Urbano, Assiv: con la circolare Gabrielli, massima attenzione delle Prefetture e Questure ai casi di esercizio abusivo dell’attività di Vigilanza, specialmente in tema di appalti
Nella seconda parte della Circolare del Capo della Polizia, emanata il 7 Luglio scorso, sul contrasto al fenomeno dell'abusivismo nel settore della vigilanza privata, il Direttore Generale della P.S. Franco Gabrielli si sofferma su dei temi particolarmente importanti e delicati.
Per approfondire questi specifici aspetti, S News incontra Maria Cristina Urbano, Vice Presidente Assiv.
Come giudica, Vice Presidente, la seconda parte della circolare del Capo della Polizia, quella che invita le Prefetture e le Questure a prestare la massima attenzione ai casi di esercizio abusivo dell’attività di vigilanza?
Si tratta di un forte richiamo alle norme, assolutamente in linea con gli obiettivi che ci eravamo prefissi e che sono stati colti dalla circolare.
Il Ministero invita le parti sociali a segnalare i casi di abusivismo e di errata interpretazione delle disposizioni cogenti, prendendo finalmente atto che anche da parte delle stazioni appaltanti di diritto pubblico si rilevano comportamenti scorretti, tesi a mandare in gara servizi di sicurezza con l’etichetta di portierato, e questo per spuntare prezzi ovviamente più bassi.
Per parte nostra, come associazione, già da tempo abbiamo intrapreso una serrata denuncia di tutti i casi in cui servizi di sicurezza sono stati passati per portierato, e abbiamo ottenuto anche qualche buon risultato, per esempio con Tre Nord, e con altri due enti pubblici meridionali, che hanno preferito, a seguito della nostra ferma segnalazione, annullare la gara con provvedimento in autotutela.
Certo, la strada non sarà né breve né agevole, ma riteniamo sia quella giusta per consentire il corretto riposizionamento della vigilanza all’interno del sistema di sicurezza del Paese.
Il resto, è nelle mani degli imprenditori, e della congiuntura economica.
a cura di Monica Bertolo