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Il Management del Buon Senso di Dussi e Sozzi. Recensione di Cristhian Re

Il Management del Buon Senso Recensione di Cristhian Re

“Il Management del Buon Senso” di Lino Dussi e Vittorio Sozzi, è il libro e il tema sul quale si focalizza Cristhian Re nella sua nuova recensione per Arcipelago Libri. Curioso il titolo, ancor più considerato l’attuale periodo storico che vede crescente il dibattito sulla reale funzione e valenza dell’algoritmo.

Buona lettura!

Monica Bertolo

“Il Management del Buon Senso. Vivere in azienda usando il cervello” di Lino Dussi e Vittorio Sozzi. Recensione di Cristhian Re

“Dio, perdona loro perché fanno quello che non sanno”
[Ennio Flaiano]

Il buon senso, contrariamente a quanto ritenuto, è molto diffuso in natura; tuttavia, come dice Francesco D’Agostino, esso presenta forme di concentrazione che nel premiare taluno ne depriva i più.
Proprio a casa dell’amico Francesco, tra i suoi quattromila volumi, l’occhio mi cade su una sorta di calepino il cui titolo sembra richiamare la sua bizzarra formula. La curiosità mi spinge a compulsare il volumetto e, sfogliando le pagine, rinvengo quasi in sequenza tutte le argomentazioni relative al buon senso per le quali in passato avevo dibattuto con lui. Ne sono letteralmente rapito.
Dussi e Sozzi, gli autori, mettono in guardia tutti quanti noi dagli effetti dell’esasperato fideismo nella tecnologia e della perdita dei fondamentali nella relazione umana per fare spazio all’algoritmo.

Eccola l’origine di quella incompetenza che un tempo non sarebbe stata accettata e che oggi sembra sia la norma! Una voragine per colmare la quale si fa sistematico e meccanico ricorso ai consulenti. “Ma chi sono questi consulenti?“, si domandano i due autori, dapprima quasi nicchiando per poi scatenarsi mordaci contro l’intera categoria di cui, peraltro, sono autorevoli esponenti. Essi, in una sorta di autodafé, si rifiutano di identificarsi in una corporazione che proprio in quella stagione (siamo nel 1996) si stava trasformando in quel tutto indefinito riconoscibile solo per i suoi tratti di omologazione: tutti uguali nelle procedure e nelle soluzioni di fronte al nulla.

È bene sapere, infatti, che Dussi e Sozzi, prima di intraprendere una brillante carriera nella consulenza, trascorrono, armati del buon senso che quei tempi imponevano, un’intera esistenza in prestigiose aziende percorrendo senza intoppi tutto il cursus honorum, gradino dopo gradino, dal più basso al più alto. E già, perché il vero consulente dovrebbe essere quello dal crine canuto o, al più, cinereo.
In un’elegante prosa gli autori ci offrono preziosi strumenti per destreggiarsi tra insidie e opportunità, cialtroni e professionisti, falsi miti e cruda realtà, illusione e disinganno. Un vero e proprio distillato di esistenza, invecchiato quaranta anni in botti di rovere.

È ora ufficialmente aperta la caccia al libro! E una volta scovato apritelo con cura, mescendone poche stille alla volta nel calice dei vostri saperi. La boccetta del Buon Senso ne contiene solo 65, in rigoroso ordine alfabetico. Si presenta come una guida pratica per una consultazione rapida e immediata del termine di cui dobbiamo verificare l’esatta accezione o del concetto di cui ci sfugge il preciso significato. Immaginatelo come un bignamino dove alla lettera C troverete un concentrato di pura essenza relativo a voci tra le quali: cacciatori di teste, cambiamento, carriera, consulenti, cordate, creatività… il cui tasso alcolico è quello delle più pregiate grappe barricate. Ma quando si arriva a trattare i temi legati all’etica e all’evoluzione la nitroglicerina, in confronto, è stabile e inerte composto.  Infine, i capitoli irrinunciabili per un Manager che continuano a comburere anche ore dopo la lettura: la credibilità, la leadership, gli errori, il miglioramento, l’organizzazione, la formazione, la gestione del personale e le promesse, in particolare quelle non richieste e non mantenute.

È evidente l’influsso della Scuola di Palo Alto, soprattutto per quanto attiene le dinamiche del cambiamento cui non sono estranee le teorie di Edward De Bono sul “pensiero laterale”. Un modello che i due autori richiamano pagina dopo pagina.

Altroché calepino! Quel libricino, sin dalle prime battute, si propone in una dimensione monumentale per celebrare la prevalenza del Buon Senso sul senso comune con il quale non ha vincoli di parentela.
Deve essere letto.

Cristhian Re

Security Manager con oltre venti anni di esperienza maturata nell’industria della difesa, dell’energia, delle multiutilities, della siderurgia e dei semi conduttori. Laureato in Scienze Politiche e in Lettere, Master of Arts in Intelligence and Security. In ambito professionale è certificato CBCI, PFSO, Lead Auditor ISO 9001, 37001, 22301, 27001, 20000-1. Articolista e membro del Business Continuity Institute Italy Chapter, del Comitato Scientifico della rivista S News e del Centro Interistituzionale di Studi e Alta Formazione in materia di Ambiente (CISAFA). Autore de “La misurazione della sicurezza” – (Ed. Bit.Book) e di “Introduzione all’analisi dei rischi” (Ed. Edisef). Ufficiale in congedo dell’Arma dei Carabinieri.

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