Security: quando l’innovazione non è solo tecnologica

Il recente studio dell’Institute for Business Value dell’IBM, il CEO Study 2021, realizzato in collaborazione con Oxford Economics, evidenzia che oggi la priorità dei CEO nelle aziende di successo è il capitale umano, e che gli stessi sono focalizzati su competenze, tecnologie e partnerships in ottica di ecosistema, per guidare lo sviluppo nel post-pandemia.

Le testimonianze in tal senso sono davvero molte, nel numero 56 di S News, a dimostrazione del fatto che anche nel nostro settore l’attenzione alle competenze, all’innovazione tecnologica e, sempre più, anche alle partnerships sta diventanto un driver per la crescita.

I risultati, infatti, non si ottengono a suon di proclami ma con studio, ricerca, metodo ed organizzazione. Ecco dunque che la filiera diventa ancora più importante, le partnerships fondamentali, il gioco di squadra indispensabile, perché la vera sicurezza si ottiene partendo dalla competenza e, declinato, dalla professionalità a tutti i livelli della catena del valore: dal produttore, al progettista, al security manager, al distributore, all’installatore, all’operatore. L’intera filiera è determinante per l’esito del processo, consumatore finale compreso, che deve essere correttamente informato e consigliato.

L’innovazione quindi non è solo tecnologica, ma di sistema. Il settore della sicurezza, oggi più che mai, sente la necessità di evolversi verso sistemi organizzativi di più ampie vedute, verso ecosistemi più inclusivi.

Da tempo sulle colonne di S News parliamo della convergenza tra sicurezza fisica, logica ed organizzativa, e di convergenza tra security e safety. Ora è necessario fare un ulteriore step, verso la convergenza di competenze ed abilità, per creare ecosistemi forieri di vantaggi per l’intero settore, capaci a loro volta di generare vantaggi e sicurezza per l’intera comunità.