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Allnet.Italia: sigla tre partnerships per lo smart working sicuro

Allnet.Italia: sigla tre partnerships per lo smart working sicuro

Allnet.Italia sigla tre importanti accordi strategici, precisamente con: StarLeaf, per le sue soluzioni di Unified Communication OpenCloud, offerte in abbinamento con gli endpoints video di Poly, Pexip, specializzata in gateways evoluti, in grado di assicurare la massima integrazione ed interoperabilità tra diversi sistemi legacy di videoconferenza con Microsoft Teams e GoogleMeet e Yubico, esperta in dispositivi di autenticazione a due fattori (2FA) o strong authentication, per una cyber security dagli elevati standards di protezione.

“Una scelta mirata – specificano da Allnet.Italia –  che nasce dalla volontà dell’azienda, in questo delicato momento, di ampliare l’offerta con tecnologie all’avanguardia per i suoi clienti, che supportano le imprese nell’affrontare la transazione verso i nuovi paradigmi di lavoro a distanza, trend che ha conosciuto un’accelerazione senza precedenti proprio in risposta all’emergenza sanitaria”.

Secondo uno studio condotto dall’Osservatorio Smart Working della School of Management del Politecnico di Milano, prima dell’inizio della pandemia, erano appena 570.000 gli smart workers in Italia con una crescita, nel 2019, del +15% rispetto all’anno precedente. In seguito al lockdown ed alle misure restrittive adottate dal Governo allo scopo di contenere i contagi, salgono a circa 6,58 milioni gli italiani coinvolti in forme di lavoro smart, facendo registrare nel 2020 un incremento del +1.050%. Un cambiamento organizzativo importante, dunque, per molte realtà che, per assicurare la propria business continuity, si sono trovate avvalersi del digital per governare l’operatività mettendo, come mai prima d’ora, a dura prova i sistemi IT e la sicurezza aziendale.

“Elemento critico – sottolineano da Allnet.Italia – in tale scenario, è stato il fattore tempo. Il rapido susseguirsi degli eventi, non ha dato la possibilità alla Funzione IT di fare scelte tecnologiche strategiche e di implementare sistemi di protezione adeguati. Con lo smart working, infatti, il perimetro all’interno del quale vengono scambiate informazioni aziendali si è allargato,  con un aumento considerevole della potenziale superficie d’attacco. I fattori di rischio sono molteplici: i router casalinghi sono più vulnerabili, vi è la necessità di utilizzare i propri dispositivi personali anche per lavoro o, viceversa, si accede alla propria email privata o agli account social dai device aziendali e, inoltre, si utilizzano diversi software di videoconferenza gratuiti che non sempre garantiscono standard di sicurezza ottimali. A ciò si aggiunge il fattore umano ancora oggi responsabile della maggior parte degli eventi dannosi, messi a segno da cyber criminali sempre più abili a dare vita a sofisticate forme di malspam, phishing, spoofing o social engineering, che speculano sui temi più caldi del momento come il Coronavirus”.

“Passata questa prima ondata di caos – evidenzia Emiliano Papadopoulos, CEO di Allnet.Italia – il nostro obiettivo è di fornire degli strumenti concreti per poter affiancare i Responsabili IT nel superare le criticità più immediate in termini di resilienza dei propri sistemi IT, ponendo solide fondamenta per il futuro. Uno dei dati che riteniamo più interessanti tra quelli riportati dalla School of Management del Politecnico di Milano, è che al termine dell’emergenza saranno comunque 5,35 milioni i lavoratori che continueranno ad operare da remoto: lo smart working, dunque, da “eccezione” diventerà prassi quotidiana. In tal senso, in anticipo rispetto a quelli che saranno i trends del mercato, Allnet.Italia si è preparata a cogliere con successo questa sfida, con StarLeaf, Pexip e Yubico al proprio fianco”.

la Redazione

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