RISE e il futuro dei dissuasori di sicurezza. L’intervista
RISE, azienda del gruppo Benincà, è specializzata in dissuasori di sicurezza, automatici e non, sistemi che stanno ricoprendo oggi un crescente ruolo sul mercato, con interessanti prospettive per il futuro.
Per saperne di più, S News incontra Mirco Cantele, Brand Manager di Rise, Benincà Group.
Quando nasce RISE e perché?
Rise nasce ufficialmente nel 2009 dall’interno di Automatismi Benincà, per rispondere alla crescente richiesta di prodotti per la regolazione del traffico di veicoli e persone mettendo in sicurezza contesti pubblici, industriali e privati.
Inizia quindi a sviluppare e produrre dissuasori automatici, semi automatici, fissi e tornelli.
Nel 2019 viene completamente acquisita da Benincà Group, iniziando una nuova fase di forti investimenti volti all’ampliamento della gamma prodotti, all’apertura di nuovi canali di vendita e comunicazione, all’espansione nel mercato dell’alta sicurezza e al miglioramento del livello di supporto verso il cliente. In questi ultimi anni il brand si sta riposizionando, avvicinandosi maggiormente al mondo della security, dove stiamo vedendo una continua evoluzione e una richiesta di prodotti di nuova generazione.
In base a quale scelta strategica un’azienda di prodotto come RISE decide di specializzarsi anche nella consulenza ai progettisti, ai security managers, ai system integrators?
Siamo consapevoli di produrre un prodotto di nicchia che viene trattato sporadicamente, per cui la nostra consulenza diventa fondamentale:
- nella fase di scelta dei prodotti,
- in fase di progettazione
- e di implementazione nei sistemi di sicurezza.
Il nostro ruolo di produttore ci impone quindi di essere il riferimento per tutti coloro che cercano informazioni più o meno approfondite sui dissuasori di sicurezza: da chi deve sviluppare un progetto per limitare l’accesso in contesti residenziali, a chi deve proteggere siti sensibili.
Siamo convinti che il nostro supporto possa essere utile a tutte le figure di consulenza all’interno dei progetti. Nella maggioranza dei casi viene infatti definita la necessità di installare dei dissuasori, ma senza approfondire aspetti riguardanti le dimensioni, la resistenza all’impatto, la distanza tra prodotti, le funzionalità in determinate condizioni e gli accessori. Il nostro obiettivo è quello di trovare soluzioni adatte per ogni situazione, assieme ai vari interlocutori.
Molte le applicazioni che vedono protagonisti i dissuasori di sicurezza RISE. Quali le principali?
Nonostante i dissuasori vengano generalmente immaginati nei centri cittadini per la limitazione del traffico, questa è solo una delle applicazioni di questo prodotto.
I dissuasori sono sempre più spesso considerati come prodotti per la sicurezza fisica, come strumento di protezione. Sono sempre più diffuse applicazioni di mitigazione verso veicoli ostili, tanto da avere oggi una disciplina chiamata Hostile Vehicle Mitigation (HVM), che studia come ridurre i rischi legati a veicoli potenzialmente pericolosi.
Nascono così diversi progetti di protezione di siti sensibili che richiedono prodotti certificati anti-terrorismo, i quali devono superare un crash test per ottenere delle certificazioni. Ne è un esempio il nostro dissuasore Maximum M30, dissuasore certificato in grado di fermare un camion di 7,5 T a 48 Km/h.
Per il crash test, inquadrare il QR code
Possiamo avere applicazioni di anti-sfondamento dove i dissuasori vengono posizionati dietro a dei cancelli, allo scopo di aumentare il livello di antintrusione, soluzione adottata in molti depositi di materiale ad alto valore.
Esistono poi applicazioni commerciali dove i dissuasori fungono da barriera di accesso veicolare, integrandosi perfettamente nel contesto architettonico ma garantendo un’alta resistenza ad eventuali urti, come nel caso dei concessionari d’auto.
Alcuni dissuasori invece si prestano maggiormente alla gestione del traffico o dei parcheggi, in particolare modelli con velocità di movimento elevato e con alta intensità d’uso.
Dai vari case studies che già abbiamo pubblicato sulle colonne di S News risulta chiara la vostra forte presenza anche a livello internazionale. Corretto?
Corretto. In effetti RISE ha il privilegio di essere all’interno del gruppo Benincà, che vanta davvero una forte presenza internazionale, grazie ad una rete di filiali e distributori attiva in tutto il mondo. Questo ci permette di confrontarci con mercati ed esigenze diverse ed il fatto di avere i nostri prodotti installati in 60 Paesi diversi, fa crescere la nostra esperienza ogni giorno, dandoci indicazioni utili e replicabili anche nel mercato italiano, nel quale questo settore ha ancora ampi margini di miglioramento.
Da quanto percepisco questo settore, di estrema nicchia sino a pochi anni fa, sta crescendo e si sta velocemente evolvendo. Quale la sua visione sul futuro dei dissuasori di sicurezza e del mercato?
Dovremo essere in grado di trovare soluzioni idonee e personalizzate per ogni singola richiesta, andando a collocare i dissuasori all’interno dell’impianto di sicurezza e proponendo modelli e accessori adatti al contesto.
L’innovazione tecnologia ci permette di ampliare la gamma in maniera significativa e di lavorare a soluzioni integrate con altri sistemi e alla configurazione e alla gestione degli impianti da remoto, prossimo obiettivo della nostra azienda.
È inoltre auspicabile un’evoluzione delle normative di riferimento, attualmente molto generiche, che permetta di fare chiarezza sull’utilizzo di questi prodotti soprattutto in suolo pubblico, dove si genera spesso una controversia tra scopo dell’impianto e caratteristiche richieste per l’omologazione del prodotto per il mercato italiano. Ovviamente il mercato avrà bisogno di aggiornamenti che potranno arrivare solo tramite una formazione continua organizzata dai produttori e rivolta a tutti i livelli della filiera: dai progettisti e security managers per la fase preventiva degli impianti, fino agli installatori per la posa a regola d’arte dei prodotti.
