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Hikvision: alzare l’asticella per nuovi livelli di sicurezza e sfide

Francesco Panarelli Hikvision nuovi livelli sicurezza

Hikvision Italy guarda a nuove sfide e a nuovi livelli di sicurezza. Per approfondire l’argomento, S News incontra Francesco Panarelli, Key Accounts & Business Development Director, Hikvision Italy.

Chi è Hikvision Italy oggi, e quali le sue possibili sinergie con la parte alta del mercato della sicurezza, quella dei progetti di spessore?

Inizierei raccontando che la nostra azienda ha raggiunto nel 2022 un obiettivo che voglio leggere come una prima pietra miliare dello sviluppo delle attività di Hikvision Italy: 10 anni di storia e di presenza diretta di Hikvision sul territorio italiano.
In questi 10 anni l’azienda, nel solco di una programmazione estremamente focalizzata e di una visione chiara e lungimirante, ha perseguito un percorso di crescita tanto orizzontale, quanto verticale. A tal riguardo, chiari i numeri e i dati presentati nel libro “Da 0 a 100 in 10…” di recente pubblicazione, scritto dal nostro General Manager Massimiliano Troilo, che ben fotografa e testimonia passato e presente della nostra azienda.

Relativamente al posizionamento, è sempre stato un obiettivo di Hikvision Italy riuscire a far apprezzare la nostra offerta in tutta la sua profondità, con particolare attenzione e sforzo sulla parte più alta delle nostre gamme.
Questi sforzi sono stati supportati dall’iniezione di ingenti risorse, per garantire sempre il miglior livello di competenza e supporto rispetto alle soluzioni, piuttosto che ai soli prodotti.
Con specifica focalizzazione sono state scelte le persone che si sarebbero poi dedicate al mercato, con ruoli sia tecnici che commerciali, con l’obiettivo finale di raggiungere e soddisfare le esigenze di sicurezza più articolate.
In questo, la capacità di ascoltare il mercato e la forte competenza in termini di sviluppo dei prodotti, ascrivibile ad un reparto di R&D anch’esso estremamente focalizzato sul mercato della sicurezza, ci hanno garantito e continuano a garantirci regolarmente l’opportunità di proporre sempre nuove soluzioni tecnologiche all’avanguardia, in un settore comunque in continua evoluzione e con una apprezzabilissima fame di innovazione.

Quali quindi i vostri interlocutori privilegiati, in questo ambito?

Al top di una filiera frizzante e appassionata troviamo i naturali interlocutori e destinatari delle nostre attività e sforzi. Utenti finali in tutte le loro declinazioni, in particolare i Security Managers e più in generale tutti i professionisti investiti del ruolo di analisi dei rischi e programmazione degli interventi, volti a garantire la sicurezza e la continuità operativa o di esercizio delle strutture, delle aziende o dei contesti critici.

Il Security Manager, assieme ai suoi collaboratori interni e/o esterni, ricopre oggi un ruolo ancor più complesso, rispetto al già importante e riconosciuto ruolo di responsabile della sicurezza di un’azienda, di un ente o di una struttura, per come lo abbiamo conosciuto nel passato.
Oggi più che allora, infatti, gli viene richiesto un approccio multi-disciplinare, che non può prescindere da competenze eterogenee: dai fondamentali della sicurezza fisica, al networking, inteso come elemento di trasporto; e quindi dalla sicurezza logica all’organizzazione e distribuzione delle informazioni, anche fra diversi comparti dell’organizzazione o dell’ente, con tutte le complessità che questo contempla, in un contesto che richiede alti livelli di sicurezza.
Un ormai lontano passato “analogico”, con tutti i suoi limiti, veniva in un certo modo in aiuto, suggerendo intrinsecamente un approccio di segregazione delle informazioni.
Le esigenze del nostro tempo, avido di informazioni utili a velocizzare logiche e processi, con il supporto delle nuove tecnologie, hanno imposto nuovi parametri di analisi e nuove sfide a tutti coloro che hanno competenza sui sistemi di sicurezza.

