VCB Securitas, Crescini e il grande cambiamento della Sicurezza Privata
VCB Securitas è una storica azienda nel settore della Sicurezza Privata, fondata a Brescia negli anni ‘20. S News incontra Francesco Crescini, AD di VCB Securitas.
Che cosa, dottor Crescini, contraddistingue oggi un’impresa del vostro settore?
Ci sono diversi elementi che contraddistinguono un’impresa come VCB Securitas: la combinazione di una storia centenaria di affidabilità ed esperienza, il costante impegno verso i dipendenti ed i clienti e la personalizzazione dei servizi con l’attenzione rivolta anche alla responsabilità sociale e ambientale.
VCB Securitas nasce a Brescia nel 1925 e, sempre diretta dalla nostra famiglia e con una crescita graduale avvenuta solo per linee interne, si è estesa sia a livello territoriale che di offerta. Da Istituto di Vigilanza operante in provincia di Brescia è diventata un’Azienda di Sicurezza che eroga servizi di vigilanza in venti province di cinque regioni. Sviluppa, senza limiti territoriali, soluzioni avanzate integrando i servizi ausiliari con l’installazione e la manutenzione di ogni tipo di impianto.
All’interno di una politica di differenziazione hanno sempre giocato un ruolo fondamentale l’investimento costante nella formazione del proprio personale e lo sviluppo di politiche di welfare, recentemente aggiornate nel nuovo Contratto Integrativo Aziendale.
VCB Securitas ha sempre creduto nell’importanza di certificare le proprie attività ed è per questo che prosegue questa politica, iniziata nel 1995 con l’ottenimento della ISO 9001, con la certificazione UNI Pdr 125 “parità di genere” nel 2023 e, proprio nelle scorse settimane, con la certificazione UNI 11926.
Ecco, proprio di questo desideravo parlare. Avevamo affrontato il tema a Fiera Sicurezza, grazie ad ASSIV, in quell’interessante talk show che l’ha vista relatore assieme ad altri esperti di prim’ordine sull’argomento.
Quale quindi la valenza di questa certificazione UNI? Perché è così importante?
La certificazione UNI 11926 assume un’importanza cruciale nell’attuale contesto, considerando il periodo di incertezza economica dovuto all’oneroso rinnovo del C.C.N.L. che, seppur da noi ritenuto equo in termini di riconoscimento delle attività svolte dagli Operatori, è indubbiamente molto sfidante dal punto di vista della sua sostenibilità.
Nel nostro settore il rinnovamento è fondamentale e questa certificazione rappresenta una vera e propria innovazione, non tecnologica ma di processo e di approccio.
L’introduzione di questa norma, unita alla UNI 11925 per gli Operatori dei Servizi Ausiliari, porterà ad un significativo cambiamento nel paradigma del mercato. Non solo ci fornisce un quadro normativo per offrire servizi di alta qualità, ma ci consente di comunicare con chiarezza ai committenti il nostro impegno, aumentando il valore percepito dei servizi che si tradurrà in valori tariffari adeguati. Questo ci permetterà di lavorare su un vantaggio competitivo, che avrà la sua leva principale nella qualità e non nel prezzo.
Tale evoluzione mostrerà i suoi effetti anche nel mercato del lavoro, poiché renderà le nostre aziende più attraenti, permettendoci di offrire opportunità di carriera più allettanti e consolidate per i professionisti che desiderano specializzarsi nel settore della sicurezza.
Questo ci porta direttamente anche ad un ulteriore suo incarico, di recente conferitogli. Lei, infatti, è stato eletto Vice Presidente di ASSIV. Perché tale scelta?
Mi preme ricordare che la nostra azienda è da sempre associata prima alla storica ANIVP e ad ASSIV sin dalla sua costituzione nel 2006. Questo perché crediamo ancora fortemente, soprattutto in questa fase storica così delicata, che sia fondamentale condividere esperienze e visioni con imprenditori e aziende di territori e dimensioni diverse, che vivono però le stesse difficoltà.
