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Antonio Tajani: Piano d’azione per un’industria della sicurezza innovativa e competitiva

Antonio Tajani: Piano d'azione per un'industria della sicurezza innovativa e competitiva

S News pubblica la relazione integrale che il Vicepresidente della Commissione Europea, Antonio Tajani, Responsabile dell'Industria e dell'Imprenditoria, ha tenuto lunedì 24 settembre, alla cerimonia inaugurale di Security Essen.

INTRODUZIONE
E’ un piacere partecipare all’apertura di questa edizione della Fiera della sicurezza.
Un’Europa sicura eÌ€ il fondamento del nostro futuro, a salvaguardia della libertaÌ€, della democrazia e degli investimenti nell’economia. Tutti elementi necessari per una prosperitaÌ€ duratura.
L’industria della sicurezza svolge un ruolo fondamentale nel creare e mantenere queste condizioni favorevoli, vegliando sulla convivenza civile e sulla tranquillitaÌ€ dei cittadini europei.
Inoltre, è un settore con un forte potenziale di crescita e di creazione di nuovi posti di lavoro.
Basti pensare che, su scala mondiale e negli ultimi dieci anni, il mercato della sicurezza si è praticamente decuplicato: da circa 10 miliardi di euro, a un fatturato complessivo di 100 miliardi nel 2011.
Solo a livello UE, questo mercato vale circa 30 miliardi. Molti studi hanno dimostrato che il mercato della sicurezza continueraÌ€ a crescere a tassi superiori all’espansione del PIL, sia nell’UE che nel resto del mondo.
Il settore eÌ€ anche un motore d’occupazione e impiega 2 milioni di persone in tutto il mondo, di cui 180mila in Europa.
Come responsabile della politica industriale europea, il mio obiettivo eÌ€ rafforzare la competitivitaÌ€ delle imprese europee, anche in quest’importante mercato.
Grazie al loro livello di sviluppo tecnologico, molte nostre imprese del settore sono all’avanguardia, in molteplici campi.
CioÌ€ si deve anche, e soprattutto, alla continuitaÌ€ degli investimenti e all’impegno con cui vengono sviluppate le tecnologie innovative.
Posso affermare, con soddisfazione, che un totale di
1,4 miliardi investiti dall’UE nella ricerca per la sicurezza hanno contribuito molto a questi risultati.
Tuttavia, l’evoluzione recente e le previsioni indicano che la quota del mercato mondiale detenuta dalle imprese europee potrebbe diminuire nei prossimi cinque anni, se non verranno risolti i problemi regolamentari che affliggono le tecnologie della sicurezza nell’UE.

POLITICA INDUSTRIALE
La Commissione europea è consapevole delle difficoltà attraversate dal settore, in Europa.
Per aiutare le imprese a superarle e a difendere la loro posizione di leadership nei prossimi anni, abbiamo elaborato il “Piano d'azione per un'industria della sicurezza innovativa e competitiva”, che eÌ€ stato adottato recentemente.
Questo piano d’azione, il primo nel suo genere, propone una serie di interventi diretti per superare i principali nodi che interessano il settore.

Un autentico Mercato Interno della sicurezza
Quali sono le grandi sfide?
Oggi il vero nodo del settore della sicurezza sta nella difficoltaÌ€ di conseguire una maggiore competitivitaÌ€ su scala mondiale – nonostante gli sforzi intrapresi – per l’assenza di un vero mercato europeo armonizzato.
La mancanza di standard e procedure di certificazione armonizzate nell’UE, ha condotto a una situazione di frammentazione dei mercati nazionali europei.
Ne derivano, inevitabilmente, barriere all’accesso ai mercati, che comportano costi aggiuntivi per i produttori.
Un’altra conseguenza eÌ€ che la commercializzazione delle nuove tecnologie diventa piuÌ€ lenta, mentre risulta molto difficile – se non impossibile – realizzare delle efficaci “economie di scala”.

