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CLUSIT : presente e futuro dell’ICT Security

CLUSIT : presente e futuro dell'ICT Security

Si tiene giovedì 3 ottobre a Verona, presso il Crowne Plaza la quarta tappa del Security Summit 2013, dopo quelle di Milano, Bari e Roma.
S News, partner dell'evento, ha incontrato Paolo Giudice, Segretario Generale CLUSIT, Associazione Italiana per la Sicurezza Informatica, organizzatrice dell'evento.

Oltre 500 aziende ed organizzazioni rappresentate, la sede presso il Dipartimento di Informatica dell’Università degli Studi di Milano, ed un carnet di iniziative di prim’ordine, oggettivamente parlando. Già questi pochi particolari, danno una fotografia significativa di Clusit. Quali, quindi, gli aspetti salienti della sua Associazione, e quali le finalità?
Determinante per il successo delle iniziative Clusit è il sistematico coinvolgimento dei soci, che rappresentano tutti i settori: Ricerca, Industria, Commercio e Distribuzione, Banche e Assicurazioni, Pubblica Amministrazione, Sanità, Consulenza, Servizi, Telecomunicazioni, Informatica e ovviamente le aziende che offrono prodotti e servizi per la sicurezza IT. Siamo inoltre riusciti a costruirci un ruolo istituzionale in Italia, sviluppando dei rapporti privilegiati e di piena collaborazione con numerosi Ministeri, con le Forze dell’Ordine, con le Agenzie e le Autority di riferimento per il settore, con Università e Centri di Ricerca, Associazioni Professionali e Associazioni dei Consumatori, Confindustria, Confcommercio.
I nostri principali obiettivi sono: diffondere la cultura della sicurezza informatica presso le Aziende, la Pubblica Amministrazione e i cittadini; partecipare alla elaborazione di leggi, norme e regolamenti, sia a livello nazionale che europeo; contribuire alla definizione di percorsi di formazione per la preparazione delle diverse figure professionali operanti nel settore della sicurezza; promuovere l’uso di metodologie e tecnologie che consentano di migliorare il livello di sicurezza delle varie realtà.

Il Security Summit con il Rapporto Clusit rappresentano due vostre punte di diamante. Di che cosa si tratta nello specifico?
Security Summit è il più importante appuntamento italiano per i professionisti della sicurezza e per chi in azienda gestisce i problemi organizzativi o legali e contrattuali dell’ICT Security. Ogni anno il Summit fa tappa a Milano, Bari, Roma e Verona. La partecipazione è libera e gratuita. Principale punto di forza del Summit è l’eccellenza dei docenti e relatori (oltre 350 nelle scorse edizioni), provenienti dal mondo della ricerca, dell’Università, delle Associazioni, della consulenza, delle imprese.
Il Rapporto Clusit, che viene pubblicato annualmente, con aggiornamenti semestrali, fornisce una panoramica degli eventi di cyber-crime e incidenti informatici più significativi degli ultimi 12 mesi. Il Rapporto, frutto del lavoro di un centinaio di professionisti, contiene inoltre uno studio condotto su un ampio campione di aziende, sulle tendenze del mercato italiano dell’ICT Security e sul mercato del lavoro. Completano il Rapporto i “Focus On”, con approfondimenti sui temi più caldi.

3 ottobre: Security Summit a Verona, con S News partner mediatico. Quale il messaggio focale dell’evento?
La sicurezza delle informazioni è un valore imprescindibile per l’Agenda Digitale e l’innovazione in Italia, ma anche per l’erogazione di servizi da parte delle Pubbliche Amministrazioni Locali e per lo sviluppo del business nelle aziende del Nord-Est. I lavori del Summit di Verona inizieranno con la presentazione del Rapporto Clusit 2013, aggiornato per l’occasione con l’analisi degli attacchi e degli eventi dannosi verificatesi nel primo semestre di quest’anno. Durante la giornata si affronteranno tutti i temi caldi del momento, illustrando quali sono le principali minacce e quali le iniziative ed i consigli di istituzioni ed operatori del settore per proteggere le aziende e gli utenti finali.

Da esperti in ICT Security, cosa vedete all’orizzonte a breve/medio termine, relativamente al settore?
Oggi, quando oltre un miliardo di persone sta passando al digitale, gli attacchi informatici crescono in maniera esponenziale per numero e gravità e gli scenari che possiamo ipotizzare per il breve-medio termine non sono affatto confortanti. In questo contesto, il nostro Paese è purtroppo molto in ritardo e manca un’adeguata consapevolezza da parte di tutti gli attori interessati. Mancano gli investimenti e la determinazione necessaria ad affrontare un problema che ormai costa al nostro Paese miliardi di euro all’anno di danni diretti ed indiretti. Non possiamo che sperare in una rapida inversione di tendenza.

a cura di Monica Bertolo

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