sistemi informatici. Inutile dire che sono altrettanto provetti nell’individuare hackers e a neutralizzarli.

Tra i temi caldi per il settore della Vigilanza Privata ci sono il nuovo Codice dei Contratti Pubblici e il nuovo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro. Quali sono le sue considerazioni in merito?

Il codice dei contratti pubblici ha previsto che i bandi di gara non siano al prezzo più basso ma al prezzo più vantaggioso, dando dei coefficienti di valutazione sia per il prezzo che per il progetto e l’affidabilità. Questa concezione rivela che la stazione appaltante desidera, oltre al prezzo, un’offerta che valutando l’oggetto della prestazione progetti una soluzione di sicurezza che, in simbiosi, realizzi la prestazione ottimale. Un’altra previsione questa volta a favore dei lavoratori è  il cambio d’appalto. Nell’eventualità che un altro soggetto, diverso da chi al presente svolge la prestazione, subentri nell’attività è tenuto all’assunzione del personale che espletava il servizio, riconoscendogli il livello e l’anzianità maturata. In ordine al rinnovo del CCNL di categoria c’è ben poco da dire. Il mercato è super affollato e dominato da avventurieri che anziché riconoscere i diritti dei lavoratori li costringono a rinunciare e ad accettare di non avere retribuito lo straordinario, in maniera da poter al potenziale cliente offrire prezzi più bassi per ogni ora. Di fatto si arricchiscono, vincono le gare e corrispondono al dipendente sono le ore ordinarie . È intuitivo che se io fatturo 12 ore e ne retribuisco solo 8  al personale percepisco un prezzo molto vantaggioso. Ne fanno le spese i concorrenti corretti e i dipendenti. Purtroppo mancano i controlli e i sindacati si occupano solo di acquisire iscritti. Il nostro settore è abbandonato ed è destinato, se non ci saranno interventi legislativi, irrimediabilmente a ridursi a relegare i dipendenti ad un demansionamento, collocandoli ad un inferiore ruolo di sicurezza non armato e quindi al portierato.

Guardando in prospettiva quale sarà, a suo avviso, l’evoluzione che vivrà la Vigilanza nei prossimi anni, diciamo a breve/medio termine?

Il futuro del nostro settore, come accennato nella precedente mia risposta è molto incerto. È un peccato che le Istituzioni pur riconoscendo alle Guardie Particolari Giurate la qualifica di ausiliari delle Forze dell’Ordine e pubblici ufficiali nell’esercizio delle loro funzioni di fatto non creino sinergie con i loro cugini inferiori. Basti pensare alla notevole raccolta di notizie che i vigilantes individuano e relazionano come novità di servizio: un’auto sospetta, un capannello di persone, un incidente e molto altro. Notizie che in se stesse non hanno alcuna valenza, ma che collegate ad altre possono configurare un indizio su cui basare indagini da parte delle Forze dell’Ordine. Esistono tavoli cui partecipano le prefetture, le questure, i rappresentanti delle Forze dell’Ordine per interfacciarsi e comunicare. Anche noi sporadicamente abbiamo partecipato. In passato le istituzioni hanno creato un progetto denominato “Mille occhi sulla città”, coinvolgendo gli Istituti più rappresentativi in un tavolo tecnico in cui venivano scambiate notizie. Con il passare del tempo il progetto ha smesso di esistere. Per il futuro non possiamo che auspicare un maggiore interesse da parte del legislatore, ampliando le prerogative degli operatori del settore, adeguando le norme che la mutata realtà in cui viviamo ha modificato. In ordine alla Vigilanza da parte del potere esecutivo nel nostro settore non si può che auspicare un maggiore controllo che possa garantire la sopravvivenza degli operatori virtuosi.

Nella foto: l’avv. Rosario Basile, tra la dott.ssa Francesca Tortorella e S.E. Seydou Cisse.

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