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Anie Sicurezza: oltre la crisi

Anie Sicurezza: oltre la crisi

In occasione dell’Assemblea Annuale Anie, tenutasi il 27 giugno presso l'Hotel Principe di Savoia a Milano, S News ha sentito Rosario Romano, Presidente ANIE Sicurezza, in carica dagli inizi di maggio.


“Nel corso dell’assemblea annuale di Anie, il Presidente Andrea Gemme ha tracciato le linee guida di Anie sotto il suo mandato. Parlando del Programma Nazionale per la Manutenzione, il Presidente ha toccato un tasto importante per le Associate Anie, argomento evidenziato con forza anche dal Presidente di Confindustria Giorgio Squinzi.
L’insensibilità fin qui dimostrata dal Legislatore per l’attivazione di un programma generale di manutenzione delle reti infrastrutturali, delle abitazioni civili, degli edifici pubblici e di interesse pubblico, mortifica e frena lo sviluppo della filiera industriale nazionale.
Insensibilità dimostrata anche nella promulgazione del Decreto Ministeriale 37/08, che riguarda più da vicino quelli che sono gli interessi di Anie Sicurezza.
Il vuoto legislativo che la 37/2008 ha creato (art. 10 comma 1) è un affronto alle competenze e alle specializzazioni delle Aziende del comparto Anie. Uno schiaffo in pieno viso a quanti hanno investito e tuttora investono nella specializzazione e nella formazione degli addetti.
La legge è precisa e puntuale e fin troppo restrittiva per quanto riguarda la progettazione, la realizzazione e la manutenzione straordinaria degli impianti e la scelta del Direttore Tecnico, mentre è lacunosa, per quanto concerne la manutenzione ordinaria degli impianti, in totale disaccordo con le norme di riferimento. Nel caso di Anie Sicurezza la norma CEI 79-3 e le norme EN della serie 50131.
L’Attività di manutenzione ordinaria è essenziale ed indispensabile alla valorizzazione dell’investimento del Committente, e anche gli impianti realizzati secondo la regola della buona tecnica devono essere sottoposti ad interventi di manutenzione periodica.
La formazione degli operatori resta uno dei cardini del programma di ANIE SICUREZZA per il prossimo biennio. Le aziende vincenti saranno quelle che investiranno in formazione, e comunicazione, innalzando il livello di know-how delle proprie risorse. Solo così i concetti di ‘qualità’ e di ‘affidabilità’ verranno percepiti dall’utente finale come effettivi. Resta indispensabile l’intervento del Legislatore con la correzione dell’articolo 10 della legge 37/08 e con l’innalzamento a “dignità di legge” delle norme della buona tecnica.
La credibilità di un’associazione passa attraverso l’accreditamento della stessa presso le Istituzioni. Noi possiamo e dobbiamo fare ancora molto per diventare ‘punto di riferimento’ per le Istituzioni che legiferano nel campo delle tecnologie della sicurezza. Sulla scia del tema dell’assemblea di ANIE “Ritratto dell’Industria Italiana dopo la Grande Crisi”, mi permetto affermare che Anie Sicurezza deve guardare “Oltre la Crisi”, dobbiamo cioè impegnarci a costruire il nostro futuro: creare terreni comuni di condivisione di strategie ed obiettivi con le altre compagini associative che insistono sulla filiera della Sicurezza. ‘Fare sistema’ è per noi una priorità assoluta alla quale non solo non dobbiamo rinunciare, ma che dobbiamo perseguire con ogni mezzo a nostra disposizione, essere una voce sola, forte e netta che dovrà essere ascoltata senza indugi dal Legislatore. Anche questo vuol dire Esserci.”


la Redazione

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