La normativa CPR, i cavi resistenti al fuoco ed ELANFIRE
Francesco Zaccagnini, Direttore Commerciale ELAN, approfondisce il tema relativo alla normativa CPR e ai cavi resistenti al fuoco, specificando l’obiettivo del regolamento, i soggetti interessati e portando come esempio il cavo antincendio ELANFIRE, conforme appunto a tale normativa.
Buona lettura!
La normativa CPR, i cavi resistenti al fuoco e il cavo ELANFIRE
a cura di Francesco Zaccagnini, Direttore Commerciale ELAN
La normativa CPR è, da tempo, argomento di discussione sia per gli installatori che per i progettisti della Sicurezza. Il Regolamento Prodotti da Costruzione (CPR) è la normativa europea che definisce i requisiti base e le caratteristiche essenziali armonizzate che tutti i prodotti progettati per essere installati in maniera permanente in opere di costruzione devono soddisfare nell’ambito di applicazione dell’UE.
Tutti i cavi installati in edifici e opere di ingegneria civile soggetti a requisiti prestazionali di reazione al fuoco, siano essi di energia o di comunicazione o fibra ottica, devono essere classificati.
Obiettivo della CPR
L’obiettivo del Regolamento CPR è, di fatto, quello di uniformare una volta per tutte le diverse normative presenti. Le norme sui cavi presenti a livello europeo differiscono, infatti, da quelle nazionali originando quindi livelli di sicurezza differenti. La CPR introduce nuovi criteri di classificazione e classi comuni, le cosiddette Euroclassi per l’intero territorio europeo.
La CPR coinvolge tutta la filiera
La norma coinvolge tutti gli operatori economici della filiera.
• Fabbricante: qualsiasi persona fisica o giuridica che fabbrichi un prodotto da costruzione o che faccia progettare o fabbricare tale prodotto e lo commercializza con il suo nome o con il suo marchio (Art.11)
• Mandatario: qualsiasi persona fisica o giuridica stabilita nell’Unione Europea che abbia ricevuto da un fabbricante un mandato scritto che la autorizza ad agire per suo conto in relazione a determinati compiti (Art.12)
• Distributore: qualsiasi persona fisica o giuridica nella catena di fornitura, diversa dal fabbricante o all’importatore, che metta un prodotto da costruzione a disposizione sul mercato (Art.13)
• Importatore: qualsiasi persona fisica o giuridica, stabilita nell’Unione Europea, che immetta sul mercato dell’Unione Europea un prodotto da costruzione proveniente da un paese terzo (Art.14).
I soggetti coinvolti sono tenuti a mostrare:
• la marcatura CE
• la Dichiarazione di Prestazione (DoP)
• il Sistema di valutazione e verifica della costanza delle prestazioni (AVCP) – a seconda della classificazione l’appartenenza ad una determinata classe e la costanza delle prestazioni, dovranno essere controllate e certificate da Organismi Notificati (i cosiddetti Notified Bodies) indipendenti (es. IMQ).
ELAN, la CPR e il cavo ELANFIRE
Sin dall’inizio, ELAN ha costantemente lavorato per rendere conformi i propri cavi sicurezza LSZH e i cavi antincendio alla normativa CPR.
Elan, azienda marchigiana da oltre trent’anni produttrice di cavi bassa tensione e batterie ricaricabili per il comparto Sicurezza, presenta ELANFIRE, il cavo antincendio che si conferma come uno dei prodotti di punta dell’azienda Made in Italy.
I cavi resistenti al fuoco ed ELANFIRE
Tre sono le tecnologie utilizzate finora per la produzione dei cavi resistenti al fuoco.
Nella prima tipologia, il conduttore in rame è ricoperto da un nastro di mica. I conduttori isolati con PPE non rispondono alla CEI 20/22 poiché molto infiammabili. L’affidabilità del cavo è dunque proporzionale alla qualità della mica.
La seconda generazione di cavi impiega il silicone. Tuttavia, anche in questo caso, la qualità molto economica dello stesso lascia dubbi sull’affidabilità in caso di incendio.
Tecnologia mica con mescola reticolata di tipo E29
Elan ha sviluppato una terza tecnologia denominata ELANFIRE (PH120), il cavo resistente al fuoco che utilizza la tecnologia mica con impiego di mescola reticolata di tipo E29 come da CEI 20-105V2.
Nello specifico, i cavi resistenti al fuoco ELANFIRE rientrano nella classe Cca – s1a, d0, a1.
Questi cavi sono conformi alla EN 50200 PH120 (resistente al fuoco a 850°C per 2 ore), alla CEI 20-105, UNI 97-95 e CEI 36762.
Un ulteriore aspetto da tenere in considerazione per la scelta di un cavo fire sono le caratteristiche elettriche.
Con la CEI 20-105V2 si differenziano i cavi resistenti al fuoco in base alla tipologia di isolamento utilizzato dal produttore: nel caso di cavi isolati con silicone ceramizzante, il cavo dovrà essere marcato FTS29M16 se non schermato e FG29OHM16 se schermato. Se il cavo è isolato con mescola reticolata di tipo E29 e nastro di vetro micato, dovrà essere marcato FTS29OM16 se non schermato e FTE29OHM16 se schermato. Questo perché, anche se le 2 tipologie di cavo hanno la stessa resistenza al fuoco e stessa classificazione di reazione al fuoco, la tipologia di isolamento ne cambia le caratteristiche elettriche e quindi il cavo deve essere marcato con una delle sigle sopracitate.
La UNI 9795:2021 è molto più specifica e prescrive proprio che: “ Si rende indispensabile la verifica dei parametri trasmissivi dei cavi (induttanza, capacità, impedenza, etc…) con i requisiti minimi richiesti dai singoli costruttori di apparati, al fine di evitare malfunzionamenti del sistema stesso”.
Visitando il sito aziendale è possibile scaricare liberamente tutte le Dichiarazioni di Performance, le conformità e le schede tecniche dei cavi in oggetto. Elan garantisce inoltre un’assistenza tecnica e commerciale quotidiana a tutti coloro che necessitino di informazioni specifiche su cavi e batterie.