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Sicurezza della casa: la detrazione IRPEF passa dal 36% al 50% e raddoppia il tetto di spesa

Sicurezza della casa: la detrazione IRPEF passa dal 36% al 50% e raddoppia il tetto di spesa

Roma. L’innalzamento dal 36% al 50% della percentuale di detrazione IRPEF per le ristrutturazioni di edifici residenziali ad uso privato ed il raddoppio del tetto di spesa per ogni unità immobiliare da 48mila a 96mila euro, entrano in vigore con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale n. 147 del 26 giugno 2012 – Supplemento Ordinario n.129 del Decreto Legge n. 83 del 22 giugno 2012 “Misure per la crescita del paese”, il cosiddetto “Decreto Sviluppo”. La percentuale del 50% rimarrà in vigore solo, però, fino al 30 giugno 2013 quando, salvo diverse disposizioni, si tornerà al 36%.


Molteplici gli ambiti di intervento del decreto. Relativamente al settore sicurezza, come indica l'Agenzia delle Entrate, possono usufruire della detrazione “gli interventi relativi all’adozione di misure finalizzate a prevenire il rischio del compimento di atti illeciti da parte di terzi”.


Sul tema abbiamo sentito il Presidente dell'AIPS, Associazione installatori professionali sicurezza, Aldo Coronati.
“Pur apprezzando il leggero cambiamento – spiega Coronati – dovuto all'innalzamento dal 36% al 50%, sottolineiamo però che una detrazione dell'imponibile in dieci anni viene sentita in modo così leggero da essere quasi ininfluente. Il vero incentivo potrebbe essere – prosegue Coronati – la riduzione al 4% dell'IVA, come previsto per le nuove costruzioni edili nel segmento privato. Su questo l'AIPS si impegnerà, facendosi portavoce presso le sedi competenti.”


Per “atti illeciti” si intendono quelli penalmente illeciti (per esempio, furto, aggressione, sequestro di persona e ogni altro reato la cui realizzazione comporti la lesione di diritti giuridicamente protetti).
In questi casi, la detrazione eÌ€ applicabile unicamente alle spese sostenute per realizzare interventi sugli immobili. Non rientra nell’agevolazione, per esempio, il contratto stipulato con un istituto di vigilanza.
Rientrano tutte le misure finalizzate a prevenire il rischio del compimento di tali atti illeciti, qui elencate a titolo esemplificativo:
– rafforzamento, sostituzione o installazione di cancellate o recinzioni murarie degli edifici;
apposizione di grate sulle finestre o loro sostituzione;
– porte blindate o rinforzate;
– apposizione o sostituzione di serrature, lucchetti, catenacci, spioncini;
– installazione di rilevatori di apertura e di effrazione sui serramenti;
– apposizione di saracinesche;
– tapparelle metalliche con bloccaggi;
– vetri antisfondamento;
– casseforti a muro;
– fotocamere o cineprese collegate con centri di vigilanza privati;
– apparecchi rilevatori di prevenzione antifurto e relative centraline;
– esecuzione di opere volte ad evitare gli infortuni domestici.

 

Inoltre, l’agevolazione comprende anche la semplice riparazione di impianti “insicuri” realizzati su immobili, come, ad esempio, la sostituzione del tubo del gas o la riparazione di una presa malfunzionante.
Tra le opere agevolabili rientrano:
– l’installazione di apparecchi di rilevazione di presenza di gas inerti;
– il montaggio di vetri anti-infortunio;
– l’installazione del corrimano;
– interventi di bonifica dell’amianto, limitatamente alle unità immobiliari a carattere residenziale.

 

la Redazione

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