Tre risposte per la Sicurezza. La parola a Luigi Battistolli, Presidente Gruppo Battistolli

É la Vigilanza Privata a dare oggi le tre risposte nell’ambito dell’indagine di S News sulle tendenze, punti deboli e punti di forza del mercato della sicurezza in Italia nel 2014. Ecco l’apporto di Luigi Battistolli, Presidente Gruppo Battistolli.
1. Quali, secondo lei, le tendenze tecnologiche/dei servizi che domineranno nel 2014, specialmente in riferimento al suo segmento di appartenenza?
Siamo in presenza di una criminalità cresciuta dimensionalmente ma spesso meno “professionale”, soprattutto a causa della congiuntura economica che sta favorendo le condizioni per lo sviluppo di questi fenomeni. Questo comporta un continuo studio per prevenire le nuove modalità operative di chi delinque, per poterne arginare la pericolosità. Più che la tecnologia in senso stretto quindi, credo che le sfida alla crescita quasi esponenziale della criminalità si debba affrontare con l’arma dell’organizzazione e della formazione continua di tutti i nostri collaboratori che giorno per giorno sono chiamati a rispondere ad una domanda sempre crescente di sicurezza.
2. Quali i punti deboli e, quindi, quali le minacce per il comparto della sicurezza in Italia?
L’estrema frammentazione dell’offerta. Il nostro Paese registra oltre 800 Istituti di Vigilanza sparsi sul territorio, un numero decisamente più alto rispetto a realtà europee come Spagna o Germania. In Italia invece vi sono ancora troppe attività di vigilanza svolte da aziende caratterizzate da grande precarietà professionale, tecnica e organizzativa, e che anche per questo sono in grado di proporre tariffe spesso inferiori al solo costo del personale. Ciò penalizza le altre aziende che invece operano nel mercato in modo serio, e che hanno fatto importanti investimenti ad esempio per uniformarsi ai dettami del decreto 269. Questo significa che è sempre più difficile affermare un modello di sicurezza all’avanguardia, tale da poter dare risposte efficaci ai fenomeni di macro e microcriminalità che sono in continua crescita.
3. Quali, invece, i punti di forza e quindi le corrette risposte, le risposte vincenti che il settore e le aziende potranno o dovranno dare per imporsi sul mercato, per gestirlo in modo corretto e farlo crescere nell’interesse di tutta la filiera?
Penso che la nostra attività debba essere sempre più attenta alla gestione dei rapporti con il cliente. In uno scenario competitivo come quello attuale, a cui va aggiunta la perdurante congiuntura economica, la scelta di portare al massimo livello il customer care rappresenta un elemento fondamentale per il mantenimento delle posizioni acquisite sul mercato. E in un settore come il nostro, che offre servizi ad alto valore aggiunto, la fiducia del cliente si consolida anche con la qualità dei rapporti che sappiamo creare con lui, oltre che con la qualità dei servizi erogati.
a cura di Monica Bertolo