Pescara. L’Assiv, l’Associazione delle imprese di vigilanza aderente a Confindustria, ha comunicato il 28 ottobre scorso, al termine della riunione dell’organismo di consultazione sulla vigilanza privata convocata dal prefetto Vincenzo D’Antuono, nella sede della prefettura di Pescara, la presa d’atto della revoca delle licenze a due istituti di vigilanza della provincia, perché non in regola con i requisiti di capacità tecnica e qualità dei servizi previsti dal decreto ministeriale 269/2010. Nel corso della riunione è stato inoltre stabilito che la direzione territoriale del lavoro di Pescara avvierà delle verifiche per accertare nell’ambito della provincia l’esistenza di attività che per legge devono essere affidate a guardie giurate armate e che invece sono svolte da personale privo di tali requisiti. L’osservatorio ha poi invitato la questura a richiamare gli istituti di vigilanza all’osservanza dei rispettivi regolamenti di servizio. Infine, le organizzazioni datoriali del settore sono state invitate a continuare presso i propri associati, come già fatto in passato, l’attività di informazione sui contenuti del decreto ministeriale, oggetto in questi giorni di perfezionamento da parte degli organi ministeriali su richiesta della commissione europea. L’osservatorio permanente sulla vigilanza privata, presieduto dal prefetto, è composto dai rappresentanti delle forze di polizia, carabinieri, guardie di finanza, Inps, Inail, Asl, agenzie delle entrate e ispettorati del lavoro. (Fonte:Il Centro, Pescara)
la Redazione