Ruolo delle tecnologie nel contrasto alle Mafie e Criminalità Organizzata
Altissimo il riscontro ottenuto dal convegno organizzato dal Comitato Anti Mafie “Rosario Livatino, Antonino Saetta, Gaetano Costa” – Distretto Piemonte, presieduto da Luigi Romano, “Mafie e criminalità organizzata. Nuove Proposte e Tecnologie di Contrasto”, che si è tenuto sabato 21 settembre a Torino.
Anche in Piemonte, infatti, come in altre aree del Nord Italia, la criminalità organizzata ha trovato “una società accogliente” “tanto che oggi noi parliamo di Mafie del Nord”, come ha ben spiegato il professor Rocco Sciarrone, docente presso l’Università di Torino, tra i relatori del Convegno, dedicato alla memoria del Gen. D. Franco Romano, M.A.V.C perito in servizio e per cause di servizio 25 anni fa, in incidente di elicottero a Volpiano, padre del Presidente Luigi Romano.
Estremamente elevato lo standing degli oratori intervenuti nel corso dell’assise, che ha visto esponenti delle forze dell’ordine, magistrati, studiosi, come si evince dal ricco programma. Tra i molti Marzia Giustolisi, diventata capo della Squadra Mobile della Questura di Torino dopo anni di impegno antimafia a Caltanissetta e Catania, Alessandro Langella, comandante del Nucleo di Polizia Economica Finanziaria della Guardia di Finanza a Torino, il generale dei carabinieri Pasquale Angelosanto, ex comandante dei ROS, che durante la sua lunga carriera ha arrestato il boss Messina Denaro a gennaio 2023 e nel 1984 il boss della Camorra Carmine Alfieri.
Il ruolo delle tecnologie nel contrasto alle Mafie e alla Criminalità Organizzata
I relatori hanno condiviso le strategie che stanno adottando per combattere le mafie ed hanno evidenziato come l’integrazione delle tecnologie digitali sia fattore essenziale per continuare ad ottenere risultati concreti nella lotta alla criminalità organizzata.
Il convegno ha evidenziato come, purtroppo, le mafie abbiano evoluto le loro modalità operative anche nel Nord Italia, ma ha anche dimostrato che il ricorso alle tecnologie e la collaborazione tra le istituzioni sono strumenti efficaci per continuare a mettere sotto pressione le organizzazioni criminali.
Oggi il contrasto alle cosche deve prevedere anche il massiccio ricorso alle nuove tecnologie. Strumenti come il ‘software molecola‘ della Guardia di Finanza per tracciare i flussi di denaro, o l’analisi delle ‘scie informatiche‘ per la caccia ai latitanti, hanno già prodotto risultati eccellenti ma devono continuare ad essere coltivati e sviluppati perché, come ha spiegato Luigi Romano, “se non seguiamo questa strada, naturalmente con il necessario buon senso, le mafie saranno sempre un passo avanti“.
I Contenuti del Convegno
Il convegno è stato uno spazio di confronto tra cittadini, istituzioni, forze dell’ordine, accademici, imprese e associazioni, con l’obiettivo di esaminare e proporre strumenti innovativi e soluzioni all’avanguardia per contrastare un fenomeno che continua a minacciare il tessuto sociale del nostro Paese.
“La criminalità organizzata evolve – evidenzia il Presidente Romano – e noi dobbiamo essere pronti a rispondere con fermezza e creatività, sfruttando ogni risorsa, dalla tecnologia ai più moderni sistemi di prevenzione. Il Comitato Anti Mafie Piemonte si impegna quotidianamente in questo percorso, credendo fortemente nell’importanza di formare i cittadini di domani, perché il contrasto alle mafie parte anche dall’educazione e dalla consapevolezza”.
Nel corso dell’evento hanno animato il dibattito grazie ai loro temi i seguenti relatori di spicco:
“Mafia 2.0 – Evoluzione di cosa nostra e sue proiezioni nella penisola” – dott.ssa Marzia Giustolisi, Capo della Squadra Mobile di Torino;
“La mafia liquida. L’allarme della DIA sul PNRR” – dott. Tommaso Pastore, Capocentro D.I.A;
“Torino Cultura della legalità e protezione minori. Una proposta di legge ed il progetto “Liberi di Scegliere””- dott.ssa Emma Avezzù, Procuratrice del Tribunale dei Minori di Torino;
“Contrasto alle mafie, comunicazioni interne alle strutture criminali e ricerca dei latitanti” – Gen. C.A. (ris) Pasquale Angelosanto, già Comandante del ROS dei Carabinieri;
“La tecnologia al servizio delle mafie: i criptofonini” – Col. Andrea Siazzu, Comandante Reparto Operativo Carabinieri di Torino;
“L’azione di contrasto al riciclaggio della GdF. La ricostruzione delle disponibilità patrimoniali delle organizzazioni criminali” – Col. Alessandro Langella, Comandante Nucleo di polizia economico-finanziaria, GdF di Torino;
“L’utilizzo dei dati nel contrasto alle mafie” – prof. Antonio Parbonetti, Prorettore e Responsabile Scientifico CRIME dell’Università Studi Padova;
“L’espansione delle mafie in aree non tradizionali” – prof. Rocco Sciarrone, Direttore L.A.R.C.O. dell’Università degli Studi di Torino;
“Ecosistema Criminale: Infiltrazione della mafia nel settore sanitario” – dott. Antonio Rinaudo, Presidente Comitato Etico Città della Salute di Torino.
