Assiv a Sicurezza 2023. Quali i temi e i messaggi?
Dal 15 al 17 novembre prossimi è previsto, a Milano, l’appuntamento biennale di Sicurezza. La più grande fiera in Italia per i professionisti della safety e della security torna per la prima volta a pieno regime dopo la pandemia da Covid-19: quella che nel 2021 venne ribattezzata la fiera della ripartenza scontava, infatti, ancora alcune delle restrizioni che hanno fatto parte della vita di tutti noi per tanto tempo.
Nonostante tutte le difficoltà di allora, la fiera Sicurezza del 2021 fu un grande successo sia nei numeri che per i temi affrontati e Assiv emerse per l’inclusività e la visione che seppe dare.
I momenti di riflessione e confronto promossi in quell’occasione dalla nostra associazione furono due:
- “Dalla bicicletta alla cybersecurity: sviluppo tecnologico e nuovi paradigmi della sicurezza”, una tavola rotonda con l’obiettivo di riflettere su come, e quanto, le nuove tecnologie stessero trasformando il settore della sicurezza;
- “Sanità in Sicurezza: Security e Safety per operatori, utenza e strutture” che, prendendo le mosse dalla legge n. 113 del 2020 Disposizioni in materia di sicurezza per gli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie nell’esercizio delle loro funzioni, si pose l’obiettivo di svolgere una panoramica, con il coinvolgimento di tutti gli stakeholders pubblici e privati, su quanto sta accadendo nel mondo sanitario a fronte dei sempre più frequenti episodi di violenza.
È proprio il caso di dire che sarebbe stato difficile individuare due argomenti ancora tanto attuali a distanza di due anni.
L’obiettivo sarà invero, ancora una volta, quello di porre ai rappresentanti delle istituzioni, sia ai politici che ai tecnici, l’annosa questione della limitazione dell’attività della sicurezza privata alla sola difesa dei beni.
- Ha ancora senso o è antistorica?
- E ancora, con l’esigenza di sicurezza che emerge in tutti i sondaggi degli ultimi mesi, che purtroppo i continui fatti di cronaca certificano costantemente, non sarebbe opportuno strutturare una vera partnership pubblico-privato che garantisca livelli di sicurezza più efficaci e quindi contribuisca alla percezione di un senso di sicurezza diffuso da parte dei cittadini?
Contesti urbani sempre più complessi, diffuso degrado sociale che colpisce tanto le periferie urbane quanto le periferie del Paese, lo sviluppo di nuove tecnologie, il ruolo sempre più preponderante che svolgono le guardie giurate nel presidio del territorio, sono tutti tasselli che chiedono di essere ricomposti con lungimiranza in un puzzle della sicurezza che non può prescindere da interventi di sistema.
Negli ultimi due anni, però, il mondo è cambiato in maniera totalmente imprevedibile: una guerra alle porte dell’Europa che nell’idea iniziale dell’aggressore doveva essere un blitzkrieg si è trasformata invece in una prova muscolare tra Ovest ed Est che tanto ricorda la guerra fredda, con la complicazione di un mondo caratterizzato dalla proliferazione dei centri di potere economico, industriale e militare; il costo del denaro, che sembrava destinato a rimanere irrisorio per ancora diversi anni per sostenere la ripresa dopo i diversi shock globali, negli ultimi mesi è tornato a crescere in maniera impetuosa per contrastare l’inflazione galoppante sia in Europa che negli USA, ma così facendo a breve termine sta erodendo ulteriormente il potere d’acquisto dei cittadini, i margini delle imprese e le relative decisioni di investimento; il DMA, il DSA, ora la regolamentazione sull’Intelligenza artificiale, con il dichiarato obiettivo da parte della UE di porre dei paletti, anzitutto etici, alle big tech. Questo solo per citare i fenomeni più significativi con i quali si deve misurare anche il nostro comparto.
E allora cosa proporrà Assiv per Sicurezza di novembre 2023?
Geopolitica, geosicurezza, tecnologia, cronaca. Un connubio di tutto ciò. Perché particolare e generale debbono essere compresi nelle loro interazioni, affinché sia davvero intelligibile cosa accade e cosa accadrà. Con il coinvolgimento di ospiti d’eccezione, della politica, dell’industria, della società civile.
Arrivederci a Milano.