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Protezione di una delle più grandi miniere d’oro del Middle East

Cias protezione miniere d'oro

Decisamente “prezioso” il case study che segue, considerato che spiega com’è stata realizzata la protezione di una delle più grandi miniere d’oro nel Middle East, grazie a CIAS.

L’estrazione dell’oro è un’arte antica e complessa. Il 93% dell’oro estratto ogni anno nel mondo viene usato per creare gioielli e per le attività bancarie, cioè la produzione di monete e lingotti, e il restante 7% per scopi medici, industriali e tecnologici. L’oro serve sia da bene rifugio per gli investitori sia da “stabilizzatore” e riferimento finanziario per diversi Paesi. Che siano a cielo aperto o sotterranee le miniere d’oro sono siti sensibili non solo per la preziosità del minerale e delle costose attrezzature necessarie per la sua estrazione, ma anche per la presenza di alcune particolari criticità dal punto di vista della sicurezza.

LE CRITICITÀ DA VALUTARE PER LA PROTEZIONE DI GRANDI MINIERE D’ORO

Ecco le più significative criticità che si possono riscontrare in un sito sensibile come una miniera d’oro.

  • La collocazione in aree remote e geograficamente isolate, rende l’accesso e la sorveglianza più complessi. La distanza dai centri abitati può comportare tempi di risposta più lunghi in caso di emergenza se non ci si affida a una telegestione e a una tecnologia affidabile.
  • L’uso di esplosivi per l’estrazione dell’oro rende la miniera vulnerabile a incidenti o attacchi intenzionali a scopo terroristico o vandalico. Il trattamento e la custodia sicura di questi materiali sono cruciali per prevenire danni all’ambiente e ai lavoratori, e implicano l’utilizzo di dispositivi anti-deflagranti.
  • La localizzazione tipica è in aree caratterizzate da condizioni climatiche estreme, come temperature elevate o tempeste di sabbia, che mettono alla prova la visibilità delle telecamere e l’affidabilità dei sistemi di sicurezza se non operanti in sinergia.
  • Per la presenza di personale umano all’interno della miniera e i conseguenti rischi d’infiltrazione, la gestione degli accessi e l’integrità degli operatori sono aspetti critici, e la mancanza di un’adeguata integrazione tra i diversi sistemi di sicurezza può creare falle nella sorveglianza complessiva della miniera. La coesione e la sincronizzazione tra telecamere, sistemi antintrusione e controllo accessi sono cruciali.
  • L’uso di tecnologie avanzate, se non protette con adeguati criteri di cybersecurity, può diventare una vulnerabilità rispetto gli attacchi informatici.

È quindi essenziale implementare strategie di sicurezza integrate che considerino tutti questi aspetti, e l’utilizzo dei sistemi CIAS ha consentito di creare una soluzione di protezione completa. Ecco come.

LA REALIZZAZIONE DELLA SOLUZIONE CIAS E I BENEFICI

Il nucleo operativo del grande sito estrattivo protetto da CIAS nel Middle East è un deposito particolarmente critico per via dell’importante quantità di esplosivo che vi transita, necessario per sostenere le imponenti attività di estrazione in profondità.

La cautela imposta dalla presenza di materiale deflagrante è raddoppiata dalla concomitanza di condizioni ambientali molto severe, con temperature che salgono oltre i 50°C in estate. Tempeste di sabbia frequenti provocano visibilità molto ridotta e il vento forte può portare forti oscillazioni sulla recinzione. La miniera inoltre è situata in un’area desertica e remota da sottoporre ad accurata telesorveglianza.

3 LIVELLI DI PROTEZIONE IMPLEMENTATI DA CIAS PER LA PROTEZIONE DELLA MINIERA D’ORO

La protezione si sviluppa su 3 livelli a partire dalla recinzione più esterna di 2.500m su cui è stato applicato il cavo SIOUX PRO2 con sensori a tecnologia MEMS, che consente la massima precisione in qualunque condizione esterna.

Segue la protezione del corridoio interno con 32 barriere a microonda Fuzzy Logic da 120m, disponibili anche in versione ATEX anti-esplosione.

I sistemi Cias interagiscono con un terzo layer di telecamere con video analisi di altro brand.

Tutte le soluzioni perimetrali usate sono FULL IP PoE, in grado quindi di dialogare tra loro, e operano in integrazione diretta con un server GENETEC che supervisiona l’intera infrastruttura.

Tutti i sensori prevedono infine cautele di Cyber Security garantendo:

  • comunicazione crittografata AES128 con i dispositivi di rete,
  • accesso fisico alla rete mediante protocollo di Sicurezza IEEE 802.1X,
  • e analisi di firma per l’autenticazione dei sensori.
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