Safety Management Trend Report 2022: ESG, Industria 4.0 e Safety Leadership
Safety Management Trend Report 2022 di Quentic presenta le opinioni dei principali esperti di fama internazionale e raccoglie i punti di vista di oltre 500 professionisti della sicurezza sul lavoro.
“Si conferma – sottolineano da Quentic – la percezione positiva della salute e della sicurezza sul lavoro: 3 professionisti su 4 confermano che oggi vi è un maggiore supporto ed apprezzamento generale verso la sicurezza rispetto al passato. Gli esperti evidenziano la necessità di prestare particolare attenzione ai fattori di stress psicologico e salute mentale. Una gestione integrata della responsabilità richiede maggiori investimenti in salute e sicurezza sul lavoro: il 40% degli intervistati afferma che i criteri ESG sono un fattore trainante fondamentale”.
I RISULTATI DEL REPORT E L’ANALISI DI QUENTIC
Negli ultimi due anni, la salute e la sicurezza sul lavoro sono state al centro di un’attenzione senza precedenti. I professionisti del settore sono stati costretti a confrontarsi con una pandemia globale. La costante oscillazione tra precauzioni rigorose e cauti ritorni alla “normalità” ha aumentato inevitabilmente la pressione sui managers HSE e il loro carico di lavoro, ma d’altro canto è cresciuto anche l’apprezzamento per i loro sforzi quotidiani. Questo è stato uno dei risultati chiave rivelati dal Safety Management Trend Report già lo scorso anno. Tale report viene infatti pubblicato ogni anno da Quentic, azienda fornitrice di software SaaS per la salute, la sicurezza sul lavoro, l’ambiente, la sostenibilità e la gestione della qualità. Nell’analizzare le tendenze del 2022, Quentic ha esaminato la misura in cui questi sviluppi continueranno ad influenzare i professionisti ed il settore in generale. Nell’edizione del Safety Management Trend Report di quest’anno si affronta anche la questione legata alle influenze strategiche determinate dai criteri ambientali, sociali e di corporate governance (ESG) e si spiega come la digitalizzazione modellerà la sicurezza sul lavoro in futuro.
Il team editoriale di Quentic ha intervistato undici esperti di fama internazionale. Tra gli intervistati figurano gli italiani Davide Scotti, esperto HSE e segretario generale della Fondazione LHS (Leadership in Health and Safety), Antonio Terracina, capo delegazione italiana per la norma ISO 45001 e coordinatore del settore “tariffe e rischi” della CONTARP della Direzione Generale dell’INAIL e Lorenzo Fantini, avvocato giuslavorista e noto esperto in ambito H&S, nonché Direttore dei Quaderni della sicurezza di AiFOS. A supporto delle evidenze emerse dalle interviste degli esperti, Quentic ha inoltre raccolto il punto di vista di oltre 500 professionisti della sicurezza sul lavoro provenienti da tutta Europa circa le tendenze e gli sviluppi più importanti, che vanno dalla digitalizzazione alle conseguenze della pandemia di COVID-19, fino al ruolo crescente dei criteri ESG.
La salute e la sicurezza sul lavoro sembrano essere maggiormente apprezzate: quanto durerà?
Il sondaggio del Safety Management Trend Report del 2021 aveva già rivelato che la pandemia di coronavirus non ha solo aperto le porte a delle sfide, ma ha portato con sé anche una crescente percezione positiva rispetto al campo professionale. Nel redigere l’edizione 2022 del Safety Management Trend Report ci si chiedeva quindi se questa consapevolezza e questo apprezzamento potessero essere nuovamente confermati. I risultati lo dimostrano ampiamente: tre intervistati su quattro concordano sul fatto che la salute e la sicurezza sul lavoro stanno ricevendo maggiore riconoscimento e sostegno nelle loro aziende in generale, o almeno in alcuni settori. Nelle grandi aziende, la percentuale di persone che conferma senza dubbio un cambiamento positivo è ancora più alta che nelle organizzazioni con dimensioni più piccole.
Gli intervistati sembrano essere fiduciosi riguardo al futuro. Nel complesso, più della metà degli specialisti e dei managers intervistati risulta essere ottimista e crede che la sicurezza e la salute sul lavoro continueranno a guadagnare importanza o a mantenere la posizione ora raggiunta nella scala delle priorità.
