Monitoraggio remoto: un mercato superiore ai 29 miliardi di dollari nel 2011
Wellingborough (UK). Secondo IMS Research nel 2011 il mercato mondiale dei servizi di monitoraggio remoto valeva più di 29 miliardi di dollari. IMS Research ha stimato che, sempre nel 2011, sono stati installati 54 milioni di servizi di monitoraggio: sistemi di allarme, videosorveglianza a distanza, controllo degli accessi, rilevazione-monitoraggio degli incendi e PERS (Personal Emergency Response Services).
Il rapporto di IMS Research sul mercato dei servizi di monitoraggio remoto si concentra sui mercati regionali e nazionali dell'area EMEA (Europa, Medio Oriente e Africa), delle Americhe e dell'Asia.
Da questo rapporto emerge che il mercato USA è pari al 45% del fatturato mondiale, seguono Canada, Regno Unito, Spagna, Francia, Giappone, Corea del Sud, Cina e Australia.
“La penetrazione dei servizi di monitoraggio a distanza – commenta Niall Jenkin, l'autore del report e analista di IMS Research – varia in maniera significativa a seconda del paese.
Per esempio, il monitoraggio nel mercato statunitense degli allarmi residenziali ha una penetrazione tra il 20 e il 25 per cento di tutti gli edifici, in Germania, invece, il mercato è stato stimato a meno di 200.000 utenti.
Ci sono – prosegue Jenkins – una serie di ragioni sociali ed economiche per queste differenze regionali. La percezione della criminalità,la ricchezza comparata, i prezzi dei servizi e l'isolamento del luogo possono guidare la decisione di monitorare a distanza un edificio. Nei paesi meno sviluppati, il minor costo di servizi di guardia può limitare l'utilizzo di questi sistemi. In casi estremi, invece – conclude Jenkins – una mancanza di fiducia nelle forze di polizia può spingere i clienti ad includere dei servizi di vigilanza privata nel loro contratto di servizio. “
