Con Openware Cogen ha dato il via ad una vera e propria rivoluzione nel mercato degli PSIM: il software è definito come Full Interoperability Platform ed è in grado di fare interagire i sottosistemi esistenti con quelli di ultima generazione, integrando controllo accessi, videosorveglianza, antintrusione, antincendio e rilevazione presenze.
“La chiave per poter riunire tutte le applicazioni sotto le direttive di un’unica piattaforma si trova nell’architettura a microservizi su cui si basa Openware”, sottolineano dagli headquarters milanesi dell’azienda.
I softwares come Openware, basati su un’architettura a microservizi, sono composti da vari gruppi di processi software, eseguiti in modo indipendente l’uno dall’altro. Ciò rende il sistema interamente scalabile, facile da aggiornare o modificare e modulabile sulle esigenze funzionali, in base alle esigenze dei clienti e degli utilizzatori finali.
In caso di errore, inoltre, Openware è in grado di isolare la funzionalità compromessa senza bloccare l’intera applicazione, migliorando così la continuità di servizio, fondamentale in un sistema di sicurezza. La scalabilità e la flessibilità di Openware non si limitano solamente alla componente software, ma comprende anche la parte “di campo”: la piattaforma, infatti, garantisce la libertà tecnologica di mantenere le infrastrutture presenti e i sottosistemi esistenti o di aggiornarli con quelli di ultima generazione.
Per come è stato sviluppato da Cogen, Openware rappresenta il futuro della sicurezza delle aziende. Openware consente un salto di qualità nelle prestazioni dei sistemi di sicurezza, perché è pensato e realizzato allo scopo di implementare tutte le funzionalità, tipiche di uno PSIM, in un’architettura completamente resiliente e interoperante.
Come Full Interoperability Platform è in grado di assumere il ruolo di collante fra sistemi diversi e di accompagnare l’azienda nel percorso di trasformazione digitale ormai inevitabile, anche per i sistemi di gestione della sicurezza fisica attiva.