È così quindi che oggi osserviamo questi nostri interlocutori naturali, nella loro rinnovata veste, consapevoli delle loro complesse esigenze.
Questa consapevolezza ci ha spinti ad alzare costantemente l’asticella rafforzando ulteriormente, per numero e competenze, le strutture interne, con l’obiettivo di riuscire a rappresentarci come Solution Provider e, laddove richiesto, anche portando al cliente una logica di sistema end-to-end, pur mantenendo la necessaria apertura alle richieste di dialogo nel contesto dei sistemi integrati.

Quale dunque la vostra metodologia, la vostra tipologia di approccio nei confronti degli Utenti Finali?

Ci siamo dati come obiettivo quello di metterci a disposizione degli Utenti Finali, dotandoci di competenze specifiche sui diversi mercati verticali.
Abbiamo ritenuto questo necessario perché i diversi contesti, pur condividendo molte esigenze di base, hanno poi ognuno le loro specificità, le loro criticità.
Facciamo un esempio, per capirci: il perimetro di protezione di una realtà produttiva è sì simile a quello di una struttura critica, come ad esempio un porto o un aeroporto, ma differisce poi su piccoli o grandi aspetti che richiedono risposte estremamente precise e tarate.
Per garantire la sicurezza, il perimetro di protezione deve aderire all’ambito specifico come un vestito su misura, sono quindi fondamentali conoscenze puntuali del singolo contesto, se l’intendimento è quello di ambire ad essere accolto e riconosciuto come un interlocutore valido anche sul piano consulenziale.
Parlavo prima di pietre miliari. Ecco, quanto fino ad ora detto e condiviso, è sicuramente già inscritto sulle pietre miliari del settore e, all’interno di esso, degli intendimenti della nostra azienda, come in quelli dei professionisti del settore. Come dire, da un certo punto di vista, nulla di nuovo.

Ma cosa ci riserva il futuro?

Esattamente la domanda che volevo porle… Quale la prossima frontiera competitiva, la prossima sfida per Hikvision Italy verso nuovi livelli di sicurezza?

Già sappiamo, perché abbiamo iniziato a viverlo, che l’approccio alla sicurezza ci richiederà nuove attenzioni, e questo non tanto e non solo perché si modificano gli scenari ai quali saremo tenuti a rispondere, ma soprattutto perché sarà proprio il contesto delle tecnologie di sicurezza (Security Technology) che, abbracciando contemporaneamente la sicurezza fisica e quella logica, imporranno nuovi parametri di valutazione.
Il motivo per il quale lo scenario appena descritto sarà ineluttabile è insito nell’evoluzione delle tecnologie di sicurezza stesse, che si porteranno ad un nuovo livello.

I sensori, e con questo termine voglio abbracciare tutti i devices in grado di fornire informazioni sulla base del lavoro per il quale sono stati progettati, forniranno dati sempre più accurati e a quel punto varrà la pena usarli come vere e proprie fonti di informazioni utili. Questi non lavoreranno più in un ambiente chiuso, ma dovranno essere in grado di rendersi complementari ad altri apparati, per arricchire non solo e non tanto la quantità, ma soprattutto la qualità delle informazioni fruibili.

Cosa intende nello specifico?

Le informazioni necessiteranno di ulteriore analisi, rispetto ai contesti e ai modelli nei quali sono acquisite, quindi verrà richiesta capacità di elaborazione superiore per applicazioni di Intelligenza Artificiale (AI) e Deep Learning. A quel punto, sarà il Cloud a fornire le risorse necessarie e allora, ecco che chi è responsabile della sicurezza, si troverà a dover contemplare la coesistenza di apparati on-premises ma anche, e probabilmente soprattutto, off-premises.

Sarà inoltre necessario affrontare sempre di più la sfida della fruizione delle informazioni da remoto, in linea, anche nei contesti di sicurezza, con ogni altra applicazione oggi richiesta da una società sempre più fluida e che impone anche impieghi multi-sede e/o multi-funzione, soprattutto a livello enterprise o in contesti che prevedono responsabilità diffuse.

I sistemi diventeranno così preziosissimi per ogni attività di situation awareness, ma contestualmente richiederanno molta attenzione, anche rispetto alla loro stessa protezione e alla protezione delle informazioni che elaboreranno e renderanno utilizzabili.
Anche in questo scenario futuro siamo già immersi, come Vendor preminente, per supportare gli operatori del settore a tutti i livelli.

Headquarters Hikvision nuovi livelli sicurezza
Headquarters di Hikvision Italy a Vittorio Veneto (TV)
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