Home » News » Attualità

Ossif: rapine in banca – 33% nel 2016

Ossif: rapine in banca - 33% nel 2016

In attesa di Banche e Sicurezza 2017, l’evento ABI che quest’anno si tiene il 23 e 24 maggio a Milano presso il Centro Servizi Bezzi, sala conferenze BPM, in via Massaua 6, Ossif presenta i dati relativi alle rapine in banca del 2016, dati che riportano come continui a calare il numero degli attacchi agli sportelli bancari: nel 2016 le rapine sono crollate ancora del 33%, scendendo ad appena 360, contro le 536 del 2015. Si consolida, quindi, il trend positivo degli ultimi 10 anni: -90% dal 2007. Con ben 4 regioni e 38 province completamente immuni.

Nel 2016 è quindi diminuito anche l’indice di rischio, sceso a 1,2 rapine ogni 100 sportelli nell’anno, contro l’1,8 registrato nel 2015. In calo anche il bottino medio per evento, sceso a 29.500 euro, contro i 33.000 dell’anno precedente.

Questo dunque quanto emerge dagli ultimi dati di Ossif, il Centro di ricerca dell’ABI sulla sicurezza anticrimine, che fornisce periodicamente la fotografia della sicurezza fisica nelle banche italiane, provincia per provincia.

“Gli investimenti delle banche in sicurezza funzionano e tengono lontani i rapinatori”, afferma Marco Iaconis, coordinatore di Ossif. E prosegue: “I risultati 2016 sono frutto di un’attenta attività di prevenzione da parte del settore bancario contro la criminalità, ma voglio sottolineare anche l’articolata strategia di protezione che le banche attuano con le Forze dell'Ordine”.

Ecco i dati, andando nello specifico.

Zero rapine in 4 regioni ed in 38 province

Friuli-Venezia Giulia, Sardegna, Trentino Alto Adige e Valle d’Aosta, tutte con zero rapine nel 2016. Guardando le altre regioni, i cali più significativi si registrano in Basilicata con -83%, passando da 6 rapine nel 2015 a 1 nel 2016; Marche (-53%, da 17 a 8 attacchi); Lazio (-50%, da 70 a 35); Toscana (-45%, da 56 a 31), Umbria (-44%, da 9 a 5); Puglia (-42%, da 31 a 18); Emilia Romagna (-40%, da 68 a 41) e Sicilia (-33%, da 78 a 52).

Oltre a quelle delle 4 “regioni modello” a zero rapine, anche le province di Chieti, Potenza, Crotone, Parma, Rieti, Viterbo, Imperia, Como, Lodi, Sondrio, Ancona, Ascoli Piceno, Fermo, Alessandria, Biella, Verbano-Cusio-Ossola, Brindisi, Lecce, Caltanissetta, Enna, Pistoia, Belluno e Rovigo non hanno subìto attacchi nel 2016, per un totale di 38 province italiane.

L’indice di rischio

Nel 2016 l’indice di rischio, ossia il numero di rapine ogni 100 sportelli, è sceso a 1,2. Le 3 regioni più tranquille – oltre a quelle con valore zero – sono state Basilicata (0,4), Marche (0,8) e a sorpresa anche il Veneto (0,7). Ma anche la Lombardia, con un valore di 1, è ben sotto la media nazionale, con valori molto contenuti se si escludono Milano, Bergamo e Pavia.

Le città metropolitane

La provincia di Roma fa registrare un crollo notevole, con le rapine che scendono del 43%, passando da 51 a 29, e con un indice di rischio che diminuisce da 2,7 a 1,6. Bene anche Bologna con le rapine che crollano da 28 a 13 (-54%) e un indice che scende da 3,9 a 1,9. Genova mantiene inalterata la sua posizione (5 rapine con indice 1,1); Milano e Torino, invece, registrano un lieve aumento (da 27 a 28 e indice da 1,5 a 1,6 per Milano; da 21 a 22 rapine, indice 2,1 vs 2,3, per Torino). Così come la provincia di Palermo, dove le rapine sono aumentate da 8 a 19 (mentre la vicina Catania dorme sonni più tranquilli, con gli attacchi che crollano da 26 ad appena 5). Anche la provincia di Napoli mostra una crescita del 26%, passando da 19 a 24. 

la Redazione
 

Condividi questo articolo su:

Fiere ed eventi

S NewsLetter

Rimani sempre aggiornato sulle ultime novità della sicurezza.

Ho letto e compreso la vostra privacy policy.