Avendo in comune i valori di ASSIV, già nel 2016 ho avuto l’opportunità di entrare nel Consiglio Direttivo e, con la nuova consigliatura che ha visto la conferma della nostra Presidente Maria Cristina Urbano, sono stato nominato in Giunta di Presidenza. L’obiettivo che mi sono proposto è quello di dare un contributo all’azione di rappresentanza di interessi che la nostra associazione svolge quotidianamente.
Ritengo inoltre fondamentale dare supporto concreto alla Presidente per la crescita di ASSIV, sia in termini di opportunità rivolte agli associati, sia in termini di sviluppo della base associativa. Condivido pienamente la visione dell’unità della rappresentanza come valore in sé e strumento per tutelare gli interessi di tutto il nostro comparto.
Questa esperienza sarà molto utile nel mio percorso professionale, grazie alla possibilità di vedere le dinamiche del settore anche da un punto di vista diverso da quello dell’imprenditore.
Aspetto che contraddistingue VCB Securitas, Crescini, è anche il fatto che siete presenti all’estero, specificatamente in Spagna, con una vostra società partecipata. Perché avete scelto di espandervi all’estero e cosa rappresenta l’export nel settore della Sicurezza Privata?
La decisione di avviare una start-up in Spagna nasce da un desiderio coltivato dai tempi universitari, quando rimasi affascinato dalla modernità e professionalità del settore rispetto a come si presentava quello italiano. Nel 2020, a seguito dell’opportunità di avvalerci di un manager italiano di fiducia residente in Spagna, siamo partiti con lo studio delle norme e del mercato per approdare l’anno seguente all’avvio di VCB Alarm S.l., che con licenza di polizia può installare sistemi di sicurezza connessi alla Centrale Operativa.
L’esperienza di operare in un mercato straniero ed in particolare nel dinamico mercato spagnolo, patria dello “smart alarm”, ci porta a cogliere l’opportunità di confrontare le pratiche commerciali, culturali e operative, e da questo scambio continuo possiamo prepararci per il futuro anticipando le tendenze nel settore della sicurezza privata. Oltre a questo, stiamo beneficiando di un grande entusiasmo interno alla nostra Azienda italiana, poiché varie figure sono state coinvolte nel processo, portando ad una crescita sia professionale che umana.
Allargando ulteriormente l’orizzonte al settore della sicurezza nel suo insieme, quale la sua visione, da imprenditore e da Vice Presidente ASSIV, su quella che sarà l’evoluzione dello stesso? Quali i drivers di sviluppo e quali le future esigenze alle quali si dovrà dare risposta?
Non è facile prevedere l’evoluzione del nostro settore, soprattutto oggi che siamo in un’evidente situazione di passaggio. Siamo di fronte ad un grande cambiamento che, come successo con l’introduzione del D.M. 269/10, svilupperà i suoi effetti nel corso del prossimo decennio. Il nuovo C.C.N.L. porterà sicuramente grandi trasformazioni, sia lato offerta che lato domanda, insieme ad auspicabili effetti positivi nel mercato del lavoro.
Le aziende di sicurezza, di ogni dimensione, potranno svilupparsi costruendo le loro offerte di servizio non più basandosi sulla riduzione dei costi, come spesso si è fatto fino ad ora, ma concentrandosi sulla qualità certificata delle prestazioni. Per realizzare questo obiettivo è essenziale investire per la creazione di modelli aziendali moderni, supportati da nuovi piani di marketing e comunicazione e da percorsi sempre più professionalizzanti per gli operatori impiegati.
L’approvazione delle norme di riferimento per gli operatori ausiliari alla sicurezza potrà stimolare un ulteriore percorso di crescita anche della Guardia Particolare Giurata, che rimane la figura principe del settore impegnata sempre di più in ruoli delicati di sicurezza attiva e sussidiaria.
Non dobbiamo trascurare infine l’impatto positivo della tecnologia sulle nostre attività. L’implementazione crescente dei processi tecnologici e la spinta verso la digitalizzazione supporteranno sempre di più lo sviluppo del settore, aiutandolo ad uscire dallo stereotipo che da troppo tempo imprigiona la sua immagine.