SOS Arctic WindSled Expedition: Esplorando l’Artico con le batterie FIAMM

Decisamente singolare e di estrema attualità il case study di FIAMM che riguarda la SOS Arctic WindSled Expedition.
IL CONTESTO E LA SPEDIZIONE SOS ARCTIC WINDSLED
L’Artico, una regione remota e affascinante, sta affrontando sfide senza precedenti a causa dei cambiamenti climatici. Per comprendere meglio questi cambiamenti e il loro impatto sugli ecosistemi artici, è fondamentale condurre ricerche scientifiche approfondite. La SOS Arctic WindSled Expedition, un progetto innovativo che unisce la scienza, la tecnologia e la tradizione Inuit, rappresenta un passo importante in questa direzione.
LA REALIZZAZIONE DELLA SOLUZIONE FIAMM PER SOS ARCTIC WINDSLED EXPEDITION E I BENEFICI
Al centro di questa spedizione c’è la WindSled, una slitta speciale, trainata da un kite, disegnata dall’esploratore spagnolo Ramon Larramendi. La slitta, dotata di un sistema di alimentazione ad energia solare e da batterie FIAMM, monta strumentazione scientifica dell’Istituto di Scienze Polari del CNR. Grazie a questa slitta, gli scienziati del CNR riescono infatti a condurre ricerche in aree altrimenti inaccessibili. Le batterie FIAMM, le stesse che vengono utilizzate in svariate applicazioni come la videosorveglianza e le luci di emergenza, si sono dimostrate ideali per questo ambiente estremo, grazie alla loro resistenza alle basse temperature e alla loro elevata affidabilità.
UN’IMPRESA SCIENTIFICA CON UN FOCUS SU TECNOLOGIE OPEN-SOURCE E SOSTENIBILITÀ
Tra gli obiettivi della spedizione SOS Arctic WindSled Expedition c’è raccogliere dati scientifici su diversi aspetti dell’ambiente artico, tra cui la qualità dell’aria, la contaminazione ambientale e l’adattamento di specie di micro-organismi. Questi dati saranno utilizzati per comprendere meglio i cambiamenti climatici e il loro impatto sugli ecosistemi artici.
Tra i ricercatori del CNR impegnati nell’attività, il Dr. Federico Dallo guida il team che ha progettato lo strumento di monitoraggio che, a bordo della Windsled, raccoglie dati relativamente ai gas e alle polveri presenti nell’atmosfera artica, e che è alimentato da batteria FIAMM.
Il ricercatore sottolinea uno dei fini del progetto: “Questa spedizione vuole provare come tecnologie low-cost e open-source permettano di monitorare importanti valori dell’atmosfera anche in zone remote come quella artica”.
Un altro aspetto fondamentale della spedizione è l’impegno per la sostenibilità. Il WindSled, alimentato da energia solare, permette di ridurre al minimo l’impatto ambientale della spedizione. Inoltre, i ricercatori collaborano con gli Inuit per imparare dalle loro conoscenze tradizionali e per sviluppare soluzioni sostenibili per la salvaguardia dell’ecosistema artico.
LE BATTERIE FIAMM: UN ELEMENTO CHIAVE PER IL SUCCESSO DELLA SOS ARCTIC WINDSLED EXPEDITION
Le batterie FIAMM svolgono un ruolo fondamentale nel successo della SOS Arctic WindSled Expedition. Queste batterie, che vengono utilizzate in svariate applicazioni industriali e commerciali, si dimostrano ideali per questo ambiente estremo grazie alle loro caratteristiche, che qui di seguito vengono evidenziate.
- Resistenza alle basse temperature: le batterie FIAMM sono in grado di funzionare correttamente anche a temperature molto basse, fino a -30/-35°, tipiche dell’Artico.
- Elevata affidabilità e bassa manutenzione: le batterie FIAMM garantiscono un’alimentazione affidabile e costante al WindSled, permettendo ai ricercatori di condurre le loro ricerche in modo sicuro ed efficiente, senza necessità di frequenti manutenzioni.
- Durata prolungata: le batterie FIAMM hanno una lunga durata, il che significa che devono essere sostituite meno frequentemente, riducendo l’impatto ambientale della spedizione.
OLTRE LA RICERCA SCIENTIFICA: UN MESSAGGIO DI SPERANZA PER L’ARTICO
La SOS Arctic WindSled Expedition rappresenta un’impresa scientifica di grande valore, ma è anche un messaggio di speranza per l’Artico.
La spedizione dimostra che è possibile esplorare e studiare questo ambiente fragile in modo sostenibile, utilizzando tecnologie innovative e collaborando con le popolazioni locali. I risultati della spedizione saranno preziosi per comprendere meglio i cambiamenti climatici e per sviluppare soluzioni per proteggere l’Artico per le generazioni future.
