ABI: rapine in banca in calo del 23% dal 2010
Roma. È stata presentata il 28 maggio a Palazzo Altieri, sede della due giorni di lavoro che si è conclusa il 29 sui temi chiave della sicurezza bancaria, l'indagine di OSSIF, il centro di ricerca ABI in materia di sicurezza.
Rapine in calo del 23 per cento in un anno; meno furti agli ATM e bottino sempre più magro. In particolare dal 2008 ad oggi, le rapine alle filiali bancarie si sono dimezzate, ed è diminuito di oltre il 15 per cento il numero dei furti alle apparecchiature ATM. Questa la fotografia dell'Ossif, a conferma di un trend positivo registrato negli ultimi anni.
È stata siglata, sempre il 28, la nuova intesa anticrimine tra ABI e Prefetture. La nuova versione dell'accordo prevede il rafforzamento delle misure di sicurezza anticrimine adottate in banca.
“In tema di sicurezza – ha detto il vice Presidente dell’ABI Giovanni Pirovano, in apertura del convegno – si stanno ottenendo risultati importanti, anche grazie alla sempre piuÌ€ stretta collaborazione tra banche, Istituzioni e Forze dell’ordine. In questa direzione, il protocollo firmato contiene alcune importanti novitaÌ€ che, a Roma come in tutte le altre province dove l’accordo eÌ€ giaÌ€ operativo, contribuiranno a rendere ancora piuÌ€ sicuri gli sportelli dove ogni giorno si recano migliaia di cittadini. La necessitaÌ€ di proteggere le dipendenze bancarie eÌ€ un preciso impegno delle banche nei confronti dei dipendenti e della clientela e risponde all’esigenza di consentire l’operativitaÌ€ in condizioni di sicurezza”.
Ecco, più nel dettaglio, cosa emerge dalla fotografia scattata da Ossif.
Le rapine in banca
Nel 2011 sono stati 1.097 i colpi allo sportello, con un calo del 22,9% rispetto ai 1.423 registrati nel 2010; dal 2008 ad oggi, le rapine in banca si sono dimezzate. In calo del 20,1% anche il cosiddetto indice di rischio – cioeÌ€ il numero di rapine ogni 100 sportelli in Italia – che eÌ€ passato da 4,1 a 3,3, il valore piuÌ€ basso registrato negli ultimi venti anni. Diminuisce anche il bottino medio per rapina, sotto i 23 mila euro, ed in particolare il bottino complessivo che eÌ€ passato da 33,7 milioni di euro nel 2010 a 25,1 milioni nel 2011 (-25,5%): si tratta dell’ammontare piuÌ€ basso registrato negli ultimi venti anni.
La mappa delle rapine
Nel 2010, le rapine sono diminuite in 15 regioni, vale a dire in: Abruzzo (-34,1%, da 44 a 29), Basilicata (-55,6%, da 9 a 4), Campania (-31,6%, da 114 a 78), Emilia Romagna (-10%, da 120 a 108), Friuli Venezia Giulia (-66,7%, da 6 a 2), Lazio (-28,1%, da 221 a 159), Liguria (-16,7%, da 30 a 25), Lombardia (-20,1%, da 304 a 243), Marche (-1,7%, da 59 a 58), Piemonte (-54,2%, da 144 a 66), Sardegna (-33,3%, da 6 a 4), Sicilia (-34,7%, da 98 a 64), Trentino Alto Adige (-75%, da 4 a 1), Umbria (-5,9%, da 17 a 16) e Veneto (-46,8%, da 79 a 42). Nessuna rapina in Valle d’Aosta, mentre restano invariate in Puglia (72 come nel 2010). I dati negativi riguardano: Calabria (con 14 rapine da 10), Molise (con 4 da 3), e Toscana (con 108 da 83).
I furti agli Atm
Risultati positivi anche sul fronte dei furti agli Atm che dal 2008 ad oggi sono scesi di oltre il 15%. Sono diminuiti del 2,2% nel 2011 rispetto al 2010. In particolare, gli attacchi riusciti, 203 pari a circa il 50% del totale, hanno comportato una perdita economica complessiva di 8,8 milioni di euro, il 26,7% in meno rispetto al 2010, mentre il bottino medio per evento eÌ€ stato superiore ai 43 mila euro (-21,6%). Con riferimento agli attacchi non riusciti, le cause piuÌ€ frequenti di insuccesso per i malviventi sono state la resistenza dello sportello automatico e l’efficacia del sistema di allarme.
PiuÌ€ tecnologia e collaborazione con le Forze dell’ordine a difesa degli sportelli
Le banche italiane investono ogni anno oltre 750 milioni di euro per rendere le proprie filiali sempre piuÌ€ sorvegliate e sicure. Adottando misure di protezione sempre piuÌ€ moderne ed efficaci e formando i propri dipendenti anche attraverso un’apposita Guida antirapina che recepisce suggerimenti di Polizia e Carabinieri. EÌ€ operativo, inoltre, l'Osservatorio intersettoriale Ossif sulla criminalitaÌ€ a cui partecipano, oltre al Ministero degli Interni, anche Poste, ConfCommercio, Federdistribuzione, FederFarma, Federazione italiana tabaccai e Assovalori. L’obiettivo eÌ€ migliorare la prevenzione del fenomeno anche attraverso lo scambio di dati e informazioni su furti e rapine e la condivisione di best practice.
di Monica Bertolo