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Women in Security: Maura Balzaretti e la sicurezza nella logistica

Maura Balzaretti sicurezza logistica Kering Italia

Women in Security la rubrica di S News in collaborazione con WIS – Women in Security ed ASIS Chapter Italy, ospita Maura Balzaretti per approfondire la sicurezza nel mondo della logistica, essendo l’ospite Logistics Security Coordinator presso Kering Italia SpA.

Women in Security è una rubrica che nasce espressamente per esaminare le tematiche del Security Management con un’ottica anche al femminile, grazie ad una serie di interviste rivolte a professioniste che si distinguono nel panorama attuale del settore.

“Le principali attività – sottolinea Anna Villani, Referente italiano WIS di Asis International e madrina del progetto – svolte da Maura nel suo ruolo, comprendono la gestione e il controllo di progetti di sicurezza nel settore della logistica, lo sviluppo di programmi operativi e il loro monitoraggio attraverso la definizione di linee guida ad-hoc, la verifica della loro attuazione e l’analisi dei dati raccolti per sviluppare in modo efficace e coerente piani di miglioramento continuo. Maura è entrata a far parte del gruppo Kering nel 2009, supportando la gestione dei programmi di Security all’interno della Supply Chain di Gucci e accrescendo gradualmente le proprie responsabilità. Nel tempo libero ama cucinare e organizzare viaggi da fare con la propria famiglia, alla scoperta di nuovi luoghi e nuove culture”, conclude Villani.

Procediamo quindi approfondendo la figura del Logistics Security Coordinator nel mondo della logistica con Maura Balzaretti.

Come si è appassionata di Security e perché ha deciso di impegnarsi in tale ambito?

Mi sono avvicinata al mondo della Security durante il mio percorso di laurea magistrale in “Criminalità e Sicurezza” alla Facoltà di Sociologia dell’Università Cattolica di Milano, convinta in un primo momento di dedicare i miei sforzi al settore della ricerca e di volermi specializzare nell’analisi dei dati sulla criminalità e sui relativi fattori di rischio. Durante questa prima esperienza lavorativa in ambito accademico, sono stata “spinta” ad avvicinarmi al settore aziendale quando ho saputo che nel Dipartimento di Security di Gucci stavano cercando supporto per il periodo di maternità di una persona del team. Un’esperienza iniziata come una breve parentesi e che invece non è mai terminata. Un’esperienza che mi ha arricchita molto, lavorativamente e personalmente, e che mi ha fatto appassionare a questo mondo e a questo tipo di lavoro.

Quali i temi caldi che si trova oggi ad affrontare all’interno della struttura di sicurezza della logistica della realtà aziendale nella quale lavora?

Negli ultimi anni, prima la pandemia e poi la sempre maggiore instabilità geopolitica, si sono accompagnate ad un numero crescente di attacchi alla catena logistica dei beni di lusso. Furti e rapine, in particolare nelle fasi di transito del prodotto, sono diventati frequenti e ben organizzati. La sfida oggi, per chi si occupa di Security in questo settore, è quindi quella di individuare e implementare delle misure, fisiche e soprattutto organizzative, che possano prevenire e/o ridurre al minimo i danni. Per questo motivo ritengo molto importante effettuare e mantenere aggiornato un risk assessment chiaro e completo e sviluppare sistemi di analisi di dati e informazioni, al fine di indirizzare le risorse disponibili concentrandosi sugli aspetti e sugli anelli della catena più critici.

Oltre alle conoscenze e competenze, quali le soft skills che maggiormente contribuiscono ai risultati nel suo ruolo?

L’instabilità di cui parlavo prima porta sicuramente alla necessità di sapersi adattare ai cambiamenti. Questa ritengo sia oggi la competenza maggiormente necessaria a un professionista della Security. Spesso ci si trova infatti ad affrontare sfide difficili da prevedere. Una buona capacità di analizzare e mettere in discussione alcune soluzioni, insieme ad un lavoro di organizzazione e di preparazione a gestire eventi critici, sono sicuramente elementi che portano a risultati di successo. In questo quadro è quindi importante una formazione continua e adeguata.
Infine, ritengo sia di supporto anche avere capacità relazionali e di comunicazione per creare e mantenere una collaborazione tra tutti i dipartimenti aziendali. Anche le informazioni non strettamente di security sono infatti utili ad effettuare una corretta analisi del rischio e ad individuare e fornire soluzioni efficaci.

Quali a suo avviso i supporti che potrebbero contribuire a migliorare le performances del ruolo anche in ottica di welfare aziendale?

Avere la possibilità di conciliare vita privata e impegni lavorativi, insieme ad un ambiente aziendale sereno e stimolante, è a mio avviso l’aspetto che maggiormente permette di lavorare al meglio delle proprie capacità.
Da mamma di una bambina di 9 anni che ancora richiede una presenza importante nell’organizzazione delle sue attività, per me questo si traduce in lavoro per obiettivi, orari flessibili e l’opportunità di un giusto equilibrio tra giornate in presenza e da remoto.

A suo parere, come vede il futuro di questa professione anche in ottica al femminile, e quali i consigli che si sente di dare alle future security managers che desiderano intraprendere questa carriera?

Quando mi sono avvicinata a questa professione, il fatto di essere una giovane donna in un ambiente prevalentemente maschile, non lo vedevo come un aspetto negativo ma come una grande opportunità. I primi anni non sono mancati episodi di pregiudizio e diffidenza e ho dovuto impegnarmi a fondo per dimostrare la mia professionalità. Oggi, seppur la strada da percorrere credo sia ancora lunga, molte cose sono cambiate e la presenza di donne nei Dipartimenti Security delle aziende è sempre più una realtà. Essendo ottimista per natura, credo quindi che in futuro a far la differenza saranno le capacità e la professionalità dell’individuo, indipendentemente dal genere o dall’età.

Per concludere, il consiglio che mi sento di dare alle donne che vogliono intraprendere questa carriera è di perseguire i loro obiettivi con tenacia, senza farsi scoraggiare, e di cercare di trasformare eventuali ostacoli in occasioni di crescita.

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