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Forte Secur Group: Intersec Dubai e l’evoluzione della security

Andrea Forte, COO di Forte Secur Group

Con più di 43.000 partecipanti provenienti da 131 Paesi, Intersec Dubai 2023, sottolineano gli organizzatori, è stata l’edizione più importante delle 24 sinora svoltisi. La prossima Intersec Dubai, che rappresenterà il silver jubilee, si terrà dal 16 al 18 Gennaio 2024. Tra le varie impressioni raccolte da S News, ecco quelle di Andrea Forte, Chief Operating Officer di Forte Secur Group, che ha partecipato alla manifestazione fieristica assieme alla sorella Alessia Forte, Presidente del CdA di Forte Secur Group.

Quali le sue impressioni di questa edizione di Intersec Dubai 2023?

La sensazione iniziale è che la fiera è stata il primo vero momento di aggregazione per il mondo della safety e security dopo il covid. La partecipazione è stata veramente ampia, con un numero di persone veramente importante, come i dati dimostrano, sia a livello di visitatori che di espositori, che hanno occupato diversi padiglioni del Dubai World Trade Center.

Quale a suo avviso il driver principale?

Driver principale è stata, seppur non si dica ufficialmente, la partecipazione Saudita all’evento: il main sponsor della manifestazione era una grande società di sicurezza di Riyadh e, di conseguenza, molti dei partecipanti erano in trasferta da quel Paese. Lo si notava dalla presenza di numerosi uomini col copricapo rosso e bianco che segnalava come sia importante il processo di apertura ed innovazione, ovvero la Saudization, che il Paese arabo sta affrontando su impulso del nuovo e giovane establishment regnante.

E per quanto concerne il mondo Emiratino?

Immancabile certo la loro presenza istituzionale, con stand “wow” degli Enti coinvolti nei vari settori che hanno sfoggiato le loro più sofisticate dotazioni tecnologiche, da sottolineare ad esempio un dipartimento di cani poliziotto robotici, ma, soprattutto, abilmente ostentato al mondo il livello di occidentalizzazione maturato negli Emirati Uniti.

Andando nello specifico delle tematiche di Intersec Dubai 2023, cosa evidenzierebbe?

La fiera era suddivisa principalmente in 3 ambiti tematici: security, safety e cybersecurity. 

Mi sono concentrato soprattutto nel mondo security, ma riguardo agli altri comparti posso dire di aver visto importanti presenze con stand molto ricchi e colmi di prodotti.

Due cenni concreti: Naffco, un produttore locale di equipaggiamenti per VVF e protezione civile, ha esposto ogni tipo di prodotto, dalle autobotti ai droni volanti, passando per vestiario specializzato e materiale vario, con tanto di ledwall alla Maria De Filippi e orchestra live!
Nel settore cyber, avevano realizzato una Hack Arena, dove poter sperimentare in pratica alcuni aspetti della protezione cibernetica.

A corollario di questi due ampi contenitori, erano presenti diverse aziende che seguivano queste linee maestre esponendo il must-have del loro business field, oltre a dei simposi dove si alternavano, in via continuativa, speaches di approfondimento su tematiche varie, tra le quali gli immancabili riferimenti al concetto di women-in e gender equity.

Dello stesso spessore l’approccio del mondo della sicurezza fisica: erano presenti i più grandi Brands mondiali della tecnologia e, in modo più discreto, anche qualche entità più legata al mondo formazione/consulenza.

I players tecnologici hanno sfoggiato le migliori tecnologie che oramai tutti conosciamo, ma alle quali stanno cercando di dare un connotato di più “abbordabilità” ed applicabilità anche a settori non più soggetti a rischi elevati.

Quali gli aspetti degni di nota sotto il profilo tecnologico e non solo?

Quello su cui ho visto un incremento notevole sotto l’aspetto della proposta è il tema della video analisi che viene applicata oramai a tutti i campi ed in tutte le forme: dalla più comune (applicazione per il controllo accessi) a quella più puntuale (riconoscimento ai fini di polizia/indagine) anche con l’ausilio di strumenti sempre più smart, come occhiali o smartphone collegati a sistemi cloud di analisi del dato e restituzione dell’output, naturalmente con gli eventuali rischi annessi e connessi.

La presenza italiana, in ogni ambito, era discreta; ho avuto modo di parlare con diverse aziende che avevano stands più o meno grandi che attiravano diversi visitatori: dal mondo dell’abbigliamento tecnico, molto riconosciuto in tema di qualità, ai nostri produttori di tecnologia che hanno presentato interessanti spunti per rendere l’offerta attraente rispetto ai classici “sistemi”.

Ci è dispiaciuto constatare la mancanza di stand del sistema Italia, la cui assenza si notava rispetto allo spiccare di tante bandiere (Turchia compresa).

Esperienza interessante, da ripetere, soprattutto perché fornisce una visione sui trends del futuro mondiale del nostro comparto che, inevitabilmente, oramai transitano dall’area del Medio Oriente.  Da evidenziare che abbiamo incontrato anche qualche security manager italiano operativo in zona.

Da sinistra: Alessia Forte, Fabio Arui, Andrea Forte
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