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Corruzione: al Problema Globale, una Soluzione

Corruzione: al Problema Globale

La ISO 37001 è la norma internazionale concernente i Sistemi di Gestione per la Prevenzione della Corruzione, elaborata dal Comitato Tecnico ISO/PC 278 Anti-bribery Management Systems, ratificata dall’UNI (Ente Nazionale Italiano di Unificazione) ed entrata a far parte del corpo normativo nazionale con decorrenza 20 dicembre 2016.

Essa è applicabile a organizzazioni piccole, medie e grandi di qualunque settore, compresi quello pubblico, privato e del no profit. I rischi di corruzione che un’organizzazione si trova ad affrontare variano, ovviamente, a seconda di fattori quali dimensioni, luoghi e settori in cui essa opera, nonché la natura, l’entità e la complessità delle varie attività di cui si consta.

La corruzione è un fenomeno globale estremamente diffuso e pervasivo che affligge la vita di individui e organizzazioni. Pone serie problematiche di ordine sociale, etico, economico e politico. Mette a rischio la buona amministrazione, ostacola lo sviluppo e altera la concorrenza.

La 37001 offre la seguente definizione generale e onnicomprensiva di corruzione: “Offrire, promettere, fornire, accettare o richiedere un vantaggio indebito di qualsivoglia valore (che può essere economico o non economico), direttamente o indirettamente, e indipendentemente dal luogo, violando la legge vigente, come incentivo o ricompensa per una persona ad agire o omettere azioni in relazione alla prestazione delle mansioni di quella persona”. Come potremmo mai dissentire?

Sappiamo bene in che misura la corruzione pregiudichi la giustizia, mini i diritti umani e indebolisca la lotta alla povertà, aumenti il costo delle attività economiche, introduca elementi di incertezza nelle transazioni commerciali, accresca il costo di beni e servizi, abbassi la qualità dei prodotti e dei servizi, distrugga la fiducia nelle istituzioni e, infine, interferisca con il funzionamento equo ed efficiente dei mercati! Nella maggior parte delle giurisdizioni, essere coinvolti in atti di corruzione è un reato contro gli individui e vi è una tendenza crescente a ritenere responsabili di corruzione le organizzazioni al pari degli individui. Accordi internazionali quali la Convenzione dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico sulla Lotta alla Corruzione di Pubblici Ufficiali Stranieri nelle Operazioni Economiche Internazionali e la Convenzione delle Nazioni Unite contro la Corruzione, senza dimenticare le legislazioni nazionali, rappresentano passi avanti compiuti dagli Stati nell’affrontare la piaga della corruzione. Tuttavia la legge, di per sé, non è sufficiente a risolvere il problema.

Le organizzazioni, in particolare, hanno la responsabilità di contribuire attivamente alla lotta alla corruzione. Tale obiettivo può essere conseguito, come dettagliatamente declina e suggerisce la norma attraverso l’Appendice A (preziosissima e indispensabile linea guida sull’utilizzo della 37001), con un Sistema di Gestione per la prevenzione della corruzione, nonché attraverso l’impegno delle leadership a creare una cultura basata su integrità, trasparenza, onestà e conformità alle leggi. Esso, fondato e sorretto da una adeguata politica, aiuta l’organizzazione a prevenire o a contenere i costi, i rischi e i danni derivanti dal coinvolgimento in atti di corruzione, al fine di aumentare la fiducia negli affari commerciali e a migliorare la propria reputazione.

In Italia, in particolare, analogamente a quanto previsto per il MOGC (Modello di Organizzazione Gestione e Controllo) ex D.Lgs. 231/2001 per la prevenzione dei reati in materia di salute e sicurezza sul lavoro, con la presunzione di idoneità dei requisiti della norma OHSAS 18001, corrispondenti a quelli di legge (art. 30 del D.Lgs 81/2008), i criteri della norma ISO 37001 possono rappresentare un riferimento valido e autorevole, riconosciuto a livello internazionale, per il modello esimente in ambito corruzione. Inoltre, la certificazione di conformità alla norma da parte di un soggetto terzo indipendente può fornire ulteriori garanzie circa l’adeguatezza e l’effettività del modello ai fini della prova dell’esimente.

Rispetto ad altri standard internazionali, la 37001 presenta una novità: la Funzione di conformità per la prevenzione della corruzione (“la persona o le persone aventi la responsabilità e l’autorità per il funzionamento del Sistema di Gestione”). In sostanza, propone o, per meglio dire, impone all’azienda un preciso modello organizzativo (che poi si tradurrà in un organigramma) con tanto di relazioni. Tale Funzione, oltre ad “avere accesso diretto e tempestivo all’Organo Direttivo (altra novità) – laddove presente – e all’Alta Direzione, dovrà essere adeguatamente finanziata e assegnata alla persona o alle persone che hanno le competenze, lo status, l’autorità e l’indipendenza opportuni”.

Nelle prossime uscite analizzeremo più nel dettaglio contenuti e applicazione della norma.

di Cristhian Re

Cristhian-Re

Chi è Cristhian Re?
Cristhian Re, laurea in Scienze Politiche e Lettere Moderne, MA in Intelligence and Security, Ufficiale in congedo dei Carabinieri, Senior Security Manager UNI 10459, CBCI, PFSO, Lead Auditor ISO 37001, 9001, 27001, 22301, Privacy Officer, RSPP, membro del Comitato Scientifico SNews, autore del libro “La misura della sicurezza” (Ed.  Bit.Book) e del Web Book “Propedeutica all’analisi del rischio” (Ed. Edisef).

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