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H d’Oro: la parola ai protagonisti

H d'Oro: la parola ai protagonisti

Roma. Al termine della cerimonia del Premio H d’Oro, tenutasi nell'esclusiva cornice del MiBAC in Roma il 19 ottobre, le telecamere di S News TV hanno intervistato alcuni dei protagonisti, tra i finalisti ed i vincitori.
Ecco qui di seguito le dichiarazioni di Tommaso Scaringella, titolare di Allarm Sud, Carlo Porro, Amministratore di Blondel e di Gianluca e Francesco Pizzolorusso, di Tecnoimpianti Pizzolorusso, assieme all’Ing. Pasquale Losito, progettista e direttore dei lavori della Diocesi di Andria.

TOMMASO SCARINGELLA
Tra i finalisti del premio H d’Oro 2012, Tommaso Scaringella, titolare Allarm Sud di Andria.
Qual è la motivazione per cui la giuria vi ha nominati come finalisti?

Abbiamo creato, in una struttura industriale un impianto che io definirei “a mosaico”, in quanto abbiamo integrato la videosorveglianza, i sistemi di sicurezza, d’intrusione e di rilevazione incendio.
La struttura è stata scelta dai titolari per non avere nessun tipo di ulteriore controllo interno: per questo hanno affidato ad un istituto di vigilanza esterna tutto il controllo da remoto.
Questo il motivo del mosaico che abbiamo ideato.
In automatico, quando ci sono effrazioni, chiamate di urgenza o di allarme incendio, le telecamere che abbiamo installato in tutto il complesso vanno a monitorare il punto esatto dell’impianto: questo dà una sicurezza maggiore agli operatori, ai quali è affidato il controllo, e inoltre favorisce l’immediatezza dell’intervento presso la struttura
Quindi l’integrazione è proprio la parola chiave di questo impianto, e da quello che posso capire è un vostro Leitmotiv.
Certo. Allarm Sud è un’azienda che ormai è consolidata da tanti anni.
La nuova evoluzione tecnologica ci ha permesso questo tipo di integrazione ed i meriti vanno anche ai miei tecnici tutti giovanissimi: tutti questi fattori hanno facilitato l’ingresso in un mercato abbastanza difficile.
L’assemblaggio realizzato in maniera professionale ci permette di entrare in settori altamente qualificati.
Ecco il risultato che abbiamo ottenuto, vedendoci assegnare un posto tra i finalisti cosa che ci spinge ad impegnarci sempre di più e ci stimola a migliorare nella professionalità.
Ecco, altra parola chiave, dal momento che lei è anche il Vicepresidente di AIPS: “professionalità”.
La nostra Associazione ha lo scopo di aggregare le aziende professioniste, per dare la possibilità agli utenti di riconoscere nel mercato le aziende qualificate.
Questo è il nostro obiettivo: combattere l’installazione “negativa” e chi si improvvisa facendo installazioni non professionali. Ecco perché il presidente di AIPS, Aldo Coronati è anche membro della Giuria H d’Oro.

CARLO PORRO
Carlo Porro, Amministratore di Blondel. Blondel è stato il primo punto vendita in Italia di domotica e lei signor Porro, è avvezzo a ricevere tanti premi, proprio perché realizza delle installazioni che hanno delle particolarità tra le quali una in particolare…

Sì. Noi in effetti sono dieci anni che pratichiamo l’integrazione di sistemi, che poi ha preso il nome di domotica. Siamo stati i primi in Italia ad aprire il negozio della domotica, proprio per ricevere il cliente e dimostrargli che è alla portata di tutti in quanto può essere utilizzata da bambini di sette anni, così come da persone che non hanno utilizzato mai neanche un telefonino.
Il discorso della domotica è un discorso lungo, ma quello che è essenziale evidenziare è che oggi un impianto domotico, costa meno di uno tradizionale, proprio perché integra tante funzioni e tecnologie che un normale impianto tradizionale non può offrire.
In questi anni noi abbiamo vinto cinque premi e la motivazione dell’H d’Oro di quest’anno è proprio perché i nostri impianti sono semplici, poco costosi e quindi alla portata di tutti.
Al giorno d’oggi la domotica è il nuovo modo di fare impianti elettrici e di sicurezza.
L’installazione per la quale ha ricevuto il riconoscimento aveva delle caratteristiche molto particolari, esatto?
Proprio così, dal momento che si trattava di una ristrutturazione di una antica villa padronale siciliana, di proprietà di un gruppo di imprenditori norvegesi, che veniva trasformata in un hotel, che si deve gestire in automation, cioè senza personale, se non per le pulizie e le cucine.
Quindi, i turisti, per lo più stranieri, devono poter essere autonomi grazie al sistema domotico.
La gestione è totalmente personalizzata, perchè oltre ad essere affidata ai proprietari dell’immobile, viene gestita dai singoli ospiti.

GIANLUCA E FRANCESCO PIZZOLORUSSO CON PASQUALE LOSITO
Gianluca Pizzolorusso amministratore Tecnoimpianti Pizzolorusso. Signor Gianluca, alla premiazione dell’H d’Oro la vostra azienda ha ricevuto ben due riconoscimenti..

