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Utilizzare un PSIM in mobilità. Le caratteristiche dell’ “APP” per la sicurezza.

Utilizzare un PSIM in mobilità. Le caratteristiche dell’  “APP” per la sicurezza.

La convergenza di tutti i sistemi di sicurezza su infrastrutture ICT standard, l’integrazione di applicazioni “confinanti” con il mondo della sicurezza, come la rilevazione delle presenze o la gestione di impianti tecnologici e la disponibilità nei data base dei Sistemi Informativi per la Sicurezza (PSIM) di una enorme quantità di informazioni legate ai processi aziendali, hanno allargato considerevolmente la platea dei possibili utenti di queste informazioni e quindi degli stessi PSIM.

Oltre ai consueti addetti con diverse mansioni alla sicurezza, altri enti aziendali possono accedere al sistema per poter ottenere informazioni utili anche alla conduzione del business. L’ufficio del personale, i servizi generali o l’HSE per fare alcuni esempi. Ogni funzione deve, però, avere una propria interfaccia utente ritagliata sulle sue esigenze; cruscotti per il monitoraggio e l’analisi dei processi di propria competenza. Le nuove tecnologie di programmazione mettono a disposizione molti strumenti per fornire la piena configurabilità e personalizzazione dell’interfaccia utente, senza dover necessariamente necessitare dell’intervento di un esperto di programmazione software. L’utente stesso può configurare l’interfaccia utente, per ottenere la migliore produttività personale e il migliore comfort operativo. Queste tecnologie sono particolarmente efficaci utilizzando browser ed è uno dei motivi per cui una soluzione, che prevede esclusivamente l’utilizzo di browser per le stazioni di lavoro, è da preferire a soluzioni client/server.

Inoltre smartphones e tablets hanno introdotto nuove modalità di interazione uomo/macchina. La semplicità e l’intuitività di questi dispositivi permettono l’utilizzo di applicazioni complesse, anche a personale che ha scarsa dimestichezza con software e dispositivi informatici.

La User Experience, ossia l’esperienza d’uso, è ciò che una persona prova quando utilizza un prodotto e include molteplici aspetti, tra i quali i più rilevanti sono la percezione di utilità, la semplicità di utilizzo e l’efficacia del sistema oltre, ovviamente, alla sua ergonomia. Migliore è la User Experience, più alta è la qualità del prodotto realizzato, ma soprattutto maggiore è la sua utilità.
Per queste ragioni Openware, il PSIM di Cogen, da sempre fruibile da dispositivi mobili tramite i loro browser (Internet Explorer, Chrome, Safari, Mozilla, etc), si è dotato di “app” che ne facilitano l’uso su schermi touch, di dimensioni ridotte rispetto a quelle dei computer desktop.

Un’altra ragione per cui è opportuno utilizzare un’ “app” sui dispositivi mobili è che i computers desktop sono utilizzati come postazione di lavoro dedicata a quello scopo, mentre la app risiede su un dispositivo utilizzato anche per altre finalità (per esempio telefonare). Tramite le notifiche “push” si possono quindi inviare informazioni anche dispositivi, che altrimenti non sarebbero in grado di riceverle. Ad esempio, se la guardia si sposta dalla postazione di lavoro per qualsivoglia motivo, potrà sempre ricevere una notifica sul cellulare, mediante la quale viene avvertita della presenza di un allarme.
La notifica, inoltre, viene ricevuta anche se la guardia si dimentica di avviare l’applicazione.
Ma il miglioramento di efficacia ed efficienza non deve mettere a rischio la sicurezza del sistema. A questo proposito le app mobile di Openware garantiscono connessioni protette. Ogni scambio di informazioni tra l’app mobile ed il server avviene tramite una connessione crittografata, in modo da impedire l’intercettazione dei contenuti. I meccanismi di autenticazione/autorizzazione prevedono la verifica di un identificativo univoco del dispositivo mobile, oltre all’autenticazione basata su nome utente/password e autorizzazione da ruolo. Inoltre, poiché esperti malintenzionati con le opportune conoscenze e strumentazioni potrebbero reperire i
dati memorizzati nel dispositivo, è presente anche un sistema di protezione basato sulla cifratura dei dati locali, sul dispositivo stesso.

di Dario Romagnoli, Marketing Manager Cogen

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