Smart Buildings: il report dello studio di Omdia
Gli analisti di Omdia in Luglio hanno elaborato un nuovo report, relativo allo studio realizzato sugli “Smart building technology end-users”, che includono i facility managers, i proprietari di immobili, gli IT managers, i security managers, i senior executives ed altri ancora.
Le risposte sono state raccolte tra Marzo ed Aprile 2020.
L’indagine rivela chiaramente che la tendenza del mercato e i desideri dei consumatori vanno verso un ambiente maggiormente interconnesso. Infatti, se in passato molti sottosistemi lavoravano separatamente come in sili distaccati, oggi il trend corrente è verso l’interconnessione.
Gli Smart Buildings oggi
La percentuale di end-users che usufruiscono di tecnologie o di applicazioni di Smart Building all’interno della propria organizzazione, o di una sua parte, è relativamente elevata: supera infatti il 70%.
Nonostante la parte preponderante degli intervistati presenti tecnologie di Smart Building nelle facilities dell’organizzazione e raccolga i dati provenienti da queste, il 42% non li analizza per identificare cambiamenti e relazioni tra elementi che possono supportare le operazioni ed il management di tali strutture.
I dati, quando vengono raccolti, sono principalmente utilizzati per fornire evidenza del funzionamento dei dispositivi, piuttosto che per compiere analisi avanzate.
Le Motivazioni
Le ragioni relative al Cost Management sono ritenute da tempo alla base degli investimenti in tecnologie di Smart Building. I risultati di questa indagine corroborano tale ipotesi.
Il risparmio economico nel lungo termine e la riduzione dei consumi e dei costi energetici si rivelano essere le due maggiori forze nello spingere gli utenti finali ad utilizzare le tecnologie di Smart Building all’interno degli edifici dell’organizzazione.
Al terzo posto, nei fattori che influenzano la scelta delle tecnologie per gli Smart Buildings, c’è il fattore Sicurezza: le tecnologie vengono infatti scelte per migliorare la sicurezza dell’edificio.
Le Sfide
Dispositivi datati e l’infrastruttura esistente risultano essere la principale sfida per gli end-users nell’implementazione delle tecnologie di IoT/Smart Building.
Le strutture degli edifici pre-esistenti spesso dipendono da obsoleti sistemi di storage e di processing data, e ciò rallenta la transizione a strutture più smart.
Questo elemento è strettamente collegato all’altra grande sfida, che si può riassumere con problematiche di interoperabilità delle soluzioni software.
I prossimi steps: flessibilità ed usabilità delle soluzioni
1.Gli end users sono maggiormente a favore dell’uso di soluzioni di piattaforme BMS as-a-service (74%).
Questo per due principali ragioni:
– Finanziarie
– Per migliorare la performance e l’efficienza dei loro buildings.
2. La mancanza di formazione e di training a disposizione dello staff che dovrebbe far funzionare i sistemi ed i dispositivi è una delle argomentazioni maggiormente citate dagli end users e che gli stessi lamentano nel corso del primo anno d’uso delle loro tecnologie di Smart Building.
Le tecnologie per gli Smart Buildings risultano valide in base a quanto le persone che le usano le sanno far funzionare, quindi la formazione ed il supporto devono diventare parti integranti delle soluzioni.
la Redazione