Ci sono 3 tecnologie usate per produrre i cavi resistenti al fuoco.
“Quello classico – precisano da Elan – dove il conduttore in rame è ricoperto con un nastro di mica e isolato con reticolato di poliolefina. I conduttori isolati con XLPE e PPE non rispondono alla normativa CEI 20/22, in quanto molto infiammabili. In questo caso la tecnologia principale è la mica e l’affidabilità del cavo è proporzionale alla sua qualità.
La seconda generazione di cavi è quella che usa il silicone, ma spesso la sua qualità molto economica lascia dubbi sull’affidabilità in caso di incendio”.
Elan ha sviluppato una terza tecnologia: Elanfire (PH120), “il cavo resistente al fuoco che utilizza la tecnologia mica senza l’impiego di XLPE o PPE per l’isolamento dei conduttori. Elanfire ha dei conduttori isolati con una speciale mescola LSZH che rispetta tutte le regolamentazioni, garantendo zero emissione di gas e fumi tossici e un perfetta spelatura dei conduttori”, evidenziano.
I cavi Elan resistenti al fuoco e, in particolar modo, la gamma Elanfire installati su impianti di sicurezza e antincendio sono efficaci e affidabili.
“La loro resistenza al fuoco e l’abilità di mantenere i circuiti in funzione, in caso di incendio, rappresentano la soluzione ottimale per architetti, ingegneri e costruttori”, sottolineano da Elan.