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La Security entra nell’MBA dell’Istao

La Security entra nell’MBA dell’Istao

La Security diventa materia di studio anche per i futuri managers aziendali che si formano all’Istao di Ancona, la Business School fondata nel 1967 dall’Economista Giorgio Fuà, dalla Fondazione Olivetti, dal Social Science Research Council e con l’appoggio del CNR.

Security e Corporate Governance” è stato il modulo sviluppato all’interno del “Master in Strategia d’Impresa e Management Internazionale” da Anna Villani, Presidente Vicario APC Safety e Security di AIAS, Security Project Manager e BDM di NIER Ingegneria e da Cristhian Re, Responsabile Security Excellence A2A e Membro del Comitato Scientifico di S News.

“Nell’era della digitalizzazione e globalizzazione – evidenzia Anna Villani – un tema così importante e sempre più rilevante nello scenario competitivo internazionale, non poteva mancare all’interno di uno dei più importanti master d’impresa italiani rivolto a futuri managers aziendali, che si sono dimostrati molto interessati nell’acquisire una maggiore consapevolezza su una funzione aziendale così importante e che necessita indubbiamente di essere trattata all’interno dei corsi di organizzazione aziendale e management”.

Il “Master in Strategia d’Impresa e Management Internazionale” è articolato in moduli specifici che riflettono le diverse aree aziendali come, finanza, marketing, digitale, logistica, innovazione ed organizzazione. “L’obiettivo del modulo introduttivo alla Security è quello di rendere consapevoli i futuri managers sui rischi dell’impresa afferenti alle azioni di carattere criminoso che potrebbero minarne, se non adeguatamente identificati, valutati e gestiti, la sopravvivenza dell’impresa stessa, così come divenire nel contempo una importante leva competitiva, a garanzia della resilienza organizzativa, della Business Continuity e della Supply-Chain”, specifica Villani.

Come spesso ripete il nostro Cristhian Re, mutuando il celeberrimo pensiero del generale prussiano Kurt von Hammerstein: “Gli ufficiali [leggasi anche managers] li divido in quattro tipi: intelligenti, laboriosi, stupidi e pigri. Il più delle volte due di queste caratteristiche coincidono: intelligenti e laboriosi idonei per gli incarichi da Stato Maggiore, stupidi e pigri adatti a compiti di routine. Chi, invece, è intelligente e insieme pigro si qualifica per gli incarichi di comando più elevati perché dispone della chiarezza mentale e della stabilità emotiva per prendere decisioni difficili. Bisogna guardarsi, infine, da chi è stupido e laborioso e non affidargli responsabilità perché combinerà solo disastri”. “Le Business Schools – come dice Re – formano i futuri «ufficiali» di azienda. L’Intelligence e la Security, se ivi introdotte e opportunamente insegnate, contribuiscono a individuare fin da subito l’appartenenza alle quattro tipologie e a separare gli elementi valenti da quelli per vocazione pericolosi perché inclini al… disastro”.

la Redazione

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