Lo stress psicosociale rimane un argomento centrale
Nonostante le prospettive positive, il gruppo di esperti sottolinea che, quando si parla di salute e sicurezza sul lavoro oggi, occorre prestare particolare attenzione allo stress mentale. La dissoluzione dei confini tra la vita professionale e quella privata, https://www.snewsonline.com/giulia-cavalli-sto-bene-al-lavoro/ il passaggio al lavoro da casa, la mancanza di legami sociali e le crescenti paure legate alla diffusione del virus sono tutti elementi che hanno un forte impatto sulla salute mentale dei dipendenti. La consapevolezza di questo argomento e una leadership qualificata diventano quindi di conseguenza necessarie, perché le conseguenze della pandemia e anche il passaggio a stili di lavoro più flessibili aumentano inevitabilmente la necessità di prevenire lo stress mentale sul posto di lavoro. In particolare, i fattori umani come una buona leadership, il legame sociale e degli strumenti di compensazione per far fronte alle situazioni stressanti giocheranno tutti un ruolo decisivo in questo ambito.
L’attuazione di queste misure ha dimostrato di essere una grande sfida, data la diffusione del telelavoro e il distanziamento sociale. I professionisti della salute e della sicurezza sul lavoro lo hanno già riconosciuto e desiderano espandere ulteriormente le loro competenze in queste aree. Tuttavia, sta diventando sempre più evidente che la responsabilità di prevenire lo stress mentale non può ricadere solo sulle loro spalle. Il management, i professionisti della sicurezza e gli altri dipendenti saranno in grado di superare i compiti e le sfide di quest’anno soltanto unendo le loro forze.
I processi relativi alla SSL sono sempre più digitalizzati
La crescente digitalizzazione del lavoro in generale continua a presentare sia opportunità che sfide, così come la digitalizzazione della stessa sicurezza sul lavoro. Le tendenze già emerse l’anno scorso, come l’auditing da remoto, la formazione online e la valutazione digitale dei rischi rimarranno probabilmente argomenti chiave nell’anno a venire. Lo sconvolgimento digitale è particolarmente evidente nei settori della valutazione dei rischi e della formazione. Tuttavia, la necessità di assistenza e ottimizzazione digitale è ancora lontana dall’essere pienamente soddisfatta ma continuerà a crescere nel 2022, soprattutto in relazione alla gestione degli incidenti, degli appaltatori e dei visitatori.
Tuttavia, il panel di esperti intervistati cita anche cambiamenti di più ampia portata nella digitalizzazione della sicurezza sul lavoro. Se da un lato, secondo loro, l’uso di wearables e sensori, per esempio, può aumentare la sicurezza sul lavoro, dall’altro la crescente interazione uomo-macchina nei luoghi di lavoro high-tech potrebbe portare a nuovi rischi. Si intravedono grandi opportunità, in particolare per quanto riguarda l’interconnessione dei processi di lavoro, facilitata dal nuovo standard di telecomunicazioni 5G e l’uso dell’intelligenza artificiale per la sicurezza sul lavoro. Tuttavia, essi sottolineano anche che, in alcuni casi, mancano ancora le basi legali prima che un’applicazione sicura, sana e quindi produttiva di queste nuove tecnologie possa diventare lo standard nel campo della sicurezza sul lavoro.
Salute, sicurezza e sostenibilità
Il Safety Management Trend Report di quest’anno rende ancor più chiaro che la salute e la sicurezza sul lavoro devono essere considerate in un contesto integrato con tutti gli altri processi aziendali. Mentre la gestione dell’ambiente e della qualità sono già da tempo state incorporate nella gestione HSEQ, la pressione positiva dell’opinione pubblica e degli stakeholders riguardo alla governance aziendale sostenibile continuerà a plasmare la professione. Le aziende sono sempre più impegnate in una gestione integrata della responsabilità in cui gli aspetti legati alla gestione ambientale, sociale e di governance (ESG) vanno di pari passo.
Questa è una grande opportunità per la salute e la sicurezza sul lavoro perché, nel contesto dei criteri ESG, una strategia HSE integrata è una pietra miliare vitale per il successo aziendale. Le sovrapposizioni vanno dal lavorare in modo generalmente sostenibile all’assumersi la responsabilità di garantire che le misure di protezione delle persone e dell’ambiente siano rispettate durante l’intero processo produttivo. In questo senso, i criteri ESG guidano anche gli investimenti in salute e sicurezza sul lavoro. Questo sviluppo è già chiaramente visibile nelle grandi aziende. Tuttavia, i fattori ambientali, sociali e di governance stanno guadagnando terreno anche nelle aziende medie e piccole. Per i professionisti della sicurezza e dell’HSE, questo significa che devono continuare a sviluppare nuove aree di competenza e consolidare ulteriormente la loro flessibilità e disponibilità all’apprendimento per portare avanti attivamente la gestione della sicurezza da una prospettiva olistica.