S News incontra Stefano Bargellini, Direttore Affari Generali e Sicurezza, Vodafone Italia.
Come Vodafone si è preparata per Expo2015?
“Un’azienda che ha la gestione delle comunicazioni di milioni di cittadini italiani non può che chiedersi come assicurare al meglio questa connettività, questa capacità di far parlare le persone, anche in occasione di un evento come Expo che porterà nell’area milanese 250.000 persone al giorno e quindi con un carico notevole sulle reti di telecomunicazione.
Come quindi assicurare la connettività : innanzitutto, preparandosi a un evento così straordinario, ma ordinario per i sei mesi di durata e quindi potenziando la propria rete con apparati di quarta generazione, in grado di poter coprire non solo l’area milanese, ma anche le aree interessate ai flussi di traffico in entrata e in uscita. Mi riferisco, quindi pure alle reti ferroviarie, oltre che a quelle autostradali ea aeroportuali, allargando il raggio all’aeroporto di Malpensa e di Linate ma anche a quello di Bergamo, a quello di Brescia-Montichiari, fino all’aeroporto di Verona.
Poi garantire, attraverso un piano di business continuity, l'offerta del servizio anche in caso di emergenza. Abbiamo previsto anche l’impiego di mezzi mobili, capaci di supportare la rete nell’eventualità in cui ci fosse un evento critico.Tutti ci auguriamo che non accada, ma comunque dobbiamo essere pronti a fronteggiare qualsiasi situazione, nel caso si verificasse”.
Come?
“In questo senso noi opereremo attraverso il nostro Security Operation Center, che è in costante comunicazione con il COM Istituito presso la Prefettura di Milano.
Credo anche che non si possa fare tutto da soli, sarebbe follia il solo pensiero, ma che si debba lavorare in stretta commistione con gli organi pubblici: in particolar modo con gli organi di Polizia, di sicurezza, di prevenzione e quindi essere al massimo in stretto contatto, in scambi informativi costanti con gli organi che hanno il dovere istituzionale di assicurare la Sicurezza Pubblica.
Credo che in questo senso vada anche l’accordo, che recentemente abbiamo rinnovato con il CNAIPIC, che è il centro della Polizia di Stato per il contrasto alla criminalità informatica, dove costantemente ci scambiamo informazioni su attacchi di natura cyber, in modo da poter reagire tempestivamente ed altrettanto tempestivamente poter dare informazioni alla Polizia di Stato, che poi le ridistribuisce alle altre aziende.”
a cura di Monica Bertolo
Nel video che segue l'intervista integrale a Stefano Bargellini