XXIX Edizione del Premio Impegno Sociale 2024 del Comitato Anti Mafie
Il Convegno ha visto anche la XXIX Edizione del Premio Impegno Sociale 2024 del Comitato Anti Mafie “Livatino, Saetta, Costa”, dedicata, come il convegno stesso, al Gen.D. Franco Romano. Per la prima volta, il Premio è stato conferito anche a PhD che, attraverso l’uso della tecnologia, hanno contribuito in modo significativo al contrasto della criminalità organizzata. “Un riconoscimento al talento ed alla determinazione di chi, con creatività e competenza, contribuisce a rendere il nostro Paese più sicuro”, è stato sottolineato.
Tra i premiati si evidenziano:
• il Gen.D. Pasquale Angelosanto (già Cte del ROS dei Carabinieri che durante la sua lunga carriera ha arrestato il boss Messina Denaro a gennaio 2023 e nel 1984 il boss della Camorra Carmine Alfieri);
• il Sostituto Commissario della Polizia di Stato Massimo Cristiano, che si è distinto, in oltre 40 anni di carriera, nella lotta alla criminalità organizzata;
• il Luogotenente Cav. Luigi Ria, memoria storica del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Torino e che ha partecipato ad importanti indagini di contrasto al terrorismo e alla criminalità organizzata;
• il dott. Giancarlo Caselli già Procuratore Capo di Palermo dopo la morte di Falcone e Borsellino, ha coordinato le indagini sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta in Piemonte e sulle violenze riferibili a frange estreme del movimento no Tav;
• la dott.ssa Anna Maria Loreto, per i Suoi successi nel contrasto alla criminalità organizzata in 42 anni di servizio impeccabile prima a capo della DDA e da ultimo quale Procuratore Capo di Torino (prendendo il testimone di 3 grandi Maestri, il dott. Maddalena, il dott. Caselli e l’indimenticabile dott. Bruno Caccia, unico giudice ad essere stato ucciso dalla ‘drangheta nel nord Italia);
• il dott. Marcello Maddalena, già Procuratore Generale presso la Corte d’Appello di Torino e Presidente dell’Associazione Rete Dafne Onlus;
• il L.A.R.C.O. – Laboratorio Analisi e Ricerca Criminalità Organizzata dell’Università degli Studi di Torino, diretto dal Prof. Rocco Sciarrone;
• i PhD Francesco Ambrosini e Federico Longhin dell’Università di Padova per la ricerca scientifica e lo sviluppo di algoritmi AI contro la mafia. Attraverso modelli AI il team di ricercatori e professionisti ha sviluppato un indice che consente di misurare il livello di rischio di un’azienda analizzando anomalie contabili derivanti da frodi, riciclaggio, falsa fatturazione e bancarotta fraudolenta;
• il PhD Francesco Picarella per lo studio sul fenomeno mafie;
• la scrittrice Simona Dolce, Premio Morante 2017 per i suoi libri “La mia vita all’ombra del mare” e “La battaglia delle bambine. Insieme contro la mafia”;
• la Classe 5 dell’Istituto La Clochette di Cuorgnè (To) per il lavoro svolto nell’analisi del libro “La battaglia delle bambine, Insieme contro la mafia”.
Più di 300 ospiti hanno presenziato all’evento, tra i quali il dott. Giancarlo Caselli, la dott.ssa Loreto, il dott. Maddalena, il Gen.D. Avitabile, il Gen. B Paterna il Prefetto Vicario dott.ssa Bevilaqua, l’ex Prefetto di Torino Romilda Tafuri, la Senatrice Paola Ambrogio e la Senatrice Pirro, il dott. Avenati Bassi, l’Assessore Regionale Marrone, l’Assessore alla Sicurezza del Comune di Torino ed anche un plotone di 50 Allievi Carabinieri della Scuola Allievi Carabinieri di Torino.
Il Convegno, patrocinato dall’Associazione Vittime del Dovere, il cui presidente Emanuela Piantadosi ne è stata la madrina, oltre che dai Lions International 108-Ia1, dal Rotary Club Torino Ovest e dal Circolo Dumse Da Fè, ha rappresentato un richiamo potente alla responsabilità collettiva di contrastare l’infiltrazione mafiosa e costruire un futuro di legalità.