Competitività internazionale
Occorre poi affrontare una concorrenza
internazionale più agguerrita.
I mercati piuÌ€ promettenti per il settore della sicurezza si trovano ormai fuori dall’Europa. Il futuro del settore eÌ€ nei paesi emergenti del Medio Oriente, del Nordafrica, dell’Asia e del Sudamerica.
I nostri studi hanno dimostrato, chiaramente, che i mercati con maggior potenziale di crescita – che sono anche quelli in cui la concorrenza eÌ€ piuÌ€ forte – saranno paesi in forte crescita economica, come India e Brasile.
Si prevede che questi nuovi mercati diventeranno i principali motori della domanda mondiale.
La Commissione deve quindi impegnarsi per dotare le imprese europee di una base solida. E questo eÌ€ essenziale non solo in termini di stabilitaÌ€ finanziaria, ma anche per garantire che il mercato europeo possa essere una “vetrina” delle imprese europee, promuovendone i prodotti in tutto il mondo.
Siamo convinti che la creazione di un “marchio” europeo consentirebbe alle nostre imprese di affrontare ad armi pari le loro concorrenti.

Il fulcro dell’iniziativa della Commissione
Di fronte a queste sfide, la Commissione si eÌ€ posta l’obiettivo di creare un solido mercato interno per le tecnologie della sicurezza.
La nostra iniziativa si articola in 4 linee azione:

1) Il primo intervento consiste nell’affrontare e superare l’attuale frammentazione dei mercati europei della sicurezza. A tal fine abbiamo individuato due aspetti prioritari: la creazione di standard europei e l’armonizzazione dei sistemi di certificazione per determinate tecnologie.

2) In secondo luogo, eÌ€ necessario ridurre la distanza fra ricerca e mercato. Questo eÌ€ un tema centrale che la Commissione sta affrontando nell’ambito dei suoi
programmi di ricerca. In particolare, gli appalti pre- commerciali potrebbero essere un meccanismo inedito per colmare il divario fra la ricerca e il mercato.

3) Terzo, una migliore integrazione della dimensione sociale nelle tecnologie del settore aiuterebbe a ridurre il fattore di incertezza, dovuto al rischio di non accettazione di queste tecnologie da parte della societaÌ€. Si tratta di un problema che ai produttori di alcuni sistemi di sicurezza puoÌ€ sembrare secondario, ma che ha un impatto imprevedibile sulla redditivitaÌ€ commerciale dei prodotti. In questo contesto, l’introduzione del concetto della “privacy by design” (la tutela della privacy sin dalla fase di progettazione) saraÌ€ uno strumento importante.

4) Infine, in tempi di ristrettezze finanziarie, occorre sfruttare al meglio le sinergie fra le ricerche a fini civili e quelle a fini militari.
Naturalmente, queste misure non vanno applicate al settore della sicurezza nel suo complesso ma mirate a determinate tecnologie specifiche.

CONCLUSIONI
Per garantire la competitivitaÌ€ dell’industria della sicurezza dobbiamo andare oltre la dimensione europea.
Le “economie di scala” consentiranno alle nostre imprese di ridurre notevolmente i costi di produzione e raggiungere dimensioni ed efficienza necessarie per accrescere la competitivitaÌ€ sui mercati.
Un vero mercato interno per questo settore non eÌ€ fine a se stesso, bensiÌ€ serve a dotare l’industria europea delle dimensioni sufficienti per sfruttare tutti i vantaggi offerti dal mercato europeo e l’influenza necessaria per imporsi sui mercati globali.
L’UE eÌ€ pronta a fare la sua parte per sostenere le imprese con strumenti di regolamentazione e interventi strategici e mirati.
Sono certo che anche l’industria faraÌ€ altrettanto riorientando le proprie strategie e azioni verso obiettivi di ambiziosi.
Lavorando insieme e in sintonia, possiamo sfruttare al massimo i nostri punti di forza, come le nostre eccellenti capacità tecnologiche, poste al servizio di 500 milioni di cittadini europei.


la Redazione

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