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SISCA nell’ambito del progetto TWIST

SISCA nell'ambito del progetto TWIST

Secondo la legislazione vigente nel nostro paese, ciascun datore di lavoro:

• Ha l'obbligo di istruire i lavoratori sui rischi connessi alle attività lavorative svolte.
• Deve adottare tutte le opportune misure di sicurezza e la effettiva predisposizione di queste.
• Deve garantire il controllo, continuo ed effettivo, circa la concreta osservanza delle misure predisposte, per evitare che esse vengano trascurate o disapplicate.

Nell’anno 2011 nasce il progetto SISCA basato sull’integrazione della tecnologia nella sicurezza.
Obiettivo del progetto è la creazione di un sistema di supporto alle aziende, sia da un punto di vista formativo, sia operativo. In altri termini, il progetto è finalizzato alla creazione di un servizio che supporti l’impresa nella gestione del controllo della sicurezza attiva, garantendogli un affiancamento costante in tutte le fasi del processo. Tale scopo può essere perseguito solo strutturando un corollario di soluzioni tecnologiche tra loro concatenate, fondate sulle competenze dei consulenti e sull’impiego di strumenti informatici adeguati.

L’elemento innovativo del progetto è stato integrare prodotti software e prodotti tecnologici, con un servizio di consulenza aziendale orientato all’ottimizzazione del processo operativo e di controllo.

Il progetto realizzato è costituito da un sistema integrato che gestisce, attraverso un’unica piattaforma, una serie di moduli volti a realizzare un’ automazione nella gestione di aspetti relativi a diverse aree di interesse. Il sistema permette, inoltre, di implementare logiche di tracciabilità relative alle azioni monitorate.
1. Controllo accessi wireless
2. Tracking del personale, dei visitatori e dei macchinari nelle aree di lavoro
3. Check dell’utilizzo dei DPI nell’area di lavoro
4. Monitoraggio dei parametri ambientali
5. Gestione software dei documenti della sicurezza
6. Software per l’autovalutazione

Con  la sottoscrizione, nell’anno 2011,   del protocollo d’intesa tra l’INAIL Direzione Regionale della Campania e il Comitato Paritetico della provincia di Napoli si avviò la realizzazione del progetto pilota SISCA in tema di sicurezza nei cantieri edili. Il progetto ha superato brillantemente le fasi di sperimentazione in ambiente reale di cantieri edili e di fatto, ha introdotto nel settore della prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali nei luoghi di lavoro un concetto radicalmente nuovo, quello della sicurezza attiva, intesa come un insieme di sistemi intelligenti che agiscono in maniera preventiva. Integrando soluzioni finora utilizzate anche in altri campi, con tecnologie avanzate che possano migliorare notevolmente le condizioni di lavoro.

Il sistema è stato sperimentato con successo in quattro cantieri edili che differivano per le dimensione e le tipologie di lavoro. In particolare, la prima sperimentazione ha riguardato il suo utilizzo in un cantiere della galleria stradale in penisola sorrentina (Na), la seconda nel cantiere della metropolitana di Piazza Garibaldi in Napoli, la terza presso il cantiere della metropolitana di Piazza Municipio, infine si è sperimentato il sistema presso un piccolo cantiere di restauro ubicato nelle scuderie di Palazzo Reale di Napoli.
Il 17 aprile 2013 il sistema Si.S.Ca. ha ottenuto la certificazione come “buona prassi” da parte della Commissione consultiva permanente sull’applicazione del decreto 81/2008 in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro.
Il sistema Si.S.Ca. ha ottenuto, sempre nel 2013, da ISSA (International Social Security Association) il certificate of merit   “ ISSA Good practice awards Europe Competition 2013”  for “Security system for construction sites” .

I tre software realizzati nell’ambito del progetto ( 1.scheda autovalutazione sicurezza sul lavoro, 2. portale documentale Si.S.Ca., 3. controllo parametri sicurezza e salute dei lavoratori) sono gratuitamente scaricabili dal sito INAIL e CPT ed utilizzabili dalle imprese che ne fanno richiesta.
Sulla base delle esperienze avute durante le fasi di sperimentazione, delle richieste pervenute dagli operatori del settore e dalle opportunità offerte dalle nuove tecnologie esistenti, nasce l’idea di espandere e potenziare lo scenario di controllo.

Il progetto SI.S.CA. già attuato,  sarà ampliato mediante ulteriori fasi di ricerca con delle nuove funzionalità :
• Integrazione DPI e sensori
• Potenziamento software di controllo
• Collegamento in tempo reale ai sistemi di monitoraggio ambientale
• Anticollisione uomo macchina
• Gestione ed integrazione del sensore uomo a terra
• Gestione ed integrazione della richiesta di soccorso
• Gestione ed integrazione del sensore per monitoraggio esposizione a radon

Integrazione DPI e sensori
In questa fase sarà effettuato uno studio per associare nel modo meno invasivo possibile i TAG Slave ai DPI. Considerata la breve vita media dei dispositivi antinfortunistici ed il costo, invece non trascurabile, del TAG si è scelto di non integrare in modo nativo i due elementi ma di cercare di realizzare un alloggiamento dedicato che, da un lato non infici in alcun modo l’usabilità del DPI, dall’altro permetta di riutilizzare il TAG quando sarà necessario sostituire il dispositivo di protezione.

