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Ridurre gli errori umani grazie alla Consapevolezza Situazionale

Ridurre gli errori umani grazie alla Consapevolezza Situazionale

Situation Awareness: avere completa consapevolezza di una situazione per poter prendere le giuste decisioni.

Il concetto di Situation Awareness si applica a qualsiasi attività umana nella quale un individuo si trova ad affrontare delle scelte che possono, nelle piccole o grandi cose, condizionare il futuro suo e di ciò di cui ha responsabilità. E spesso il tempo a disposizione per prendere quella decisione è strettissimo.

La consapevolezza della situazione, o consapevolezza situazionale, è “costruita” dalla percezione di elementi ambientali, dalla comprensione del loro significato e dalla capacità di proiezione in un futuro più o meno ravvicinato degli effetti del loro cambiamento. La consapevolezza situazionale è particolarmente importante in settori dove il flusso di informazioni può essere molto elevato e decisioni sbagliate possono portare a gravi conseguenze. In particolare, nel settore della sicurezza, prendere la giusta decisione in breve tempo può significare evitare perdite economiche, e non solo, anche ingenti. Non l’incapacità o la disattenzione, ma la mancanza o insufficiente consapevolezza della situazione è stata identificata come una delle cause primarie negli incidenti attribuibili ad errori umani.

Essere veramente consapevoli di ciò che sta accadendo è una competenza non solo tecnica, che deriva da attitudini, aspetti caratteriali, esperienza. Essere in grado di comprendere una situazione implica possedere un alto livello di conoscenza dei possibili input ed output di un sistema e essere in grado di individuare le persone e gli eventi che possono giocare un ruolo importante nel processo di cui si ha il controllo. Spesso però, nel caso della sicurezza fisica, il primo livello di intervento in presenza di situazioni critiche è svolto da personale  addestrato all’utilizzo di strumenti di supervisione e controllo ma che non è a conoscenza dell’ambito e del contesto nel quale la situazione si presenta. Un altro aspetto da non sottovalutare è che l’automazione di processi (in senso generale), pur essendo una opportunità di miglioramento della efficienza ed efficacia di un sistema, è spesso causa di “offuscamento” di aspetti della situazione che possono essere importanti nel prendere una decisione. Se, da una parte, la tecnologia può portare a questo rischio, dall’altra è anche la soluzione del problema.

I software di supervisione dei sistemi di sicurezza, nella loro evoluzione da “integratori di sistemi e centralizzatori di allarmi” a sistemi informativi di gestione della sicurezza fisica (PSIM= Physical Security Information Management), hanno la possibilità di fornire a tutto il personale, incluso il personale di primo intervento, tutte le informazioni relative al contesto nel quale la situazione critica si è presentata o, addirittura, si può presentare con la relativa percentuale di probabilità di accadimento.

E’ questo il caso di Openware, il PSIM di Cogen Openvision. Openware permette di monitorare lo stato del sistema in diversi modalità. Gli operatori interessati ad assicurare la sicurezza, in funzione di diverse esigenze, possono utilizzare funzionalità diverse di Openware. La possibilità di creare infiniti cruscotti operativi, combinando in modo diverso i widget presenti nei cruscotti, consente a ciascuna organizzazione e ad ogni tipologia di utente di operare con il cruscotto più adatto alla sua mansione, in un determinato momento e per una determinata Situazione.

E’ fornita all’operatore, per esempio, la possibilità di avere, con un solo colpo d’occhio ad una mappa GIS (stradale, satellitare, ibrida), la percezione dei siti maggiormente critici in base a criteri quali la quantità di allarmi gestiti/da gestire, il tempo trascorso dall’emissione, tipologia o priorità degli allarmi etc. e, interagendo con la mappa, individuare e filtrare tutte le informazioni presenti sul cruscotto in modo completamente automatico. La Lista Allarmi, le persone e i mezzi presenti, le telecamere selezionate per fare alcuni esempi, sono sempre quelli più adatti a comprendere la situazione in corso.

Operando così l’operatore ha sempre la consapevolezza della situazione nel livello di dettaglio più utile all’investigazione e risoluzione dell’incidente.

 di Dario Romagnoli, Marketing Manager, Cogen

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