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Security Manager e Grandi Eventi

Security Manager e Grandi Eventi

Milano. In occasione dell’ADI Expo 2012 tenutosi nell'elegante cornice di Villa San Carlo Borromeo a Senago, Giancarlo Valente, Security Manager e Docente della Scuola Etica e Sicurezza, ha approfondito alcuni aspetti del ruolo e della figura del Security Manager, di come è stato gestito un Grande Evento come le Olimpiadi, mettendo in parallelo le motivazioni dei Security Manager e degli atleti nell’affrontare le sfide.

La responsabilità della Security è in ogni singolo individuo.
È un concetto importante da condividere, perché il Security Manager non è il responsabile di tutto quello che accade in azienda: sicuramente ogni risorsa attraverso i suoi comportamenti può rendere vulnerabile l’azienda ed esserne quindi responsabile. E’ ovvio se un Security Manager non è proattivo, per esempio ad analizzare e prevenire eventi, avere nelle sue priorità il “governo” del Risk Management, Crisis Management, saper pianificare e migliorie sempre i processi (vedi per esempio il ciclo di Deming), è sicuramente lui uno dei responsabili maggiore degli insuccessi.
Altra importante gestione del Security Manager è inerente al Budget. Più coinvolge attivamente le risorse dell’azienda, più può dedicare investimenti per progetti di Security, continuando a governare le altre voci di costi di gestione, per esempio Capex e Opex.

Security Manager, qualche particolarità.
Sicuramente l’uomo giusto al posto giusto dipende anche dalla mission aziendale e collocazione organizzativa. Non è per esempio obbligatorio che provenga dall’esercito o dalle forze dell’ordine o da un percorso universitario specifico. Deve certamente avere più competenze, capacità manageriali e di adattamento al cambiamento. Deve operare rapidamente e in modo trasversale, sia internamente che esternamente all’azienda deve saper interagire costantemente con le autorità competenti e, aspetto fondamentale, avere una naturale leadership e senso Etico.

Grande evento: Olimpiadi e Paraolimpiadi di Londra 2012
I Grandi eventi in genere coinvolgono direttamente e indirettamente centinaia di milioni di persone di nazionalità, culture, religioni diverse, con motivazioni diverse. Quanto sopra può impattare pesantemente nell’organizzare l’evento obbligando gli stessi ad investire stratosferiche somme di denaro.
Organizzare un Grande Evento come le recenti Olimpiadi di Londra è un’occasione unica per il paese ospitante. Significa, infatti: sviluppare business, siglare migliaia di contratti, per una spesa di più di 12 bn, incrementare le infrastrutture, reti fisse e mobili , strade, aree hi-tech.
Consolidare le tecnologie innovative, ed i social networks con oltre un miliardo di collegamenti.
Affermare l’NFC. Dare visibilità positiva del Paese, offrendo servizi capillari e funzionanti, ospitalità adeguata, sicurezza, ed efficienza organizzativa.
Cosa ha determinato la decisione di applicare il massimo livello di Security per le Olimpiadi?
– 6 luglio 2005 il comitato Olimpico ha ufficializzato la candidatura di Londra
– 07 luglio 2005, attacco terroristico a Londra con 55 vittime
– Esposizione paese alleato in diversi conflitti
– Anniversario dei quaranta anni dal tragico attacco subito dal team Israeliano alle Olimpiadi di Monaco

L’intelligence ha individuato quattro macro criticità: la più scontata, ma anche la più probabile, riguarda l’attacco terroristico, cyber crime, crisi militari internazionali, catastrofi naturali e ambientali.
Quanto sopra ha indotto il Ministero della Difesa a mettere in campo la più grossa operazione di Security dopo la seconda guerra Mondiale.
Qualche dato significativo, sono stati messi in campo più di 18.000 soldati, 12.000 poliziotti, 5.800 G4S (security privata), più di 3.800 MI5 dell’intelligence dedicata nell’occasione all’antiterrorismo.
Molti addetti alla Security di altre nazionalità hanno supportato la polizia locale mescolandosi tra gli accompagnatori e gli atleti che occupavano la zona Olimpica. Il paese ospitante ha chiesto supporto di esperti in vari settori di altri paesi, per esempio sono pervenuti dell’est europeo poliziotti esperti nel contrasto dei borseggiatori o persone abili nei furti con destrezza.
Scelta corretta visto che anche i malavitosi e truffatori sono interessati ai Grandi Eventi e si presentono in forza per colpire. Più di 500.000 persone “schedate”, compreso 20.000 addetti stampa. Presenti 120 capi di Stato, sono stati posati 17 km di reti elettrificate alte 4 metri.
Lungo le rive del Tamigi è stato realizzato un sistema di comunicazione, la caratteristica più estrema e che poteva diffondere suoni fino a 150 db, poco sopportabili per l’orecchio umano.
Personalmente mi hanno entusiasmato e ispirato più le paraolimpiadi che le olimpiadi stesse.
Diversi fisicamente per cause differenti, in momenti diversi della vita. Li considero migliori mentalmente, perché si sono adattati più volte al loro “nuovo” corpo.
Quindi sono migliori nella capacità di adattamento al cambiamento e a nuove motivazioni generate dalla loro diversità. Un dato che è alla portata di tutti: i diversi hanno migliorato 110 primati del mondo. Non ci dimentichiamo che sono stati venduti per le paraolimpiadi più di 2,7 milioni di biglietti. Hanno aderito 166 paesi, 4.500 atleti, di cui 1.500 la quota rosa. Un successo planetario indiscusso.
Non stiamo andando fuori contenuto, perché se mentalmente abbiamo un atteggiamento proattivo siamo come gli atleti “diversi”. La tecnologia è un “piede” di eguaglianza per tutti destinato a modificare tecnica e risultati. Ma per vincere conterà sempre quel di più fatto dalla capacità mentale di elaborare comportamenti nuovi.
Per fare il Security Manager, per organizzare Grandi Eventi per lavorare oggi, dobbiamo abituarci a pensare oltre i nostri limiti . Dobbiamo accettare continuamente nuove sfide. Non è cosa per tutti, ma solo per chi esprime il massimo nell’adattamento al cambiamento. Vinca il migliore.

di Giancarlo Valente
 

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