Home » News » Attualità

Hikvision, Troilo: Cogliere il Cambiamento, per Andare Oltre

Hikvision

Cover Story del numero 43 di S News, la strutturata ed incisiva intervista a Massimiliano Troilo, General Manager Hikvision Italy, a cura di Monica Bertolo.

Con immediatezza Troilo presenta le moltissime novità in Hikvision Italy, che hanno caratterizzato i primi sei mesi dell’anno, e con profondità analizza gli steps a breve e medio termine che vedranno l’azienda crescere ed evolvere ulteriormente.
Non solo, poiché Troilo parla in modo molto diretto anche dei rapporti con i colleghi degli Headquarters in Cina, con il Presidente Hikvision e con il top management.

Da qui amplia gli orizzonti e passa a dare la sua visione sul mercato della sicurezza, con le mutazioni e le evoluzioni sia a livello tecnologico che di equilibri tra gli attori del mercato.
Decisamente una bella e profonda riflessione, che si conclude con un messaggio carico di determinazione, di positività e di responsabilità.

Buona lettura, quindi!

la Redazione

COGLIERE IL CAMBIAMENTO, PER ANDARE OLTRE

In questi primi sei mesi dell'anno, tantissime le novità in Hikvision Italy: dalle numerosissime nuove assunzioni allo sviluppo di BU dedicate, da intense attività di marketing al lancio di tecnologie estremamente innovative. Quali rotte sta tracciando Hikvision ed, in particolare, Hikvision Italy?
Ci sono cose che sono legate, il piano che ci porterà al 2021 prevede investimenti, persone, cambiamenti strutturali ed organizzativi ed ovviamente, dati i tempi stretti, siamo già partiti verso quello che sarà il futuro di Hikvision in Italia.
Abbiamo assunto ad oggi una ventina di persone, per il nostro reparto HR è stato un periodo intenso e questo continuerà sino a fine anno, perché aggiungeremo un’altra decina di figure. Ci siamo strutturati in tutti i reparti, consolidandone alcuni ed investendo fortemente soprattutto nel reparto vendite e pre-sales.

Per massimizzare i risultati è a mio avviso indispensabile far lavorare l’azienda per Business Units focalizzate, con targets ben definiti ed in mercati e segmenti diversi; ci siamo posti un obiettivo molto ambizioso e questa configurazione, già peraltro abbozzata nei compiti sin dall’inizio nel 2012, è propedeutica al loro raggiungimento.

Una sempre maggiore presenza di personale diretto che sia vicino ai clienti ed al mercato è la chiara direzione che abbiamo preso. Non è solo questione di persone: apriremo nuovi uffici, imminente l’apertura di Bari, inseriremo nuove Business Units per le nuove linee di business che vanno oltre la Security e seguiremo passo-passo la direzione del nostro Headquarters.

Con lo spot televisivo su canali nazionali, avete dato un ulteriore messaggio. Quale e perché?
Stiamo andando oltre, questo è il motto che ci spinge ad andare avanti, appunto oltre, oltre quello che abbiamo fatto sino ad adesso, oltre il nuovo paradigma di prestazioni, qualità e prezzo, oltre quella presenza capillare che ci avvicina al mercato, oltre la TVCC, oltre al mercato di oggi e verso quello che sarà il mercato del prossimo futuro.

Lo spot televisivo è uno dei passi di questo cammino, è l’espressione della chiara determinazione di voler diventare brand conosciuto e riconosciuto dal grande pubblico, dall’utente finale di ogni livello, è espressione di un’azienda che può abbracciare ogni fascia di mercato, dal residenziale al governativo o all’infrastruttura critica, ma è anche necessità di far comprendere all’utente finale, non esperto, cosa significa Sicurezza e come questa si concretizza nei vari elementi che la compongono: videosorveglianza, allarme, controllo accessi ed intercom, volontà e necessità di fare cultura di quello che è il nostro mondo, così specialistico e così lontano da chi non è operatore di questo settore.

