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KNX: tra Smart Buildings, Sicurezza e Smart City

KNX: tra Smart Buildings

KNX, ovvero Konnex, nasceva 30 anni fa. S News incontra Alessio Vannuzzi, Coordinatore dei KNX Professionals.

Ingegnere, chi è oggi KNX e cosa rappresenta per il mercato?
KNX è oggi uno degli standard mondiali per l’automazione degli edifici, uno standard che in 30 anni di esistenza si è evoluto, migliorato ed aggiornato, per seguire le nuove esigenze, le nuove tecnologie e metodologie di lavoro. Ad oggi è uno standard in grado di garantire un sicuro e robusto funzionamento, sia in situazioni wired che wireless, e che proprio per la sua attenzione agli sviluppi tecnologici, a breve presenterà un nuovo aggiornamento che lo farà diventare di diritto uno degli standard più importanti direttamente sul mondo IP in questo settore.
Non solo, perché KNX è anche una Community, una community di produttori, oggi 495 in tutto il mondo, ed una community di tecnici, progettisti ed installatori, 90.000 in tutto il mondo, che operano, si sono formati e continuano a farlo.
In Italia queste Communities sono rappresentate, per i produttori ed i centri di ricerca ed università, da KNX Italia, e da KNX Professionals Italia, facente parte essa stessa dell’associazione italiana, per quanto riguarda il mondo dei professionisti, dei tecnici e degli installatori specializzati nel mondo KNX.

Quale il legame tra KNX ed il mondo della sicurezza?
KNX ha raggiunto recentemente un nuovo traguardo nel suo sviluppo. Come prima soluzione di sicurezza al mondo, indipendente dal fornitore e da applicazioni per edifici intelligenti, KNX IP Secure è stato riconosciuto come uno standard di sicurezza internazionale, EN ISO 22510. Il nuovo standard ISO è stato pubblicato alla fine di novembre 2019 e creato appositamente per coprire la comunicazione di dati aperti per l'automazione e la gestione degli edifici tramite KNXnet/IP. Data la crescente consapevolezza delle minacce informatiche a cui sono esposti gli edifici intelligenti e il conseguente aumento dei requisiti di sicurezza per l'automazione degli edifici stessi, l'ultima standardizzazione ISO evidenzia il ruolo di KNX come leader tecnologico a livello mondiale.

In che senso e con quali obiettivi?
Si sono perseguiti 2 obiettivi:
Massima priorità al livello più alto di sicurezza
Doppia protezione KNX Secure che, già creato nel 2015, si basa su algoritmi di sicurezza internazionali standardizzati, conformi a ISO 18033-3 e utilizza la crittografia riconosciuta secondo AES 128 CCM.
KNX Secure consiste essenzialmente di due meccanismi, proteggendo la comunicazione IP tra le installazioni KNX. A tale scopo, estende il protocollo IP in modo tale che tutti i telegrammi e i dati trasferiti siano completamente crittografati. Allo stesso tempo, KNX Data Secure protegge efficacemente i dati dell'utente, compresi quelli scambiati con i vari terminali, contro l'accesso e la manipolazione non autorizzati mediante crittografia e autenticazione. Entrambi i meccanismi possono essere combinati e utilizzati in parallelo per ottenere la massima sicurezza negli edifici intelligenti.

Quali quindi le nuove frontiere competitive e le nuove sfide per il system integrator, l'installatore, il progettista di oggi e di domani?
L’evoluzione tecnica-tecnologica che ci troviamo di fronte apre a nuovi obiettivi e nel contempo a nuove sfide per tutta la filiera dei tecnici del mondo impiantistico e delle infrastrutture digitali e della sicurezza. La figura del System Integrator sarà in questo senso una figura principale e fondamentale, in quando in un mondo prossimo-futuro in cui concetti come Smart Buildings e Smart Cities saranno la filosofia con cui si svilupperanno città ed edifici in cui vivremo, lavoreremo, studieremo e ci rilasseremo, la necessità di un’integrazione che parta dalla progettazione fino alla fase della realizzazione stessa, con quello che ne comporterà nell’opera di fatto, prevedrà, per forza di cose, il coinvolgimento di questa figura che avrà l’onere e l’onore, di avere conoscenze e capacità trasversali che lo rendano capace di occuparsi di più tipi di infrastrutture impiantistiche, di conoscerne caratteristiche e funzionamenti di base, nonché di essere in grado di dialogare con tutte le figure tecniche interessate. Sotto questo punto di vista quindi la formazione e la continua informazione saranno aspetti fondamentali, a cui la figura tecnica del system integrator, ma non solo, dovrà abituarsi.

Guardando in prospettiva, quale il futuro degli Smart Buildings a breve/medio termine?
Il concetto di Smart Buildings è molto affascinante. Lo è perché unisce aspetti fondamentali e necessari per gli edifici del prossimo futuro: efficienza, innovazione, digitalizzazione, sicurezza, comfort, qualità del vivere e sostenibilità. Aspetti da cui non potremo più prescindere e che saranno alla base del futuro delle piccole e grandi comunità, nonché la base per arrivare alle Smart Cities ed alle Smart Grids. Per questo lo sviluppo delle infrastrutture, la digitalizzazione delle informazioni, l’integrazione tra le stesse e lo sviluppo di piattaforme di analisi e gestione di questi dati, comunemente chiamati BMS (Building Management System), è già iniziato e si svilupperà sempre di più nei prossimi anni.

Smart City e Safe City rappresentano la tendenza per la città di oggi e di domani. Dagli Smart Buildings alla Smart City il passo è breve. E per la Safe City, quale la sua visione?
La priorità, lo sottolineo fermamente, è la digitalizzazione dei dati: non a caso molti, riferendosi a questo periodo storico e a quello che verrà, lo identificano come il periodo dei “BIG Data”. Avere il dato, avere i dati, avere le informazioni, elaborarli o realizzare logiche di elaborazione è relativamente “facile”. Quindi anche il contesto Safe, una volta digitalizzato, non può che essere di grande aiuto per essere interpolato con i dati provenienti dagli altri sistemi, e viceversa: è il bello dell’integrazione. Il dato che serve ad un sistema per funzionare, in realtà può rivelarsi utile per migliorare ed efficientare il comportamento di molti altri sistemi, e viceversa. Inoltre visto il periodo storico che stiamo attraversando e l’evoluzione che le tecnologie legate al Safe hanno avuto e stanno continuando ad avere, non possono che rappresentare una componente fondamentale nell’architettura degli Smart Buildings.

a cura di Monica Bertolo
 

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