Esatto. Le realizzazioni presentate sono state due, entrambe legate alla videosorveglianza: una a protezione del palazzo Vescovile risultata finalista, ed una a protezione della Cattedrale Santa Maria Assunta in Cielo, che è risultata vincitrice nella categoria beni culturali. Siamo molto orgogliosi per questo riconoscimento, anche perché è il primo anno che partecipiamo all’H d’Oro.
La realizzazione effettuata conta trentadue telecamere operanti in tecnologia HD e Full HD, che proteggono tutti gli ambienti interni e che hanno come scopo una duplice funzione: quella di videosorvegliare gli ambienti, e quella di proiettare su appositi schermi, posizionati in prossimità delle navate, quello che avviene sul presbiterio, sia che si tratti di una celebrazione, o di un concerto d’organo.
La realizzazione è stata abbastanza difficoltosa, sia nella stesura del cablaggio che anche nel montaggio delle apparecchiature, perché si è cercato di cautelare quanto più il bene, essendo questo vincolato alla sopraintendenza.
Concludo dicendo che questo premio lo vogliamo dedicare principalmente ai nostri collaboratori che ci hanno aiutato dallo sviluppo di questi lavori fino al loro completamento, alla Diocesi di Andria per averci dato la possibilità di realizzare questa opera ed all’ingegnere Pasquale Losito, che è l’incaricato diocesano per i beni culturali, che si è occupato della presentazione dei lavori ed anche alla Fondazione Hruby, per aver riconosciuto e confermato la validità della nostra opera, conferendoci il premio.
Benissimo, e passiamo quindi direttamente all’ingegnere che ha seguito i lavori, l’ingegner Pasquale Losito, progettista e direttore dei lavori incaricato dalla diocesi di Andria. Quale era la necessità e quali erano i bisogni da parte del committente, riguardo questi progetti?
I bisogni erano molteplici. Innanzitutto la protezione e la tutela del bene culturale, la possibilità ed il desiderio di poter visionare tutto quello che accadeva in Cattedrale, direttamente dal palazzo Vescovile. Infatti i due impianti, se pur distinti, intercomunicano tra loro attraverso un cavo di fibra ottica, oltre alla possibilità di essere visualizzati in Lan. Al di là del bisogno della tutela, era forte il desiderio, risolto tra l’altro con questo impianto, di poter visionare quello che succede all’interno dell’intera cattedrale attraverso sei schermi montati sulle colonne (intervento completamente reversibile), permettendo così anche alle navate laterali, che sono parzialmente cieche, di visionare ciò che accade.
Inoltre gli stessi monitors consentono ai turisti, una volta entrati nel sito, di poter visionare dei video o dei DVD che illustrano in audioguida la storia dell’intera Cattedrale. Piccolissima chicca, che non è stata ancora evidenziata, l’esigenza che il direttore del coro potesse interfacciarsi con l’organista: un piccolo impianto completamente indipendente audio/video fa sì che le due persone si possano vedere a parlare, nonostante siano distanti tra loro venticinque metri, e non in linea retta che li colleghi.
Rivolgiamoci ora a Francesco Pizzolorusso, Amministratore Tecnoimpianti Pizzolorusso.Immagino che la vostra realtà sia ben consolidata, perché per impianti così articolati bisogna avere una grande preparazione ed essere estremamente innovativi nelle tecnologie…
Effettivamente la nostra azienda è consolidata da ben 30 anni: è nata con mio padre Pizzolorusso Nicola, molto esperto nel campo degli impianti di sicurezza. Adesso è diventata una seconda realtà in quanto siamo presenti anche io e mio fratello Gianluca, che portiamo avanti l’azienda insieme ai nostri dipendenti, che sono la vera forza lavoro della nostra azienda.
Il nostro obiettivo è dare un servizio ottimale a qualsiasi cliente, dal cliente con esigenze più complesse e strutturate, al cliente residenziale. Ci basiamo sul customer service and care: vogliamo cioè dare al nostro cliente un servizio di assistenza e di cura in qualsiasi dettaglio dell’impianto, soddisfando le sue esigenze e facendo consulenza, per consigliare la realizzazione ottimale.
Un altro pilastro è la serietà, che per noi va al primo posto. Di questo abbiamo riscontri giornalieri da parte dei nostri clienti. Infine la nostra azienda spazia con il nostro servizio in tutta la Puglia, passando dalla parte più a Nord alla parte più a Sud, ed in particolare nella nostra zona in provincia di Barletta e Bari.
Non poniamo limiti al nostro muoverci per lavorare e per assicurare il nostro servizio.
Ringraziamo quindi tutti e tre i nostri relatori e, Signori Pizzolorusso, penso come avete fatto capire, che questo premio lo dedichiate a vostro padre, esatto?
Si, a lui, ai nostri collaboratori ed a tutta la famiglia, che ci è stata vicina in qualsiasi momento.
 

la Redazione

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