Nelle aziende sono le persone a fare la differenza. Lei ne è la testimonianza vivente ed oggettiva. Come è riuscito e come riesce a far conciliare questa sua visione con i suoi colleghi cinesi?
Io sono solo un componente di un gruppo di persone, è il gruppo che fa la differenza, l’andare tutti nella stessa direzione, l’affiatamento e l’aiuto reciproco, il clima in azienda ed il lavorare in un ambiente sereno e collaborativo, contrassegnato da una competitività di gruppo, espressione e volontà di continuare in questo cammino.

Non mi piace parlare di “cinesi”, per me sono colleghi, sono rispettosi e collaborativi, sono sempre disponibili, ho lavorato con persone di tutto il mondo e non ho mai avuto pregiudizi; ognuno ha un suo modo di vivere, una cultura nel fare business. Il nostro Presidente è una persona che potrei definire “illuminata” ed il top management di Hikvision non è da meno. Il lavoro ha sempre aspetti e sfumature che potrebbero essere migliorate e che, a volte soggettivamente, potrebbero andare in modo diverso, ma bisogna sapersi comprendere reciprocamente, cercare di parlare la stessa lingua, al di là della lingua stessa con la quale ci si relaziona, bisogna riuscire a mettersi nei panni dell’altro e tutto diventa più semplice.

Molte le evoluzioni in atto, non solo a livello di sviluppo tecnologico. Lo scenario, sia sotto il profilo dei produttori a livello mondiale, che dei distributori a livello italiano, sta mutando, dando come risultato nuovi equilibri. Quale la sua visione in merito?
Vedo una mutazione, per ora concretizzata nel mondo della videosorveglianza. Sono convinto che nei prossimi anni ci saranno grandi cambiamenti in tutto il mercato della sicurezza elettronica, vedremo effetti di globalizzazione ed aziende sempre più importanti consolidarsi, vedremo altresì, e sono tutti effetti concatenati, una convergenza dei sistemi sempre più reale e concreta; vedremo il mondo della sicurezza allargarsi verso la home automation ed il building management, vedremo una nuova generazione di “sensori” e l’allargamento della security, per come la conosciamo oggi, verso la cybersecurity e la homeland security.

Riguardo alla distribuzione, ma questo si può declinare a tutta la catena del business, dovrà seguire attentamente questi trends, allargare la propria offerta e la presenza a livello locale. Personalmente, in uno scenario fatto di attori così grandi, vedo una distribuzione che dovrà assumere un ruolo sempre più importante, espressione della presenza capillare dei vendors.

Concludendo, quale quindi il messaggio che Massimiliano Troilo intende lanciare al mercato della sicurezza?
Quale responsabilità lanciare un messaggio, posso affermare che siamo in un settore particolarmente fortunato, anche se per certi versi potremmo dire “purtroppo” visto che è dato dalla percezione di insicurezza; ma resta il fatto che non ha conosciuto crisi ed è un settore che potrà allargare il raggio del business verso altri mercati. Gli indicatori danno crescite esponenziali e dobbiamo saperle cavalcare. Dobbiamo aprire la nostra mente, dobbiamo crederci e guardare avanti, dobbiamo cambiare perché il cambiamento è un dovere che abbiamo come managers, verso le nostre aziende, ma soprattutto verso i nostri colleghi dei quali, come tali, siamo responsabili.

Andare oltre, questo è quello che dobbiamo fare: non si tratta di un settore, ma di un modo di approcciare il business e la vita, fare tesoro delle esperienze come bagaglio, ma guardare avanti. Il progresso non si può fermare, i tempi e le condizioni di mercato cambiano, la tecnologia si evolve sempre più veloce così come le esigenze di tutti noi come comunità e come singoli; opporsi non solo non serve, ma crea frustrazione; saper leggere e cogliere il cambiamento, ci mette in una condizione di positività, di motivazione e, quindi, di vantaggio: ci permette di migliorarci e quindi di andare oltre.

a cura di Monica Bertolo

Condividi questo articolo su:

Fiere ed eventi

S NewsLetter

Rimani sempre aggiornato sulle ultime novità della sicurezza.

Ho letto e compreso la vostra privacy policy.