Passwords: la necessità di proteggerle è sempre più attuale e, secondo Kaspersky, è importante invitare gli utenti di tutto il mondo ad impiegare tutte le misure di sicurezza volte ad evitare che i cybercriminali possano accedere ad informazioni sensibili. A tal proposito, l’azienda russa rende noti i dati rilevati nel sondaggio “Consumer appetite versus action: The state of data privacy amid growing digital dependency“.
ALCUNI DATI SULLE PASSWORDS
“Le passwords – evidenziano da Kaspersky – non solo ci permettono di fare acquisti, imparare e socializzare online, ma servono soprattutto a proteggerci. Da quando milioni di persone in tutto il mondo a causa della pandemia sono state costrette a passare più tempo a casa e a trascorrere molto più tempo online, la sicurezza dei dati personali è diventata ancora più importante. Secondo uno studio di DoubleVerify, infatti, il tempo giornaliero dedicato al consumo di contenuti online è raddoppiato a livello globale dall'inizio della pandemia COVID-19, da una media di 3 ore e 17 minuti a 6 ore e 59 minuti”.
IL SONDAGGIO DI KASPERSKY
“Dal recente sondaggio di Kaspersky – aggiungono – “Consumer appetite versus action: The state of data privacy amid growing digital dependency“, è emerso che i dispositivi del 31% degli utenti di tutto il mondo hanno subito un’infezione e più della metà (53%) ha dovuto sostenere dei costi come conseguenza.
Un'altra preoccupazione diffusa è la sicurezza della propria vita digitale. Il 28% degli utenti ha subito tentativi di hacking dei propri account online e nel 41% dei casi si trattava degli account di social media. Anche gli account di posta elettronica e i wallet di criptovaluta sono stati oggetto di hacking rispettivamente nel 37% e 31% dei casi.
Nonostante ciò, il 2020 e la pandemia hanno avuto un effetto positivo sulla cyber hygiene degli utenti che hanno cercato di mettere in atto le buone pratiche di un uso corretto e sicuro delle passwords e hanno aumentato il livello di sicurezza dei loro dispositivi. Secondo il sondaggio di Kaspersky, l'89% di tutti gli intervistati adotta alcune misure di sicurezza informatica tra quelle più comuni, ma efficaci, e le mette in pratica per proteggere la propria privacy e tenere al sicuro le proprie informazioni personali. Mentre il 37% degli utenti usa addirittura le passwords per bloccare i file per assicurarsi che i propri dati rimangano nelle loro mani”.
I SUGGERIMENTI DI KASPERSKY
Kaspersky ha stilato una lista di 10 consigli per aiutare gli utenti a rendere più forti e sicure le loro passwords:
1. Parole lessicalizzate, nomi propri e altre combinazioni non vanno bene quando si tratta di passwords. Ecco perché ci si dovrebbe dimenticare di varianti come 123457, drago, fammiaccedere o qwerty.
2. Non usare parole straniere scritte con le lettere italiane. Gli hacker possiedono dizionari speciali che contengono tali combinazioni, quindi questo metodo non fornisce affatto un’ulteriore sicurezza.
3. È meglio inventare e memorizzare passwords affidabili. È piuttosto difficile ricordare una combinazione senza senso, ma si possono imparare facilmente simboli e cifre che significano qualcosa di personale.
4. Un altro buon metodo per ricordare una password è digitarla sulla tastiera una dozzina di volte. Di conseguenza, si comincerà a farlo in automatico, senza chiedersi: “Cosa viene dopo?” Inoltre, la digitazione veloce proteggerà gli utenti da occhi indiscreti. Sfortunatamente, questo metodo non funzionerà tanto bene quando si comincerà a inserire le passwords sui dispositivi mobili. Ecco perché è meglio usare i consigli ai punti 3 e 4 allo stesso tempo.
5. Una buona password dovrebbe sempre contenere cifre e simboli speciali. Ancora più importante, dovrebbero esserci lettere sia maiuscole sia minuscole.
6. Non condividere con nessuno la vostra password, come pure il metodo utilizzato per crearla. Per esempio, se i criminali scoprono che sono state utilizzate parole della canzone preferita dell’utente, possono esaminarne il profilo sui social network e in questo modo arrivare alla password.
7. Se si condividono un PC, un portatile o un tablet con i familiari, non rivelare mai le passwords: meglio creare un account distinto per loro. Non ha niente a che fare con la mancanza di fiducia: il punto è che la famiglia può essere indotta con l’inganno a fornire la password o solo farla trapelare senza volerlo.
8. Si dovrebbero usare passwords esclusive per gli account più importanti, soprattutto per la vostra email, il conto bancario online e i social network. Una o due passwords affidabili usate ovunque non sono abbastanza. I cybercriminali potrebbero avere qualche problema sottraendo le credenziali d’accesso da una banca, sebbene non sia scontato, ma sarebbero di sicuro più fortunati su un sito d’incontri mal protetto o qualcosa del genere. E poi ci sarebbe l’effetto domino: un criminale violerebbe gli account uno dopo l’altro.
9. Oltre alle passwords tradizionali, si dovrebbe abilitare la verifica in due passaggi su tutti gli account importanti. Se un criminale viola o in qualche modo scopre la password super affidabile dell’utente, questo metodo lo proteggerà.
10. Per ovviare a questi problemi, ci si può servire di un software specifico.
Metodologia
Tra settembre e ottobre 2020 sono stati intervistati 15.070 utenti adulti nei seguenti paesi: Cina, India, Giappone, Stati Uniti, Colombia, Messico, Brasile, Regno Unito, Germania, Francia, Paesi Bassi, Svezia, Italia, Spagna, Repubblica Ceca, Polonia, Russia, Turchia, Emirati Arabi Uniti, Sudafrica, Vietnam, Indonesia e Australia. L’indagine aveva lo scopo di indagare sulle loro abitudini in tema di privacy online. Agli intervistati è stato chiesto quali dispositivi usassero, in che modo, quali app e servizi personali o di lavoro usassero, le loro abitudini in termini di cybersecurity e gli eventuali incidenti di sicurezza subiti negli ultimi 12 mesi.
la Redazione