Potenziamento software di controllo
Lo scopo è quello di potenziare l’attuale software di controllo e supervisione aggiungendo oltre al controllo in tempo reale:
• degli accessi
• della presenza dei DPI
• degli spostamenti degli operai nelle aree di lavoro
i controlli in tempo reale
• dei parametri ambientali a cui sono esposti gli operai
• la gestione di un sensore uomo a terra
• la gestione della richiesta di soccorso.
• lo sviluppo di opportuni algoritmi di correlazione tra i dati, che consentiranno di analizzare i tempi di permanenza per zona degli operatori in relazione alle infrazioni ed ai parametri ambientali rilevati.

Collegamento in tempo reale ai sistemi di monitoraggio ambientale
Lo scopo è quello di potenziare il sistema consentendo il collegamento agli attuali e futuri sistemi utilizzati per la rilevazione di alcuni parametri ambientali.
Sarà così possibile gestire allarmi e alimentare gli algoritmi di correlazione per l’analisi dei tempi di esposizione degli operai agli agenti chimici ed al radon in tempo reale.

Anticollisione uomo macchina
Una delle maggiori cause di incidente sui luoghi di lavoro è rappresentata dallo schiacciamento di operatori da parte di mezzi mobili (escavatori, ruspe, etc..).
Sorge quindi, la necessità di integrare in SI.S.CA. un sistema di rilevazione attiva che permette di gestire dinamicamente la sicurezza nelle aree di pericolo attorno a mezzi in movimento.

Gestione ed integrazione del sensore uomo a terra e della richiesta di soccorso
Per sfruttare al meglio le possibilità offerte da un sistema che permette di “affiancare” il lavoratore durante l’esecuzione di operazioni a rischio si è deciso di integrare anche dei sensori di uomo a terra e un sistema di richiesta di soccorso manuale assegnabile ad ogni operatore.
Nel primo caso, grazie all’integrazione nella BAN di particolari accelerometri con modulo di trasmissione wireless, sarà possibile generare un alert in tempo reale in caso di un incidente che comporti l’ impossibilità, da parte della persona coinvolta, di inviare autonomamente una richiesta di aiuto (perdita di sensi). Le procedure di invio dei soccorsi potranno, quindi, essere attivate anche nel caso in cui nessuno sia presente all’evento.
Nel secondo caso sarà implementato nel sistema un dispositivo per la richiesta di aiuto manuale utile a velocizzare l’avvio delle operazioni di soccorso abbattendo i tempi morti dovuti alla comunicazione dell’incidente nel caso in cui esso avvenga in zone particolari come gallerie, scavi e ovunque non vi sia la possibilità di comunicazione radio o telefonica. Il dispositivo può  anche essere associato all’identificativo dell’operaio in modo da sapere in anticipo se la persona coinvolta nell’incidente abbia particolari patologie in funzione delle quali organizzare al meglio l’invio dei soccorsi.
Verrà, inoltre implementato un dispositivo per il monitoraggio in continuo di gas radon.
Tutti i dispositivi verranno gestiti nell’attuale piattaforma software attraverso interfacce mirate che si affiancheranno all’attuale gestione delle zone e dei parametri ambientali. Gli allarmi saranno visualizzati solo in caso di necessità senza inficiare la fruibilità dell’attuale interfaccia.

Sperimentazioni previste in Si.S.Ca. fase 2

primo cantiere : progetto T.W.I.S.T. Salerno ottobre 2013

secondo cantiere: metropolitana e VVF per richiesta soccorso e  uomo a terra in ambienti confinati (tratto galleria interno). Anticollisione

terzo cantiere:  Vigili del Fuoco: allestimento e controllo mezzi ed attrezzature in campi base. Anticollisione 

quarto cantiere: uomo a terra per lavoratori isolati

quinto cantiere: monitoraggio ambientale tra cui il radon

PROGETTO T.W.I.S.T.

Cosa viene applicato di SISCA nell’ambito di questa esercitazione dei VVF?
Nel campo base accedono automezzi non muniti di dispositivi di tracciatura satellitare. Il modulo Sisca per il controllo accessi e traking nelle aree di lavoro, normalmente utilizzato per le maestranze, in questo caso verifica le credenziali dell’automezzo e la relativa possibilità o meno di entrare nell’area di lavoro. All’atto della sua uscita da detta area, avviene nuovamente il controllo e la registrazione cronologica dell’avvenuta uscita se autorizzata.
Nel campo base alcuni automezzi sono corredati di particolari attrezzature. Sebbene gli addetti controllino l’efficienza delle stesse,  il modulo SISCA per il controllo della BAN (body area network) normalmente utilizzato per la verifica del possesso dei DPI da parte degli operai, in questo caso utilizza l’analoga tecnologia per verificare che su ogni automezzo ci siano tutte le apparecchiature necessarie prima di consentirne l’uscita attraverso il varco.

Nel campo base saranno effettuate alcune simulazioni di pericolo derivante da sversamento di sostanze tossiche a seguito di ribaltamento dei mezzi di trasporto delle stesse. Il modulo SISCA di controllo parametri ambientali rileva l’eventuale presenza delle stesse.

di Pietro Aterno e Sandro Loffredo
 

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