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Polesine sicuro: videosorveglianza ai varchi d’accesso della Provincia

videosorveglianza Polesine

“Polesine sicuro” è il progetto che vedrà la videosorveglianza protagonista ai varchi d’accesso della Provincia di Rovigo e che coinvolge ben 17 Comuni.

È stato infatti sottoscritto in Prefettura a Rovigo, come la stessa sottolinea, “il Protocollo d’intesa tra Provincia di Rovigo, Questura e Comuni di Adria, Ariano nel Polesine, Badia Polesine, Bergantino, Castelnuovo Bariano, Ficarolo, Giacciano con Baruchella, Lusia, Melara, Pettorazza Grimani, Polesella, Rosolina, San Martino di Venezze, Taglio di Po e Villamarzana, finalizzato all’allargamento al territorio di questi Comuni del sistema di controllo unificato per il rilevamento veicolare, nell’ambito del progetto promosso e finanziato dalla Regione Veneto denominato appunto ‘Polesine sicuro’, già positivamente sperimentato nei Comuni di Rovigo e Occhiobello”.

FINALITÀ DEL PROGETTO POLESINE SICURO

Come spiegano dalla Prefettura di Rovigo, il Sistema consente ai Comuni e alle Forze di Polizia di monitorare il transito dei veicoli nel territorio del Polesine, mediante il presidio di telesorveglianza dei varchi strategici di accesso, segnalando automaticamente situazioni sospette, tramite l’invio di un “alertalle sale operative collegate nel caso di passaggio di veicoli segnalati perché rubati o smarriti, non revisionati, o di interesse di polizia giudiziaria.

LA REALIZZAZIONE DELLA SOLUZIONE POLESINE SICURO CON VIDEOSORVEGLIANZA E LETTURA TARGHE

La rete comprende già due varchi di accesso collocati nei Comuni di Rovigo ed Occhiobello, oggetto di analoga Convenzione sottoscritta in data 21/12/2017 dalla Provincia e dalla Regione Veneto.

“L’interconnessione – precisano dalla Prefettura – tra la Questura, il Comando Provinciale dei Carabinieri e della Guardia di Finanza di Rovigo e i sistemi di videosorveglianza dei Comuni è stata realizzata con l’installazione presso la Questura di Rovigo di un server collettore finalizzato a raccogliere le informazioni connesse ai transiti dei veicoli.
Le informazioni relative ai transiti sono registrate dai sistemi di videosorveglianza e lettura targhe comunali e, in tempo reale, riversate sul sistema SCNTT (Sistema Centralizzato Nazionale Targhe e Transiti) del Ministero dell’Interno, attraverso un collegamento tra il server collettore e il SCNTT realizzato tramite il Data Center della società AS2 s.r.l., che gestisce, per conto della Provincia di Rovigo, la piattaforma operativa centrale del Sistema di Controllo Unificato per il rilevamento veicolare perimetrale“.

I BENEFICI DELLA SOLUZIONE

“Si tratta – evidenzia il Prefetto Clemente Di Nuzzo – di un altro importante risultato, conseguito grazie alla leale cooperazione tra i diversi livelli di governo del territorio, ciascuno tramite azioni coordinate in diversi ambiti,  finanziamento, attuazione, supporto tecnico e monitoraggio, che consentirà di mettere a disposizione delle Forze di Polizia e delle Polizie Locali strumenti all’avanguardia per rispondere in maniera rapida ed efficace alla sempre crescente domanda di sicurezza dei cittadini. La stipula del protocollo testimonia in particolare la sensibilità della Regione Veneto, promotrice dell’accordo mediante l’erogazione di un rilevante contributo economico, in un contesto di fattiva collaborazione con l’Amministrazione dell’Interno, a garanzia della sicurezza dei territori”.

L’assessore regionale alla Sicurezza Cristiano Corazzari, commenta con queste parole la firma del Protocollo d’intesa avvenuta in Prefettura: “Siamo arrivati alla firma del secondo stralcio di questo progetto davvero innovativo che permetterà di fare del Polesine un laboratorio della sicurezza. Questo sarà il primo territorio con ingressi controllati in entrata e in uscita con l’effetto di creare non solo un importante effetto di deterrenza e di prevenzione, ma sarà anche un fondamentale supporto alle indagini per le forze dell’ordine e di sicurezza impegnate nella repressione dei reati. Polesine Sicuro è un progetto di natura sperimentale, un unicum a livello regionale e nazionale nell’ambito delle attività di controllo del territorio, che ha unito tutti gli attori impegnati localmente a garantire la sicurezza. Grazie a telecamere di ultimissima generazione e un sistema di controllo dei dati centralizzato presso la Questura di Rovigo, questa sarà la prima provincia italiana a sapere esattamente quanti e quali veicoli escono ed entrano dai principali varchi. La Regione del Veneto ha creduto fin da subito a questo progetto, che ha finanziato con la cifra importante di 1,2 milioni di euro: 1 milione a carico dell’Assessorato regionale alle attività produttive per il quale ringrazio il collega Roberto Marcato, e 190 mila euro provengono dall’Assessorato regionale alla Sicurezza”, conclude Corazzari.

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