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Axon: il TASER in Italia, presente e futuro

Axon: il TASER in Italia

Axon Enterprise Inc. inizia la sua storia nel settembre del 1993, quando Rick Smith e suo fratello Tom Smith fondano TASER International, con la consulenza di Jack Cover, ex scienziato della NASA e ideatore del dispositivo a conduzione elettrica TASER® (acronimo di Thomas A. Swift's Electronic Rifle), lanciato negli anni ‘70.

S News incontra Loris Angeloni, Country Manager Italy, Axon.

Da qualche tempo in Italia si parla del TASER. A produrlo è Axon. Chi è Axon?
Axon è una multinazionale americana ed è l’azienda che 25 anni fa ha inventato il TASER. In questi 25 anni di storia, il TASER ha avuto molte evoluzioni. Oggi siamo operativi in 107 Paesi nel mondo, con 18.000 Forze di Polizia.

Due le soluzioni principali di Axon: la Body Cam ed il TASER. Quali le finalità principali?
Per quanto riguarda la Body-cam possiamo dire di averla introdotta noi sul mercato per le forze di polizia nel lontano 2006, con la prima versione. La Body-cam e il TASER nascono come due strumenti con due finalità separate, che poi sono andate a convergere, sino a diventare quasi un dispositivo unico a livello di funzionalità.
La prima finalità è, per entrambi, quella della deterrenza, ovvero la possibilità di ottenere l’effetto desiderato da parte di un agente di polizia, senza dover utilizzare la forza.
Dal punto di vista del cittadino, la Body-cam rappresenta la garanzia (da parte della persona che viene fermata dall’agente di polizia), che tutte le procedure vengano seguite, visto che il TASER attiva automaticamente la registrazione della telecamera indossata.

Chiarissimo. In Italia il TASER è in sperimentazione da tempo: a che punto siamo?
Il TASER è in sperimentazione da settembre del 2018, su strada. In realtà noi lavoriamo dal 2014 in Italia con il Ministero dell’Interno. Abbiamo fatto tutta una serie di steps intermedi: studi al banco, prove al banco, prove con il Ministro della Salute e della Sanità, e siamo arrivati appunto alla sperimentazione su strada. I risultati sono tutti positivi, in linea con il resto d’Europa e del Mondo. Nell’80% dei casi non si arriva all’utilizzo del dispositivo: basta la presenza per risolvere le situazioni.

Quale il prossimo step?
Dipende fondamentalmente dal Ministero dell’Interno. In tutti gli altri Paesi siamo arrivati, dopo il periodo di sperimentazione, alla dotazione definitiva delle Forze di Polizia. In Italia questa scelta spetta al Ministero dell’Interno. Tutti i segnali sono comunque positivi, non ci sono stati incidenti, e tutti gli interventi sono stati di successo.

Quali i vantaggi più importanti di questa soluzione?
Il vantaggio più importante, che noi sottolineiamo sempre, è quello fondamentale di deterrenza, che è assolutamente in linea con la mission della nostra azienda: proteggere la vita.
Con il TASER c’è la possibilità, da parte di un agente di polizia, di risolvere situazioni critiche, potenzialmente pericolose per sé e per la persona che deve essere arrestata o eventualmente fermata e per il pubblico che è intorno, senza l’utilizzo della forza, solo con la componente di deterrenza del dispositivo, avendo comunque prova del corretto operato, grazie alla registrazione effettuata dalla body-cam.
Un altro vantaggio fondamentale è, nella malaugurata ipotesi in cui si debba arrivare all’utilizzo della forza, che il TASER dà tutta una serie di garanzie sia sotto il profilo medico che sanitario di riuscire ad intervenire, ed essere efficace ed efficiente, senza creare danni e problemi permanenti nella persona che viene arrestata, cosa che non si riesce a garantire con nessun altro tipo di arma oggi in dotazione alle forze di polizia.

Sono sorte in Italia molte leggende metropolitane. Come oggettivamente si possono sfatare? Perché in Italia il TASER non è ancora stato adottato, come invece in molti altri Paesi in Europa e nel mondo?
È vero, sono tornate alla ribalta molte leggende metropolitane. Il motivo principale è che molte notizie messe in circolazione non sempre sono corrette, ma quando vengono lette o sentite, non essendo analizzate o verificate, diventano “la verità”, anche se vere non sono. Abbiamo comunque superato questi steps in tutti gli altri Paesi in cui abbiamo introdotto il nostro dispositivo, negli ultimi 25 anni.
Motivo fondamentale di preoccupazione è la paura atavica che ha l’uomo nei confronti della corrente elettrica. Paradossalmente si ha quasi meno paura di un’arma da fuoco. Sottolineiamo che il TASER emette una corrente elettrica bassissima.
Dall’altro lato, invece, la valutazione del TASER è passata da un’analisi di tipo prettamente tecnico, ad una valutazione in ambito politico, e, quando si passa ad una discussione di tipo politico è chiaro che si creano sempre due schieramenti: chi è pro e chi è contro.
Il modo più corretto per sfatare questi falsi miti è sicuramente quello, da parte nostra, di comunicare il più possibile, e da parte delle persone di informarsi il più possibile. Il TASER è uno strumento utilizzato in tutto il mondo, ed in particolare in tutta Europa. Il TASER rappresenta per le forze di polizia la possibilità di avere degli strumenti adatti per poter operare.

Quale il futuro del TASER in Europa ed in Italia?
In Europa il TASER è una realtà. In alcuni Paesi, come nel Regno Unito è diventato, e sta diventando sempre di più, una dotazione individuale, e non di reparto, degli agenti di polizia. Ecco perché Axon introduce sempre nuove funzionalità, nuove tecnologie all’interno del dispositivo stesso, per renderlo un dispositivo smart, sempre più tecnologicamente avanzato, per ottenere il risultato principale: impiegarlo il meno volte possibile, usandolo solo come deterrente.

In Italia il futuro del TASER credo che sia un futuro buono, un futuro scritto, perché è un’evoluzione. Credo che sia doveroso, da parte delle forze di polizia, andare a colmare quel gap di mancanza di strumenti e di tecnologia che potrebbero avere a disposizione per fare il loro lavoro. Axon può aiutare molto, portando l’esperienza del nostro network di forze di polizia nel mondo.

Quale il messaggio finale?
Che l’Italia è il mercato più importante per Axon in questo momento, e che può diventare il fiore all’occhiello delle Forze di Polizia d’Europa.

a cura di Monica Bertolo

Axon - Taser

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