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Le soluzioni di ASSIV per il trasporto valori

Le soluzioni di ASSIV per il trasporto valori

S News incontra Carlo Matarazzo, Direttivo ASSIV Delegato in Commissione Tecnica ABI.

Dott. Matarazzo, in qualità di operatore della vigilanza e del trasporto, essendo la vostra una delle aziende leader in Italia, vivete quotidianamente le molteplici problematiche del trasporto valori. Quali le soluzioni che come ASSIV proponete?

Da qualche anno il settore del trasporto valori è completamente mutato, grazie all’intervento deciso da Banca d’Italia che il 14 febbraio 2012, tramite una nuova normativa, ha riassettato quelle che sono le attività, soprattutto nel settore della contazione.
Ai nostri associati consigliamo di valutare attentamente le implicazioni di questa normativa che è ancora sostanzialmente nuova, e di rendere il più possibile aderenti le proprie attività, soprattutto per il trattamento del denaro, a questa normativa che rivoluziona un po’ il settore.
In associazione a questo riguardo abbiamo molto approfondito gli aspetti del decreto DM 269/2010, in particolare dell’allegato D al DM, che prevede delle modalità di trasporto più moderne e più inerenti alla realtà attuale, rispetto a quelle che invece erano generalmente indicate nei vari regolamenti questurili delle singole prefetture.
Per cui, anche in quel caso, consigliamo di adottare sempre più frequentemente i sistemi di sicurezza passiva rispetto al trasporto sui mezzi blindati, in particolare lo spuma-block, che noi riteniamo sicuramente un sistema utile e un deterrente forte.
Un’altra soluzione è la radiolocalizzazione satellitare, non in maniera semplicemente segnalatoria ma in modalità più avanzata, e quindi con un controllo costante del mezzo, con la possibilità di aprire il vano valori solo da remoto attraverso la centrale operativa, e di investire su queste nuove tecnologie che rendono più sicura la vita alle nostre guardie giurate a bordo del mezzo e, di conseguenza, tendono a ridurre i rischi sinistri che per le imprese del trasporto valori in Italia sono diventati un problema molto sentito.

Lei ha toccato appunto anche l’aspetto tecnologico: qual è il legame tra le soluzioni tecnologiche e il vostro settore specifico.

Sono molteplici. Le nostre aziende vivono di tecnologia. C’è una linea di business specifica, che è quella delle centralizzazioni allarmi, che funziona esclusivamente se ci sono tecnologie.
La centralizzazione allarmi parte dai vecchi sistemi telefonici, analogici, poi digitali; poi c’è stato un massivo impiego della centralizzazione allarmi attraverso il canale radio, che alla fine degli anni ’90 è stato soggetto ad un boom in tutte le aziende.
Io credo che oggi il futuro stia più nel gprs, ovvero i dati da remoto, perché danno la possibilità di garantire alla centrale un continuo feedback, e quindi un maggiore livello di sicurezza del vettore del collegamento, fondamentale per rendere un servizio efficiente.

Un Leitmotiv anche per noi di S News è proprio quello dell’ innovazione. Che cosa significa “innovazione” nel vostro settore?

Nel nostro settore significa ‘rivolgersi alle tecnologie ed essere sempre al passo’, aggiornandosi su quelle che sono le nuove tecnologie a disposizione perché, soprattutto per la linea di business menzionata prima, quella della centralizzazione allarmi e della videosorveglianza, è un mondo in continua evoluzione; mondo però che, nella clientela retail e residenziale, ha una diffusione non ancora elevatissima: c’è da lavorare tanto per rendere più sicure le case degli italiani, e consentire a noi di incidere con la nostra attività nella vita quotidiana di quelle famiglie che si sentono ancora insicure, non trovando un’offerta adeguata sul mercato. È necessario investire nelle tecnologie, e cercare di rivolgersi a quella clientela sempre di più.

a cura di Monica Bertolo

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